Tra le passeggiate più belle da fare in territorio sannita c’è sicuramente quella al borgo di San Lorenzello, uno dei comuni più caratteristici e incantevoli del beneventano, un centro ricchissimo di arte, di tradizioni e di storia.

I quartieri di San Lorenzello sembrano dare vita ad un bellissimo quadro, gli edifici sono una interessante testimonianza di creatività e architettura degli ultimi tre secoli. I vicoli, che sono stati ristrutturati di recente, mostrano, quasi inaspettatamente, suggestive stradine a tratti coperte che formano brevi gallerie, come il vico che collega via Roma a via Pasquale Massone. Lungo il cammino, si trova un incantevole cortile-giardino ornato con fiori e fontane, dove si possono ammirare finissime decorazioni in ceramica, prodotte nelle botteghe locali.

Accanto al cortile si trova il chiostro dell’ex Convento dei Padri carmelitani, fondato nel 1597 dai frati che giunsero qui dalla vicina Telese Terme. Dopo che Gioacchino Murat sciolse il loro ordine, l’edificio fu destinato ad accogliere gli uffici comunali e le scuole. Risalendo la strada, verso via Cesolle, si può visitare la Chiesa della Congregazione della Sanità, decorata con preziose ceramiche del ‘700. All’interno ci sono quattro pregevoli affreschi ottocenteschi, realizzati dal pittore toscano Bernardino Rullo, che raffigurano scene della vita di Maria Santissima. Il timpano in maiolica che si trova sul portale d’ingresso rappresenta una Madonna con Bambino e fu realizzato da Antonio Giustiniani, famoso ceramista napoletano che qui si trasferì quasi tre secoli fa.

È la ceramica, infatti, la “bella signora” di San Lorenzello, diventata nel 2001 Città della Ceramica artistica e tradizionale. Qui si trovano ancora le antiche faenzere (luoghi dove si cominciò a modellare e decorare l’argilla) e le tradizionali botteghe artistiche. Le faenzere erano servite da una fornace, un deposito e uno spazio aperto dover lasciare asciugare i “cocci”. Oggi ne sono visibili ancora tre, tutte nell’area compresa tra via Roma, strada Sorripe e via Giustiniani. La faenzera di via Giustiniani è di eccezionale importanza, sia per l’ottimo stato di conservazione sia perché conosciamo la data della sua apertura, 4 luglio 1775, riportata su una riggiola decorata e sistemata all’ingresso della bottega. Proprio lungo il fiume Titerno si trovano diversi mulini idraulici, utilizzati probabilmente per molire le sostanze utilizzate dai ceramisti per preparare i colori.

Di particolare fascino è la stradina che segue via Muro Filippo e risale verso le colline. E’ un breve percorso in salita, agevole e panoramico con un piccolo affaccio sulla vallata circostante e, sullo sfondo, il maestoso massiccio del Taburno. Proseguendo la salita, si incontra il “Muro Filippo”, un tratto di cinta medievale che secondo la tradizione fu innalzato nel IX secolo, al tempo della nascita di San Lorenzello. Secondo la leggenda, il giovane longobardo Filippo Lavorgna scappò dall’antica Telesia devastata dai Saraceni e si rifugiò nella grotta di Futa, ai piedi del Monte Erbano. Dopo aver sposato la giovane Rosita, insieme fondarono il villaggio di San Lorenzello, dove oggi si trovano i resti delle mura. È proprio da qui che si dipartono diversi sentieri naturalistici, percorribili a piedi su un piano di terreno battuto e che consigliamo di fare accompagnati da una guida locale.

Alcuni di questi sono anche stati identificati e accuratamente segnalati dal Club Alpino Italiano, come il sentiero di Grotta Futa o di Valle Santa, seguendo via Palombara. In alternativa al trekking, si può raggiungere Valle Santa comodamente in macchina, partendo dalla biforcazione di Strada Sorripe e seguendo il percorso che sale e conduce direttamente sulla sommità della collina. La zona, immersa in una fresca e rigogliosa pineta, oltre alla spettacolare vista sulla valle sottostante, è attrezzata anche come area di sosta e di pic-nic. Ritornando giù, verso il centro abitato, non può mancare una visita al jurassic park sannita, il Dino Park o Città dei dinosauri, in località San Sebastiano.

Qui si trovano straordinarie riproduzioni di dinosauri in vetroresina a grandezza naturale. All’interno del parco sono presenti anche un’ampia area pic-nic e una sala multimediale che contribuiscono ad arricchire una visita già istruttiva e molto divertente e rendono il parco tematico la meta adatta ad adulti e bambini.

A questo punto, la passeggiata non può certamente terminare qui e rinunciare ai “sapori” dei prodotti locali, come i famosi taralli di San Lorenzello. Anticamente conosciuti come biscotti, o m’scuott, che ricorda la tradizionale doppia cottura, i taralli laurentini sono molto diversi da quelli pugliesi o napoletani. Dall’impasto di acqua, farina, sale, lievito madre e olio, si ricavano bastoncini di circa 15-20 cm che vengono intrecciati o rigirati per dar forma al biscotto, poi immersi in acqua calda e infine infornati. Se è vero che il tarallo classico è quello condito con il finocchietto, oggi i diversi biscottifici presenti sul territorio hanno realizzato numerose e gustose varianti, come i taralli dolci, al vino o all’anice.

Vi ricordiamo, infine, che la seconda e l’ultima domenica di ogni mese, si celebra la storia artistica di San Lorenzello con il “MercAntico”, fiera dell’antiquariato e della ceramica, che offre ai visitatori il piacere di ammirare i simboli di un passato anche molto lontano. Sono esposte le tipiche e raffinate ceramiche artistiche laurentine, opera di valenti artigiani locali che hanno contribuito in maniera notevole a promuovere l’immagine di San Lorenzello anche oltre i confini dell’Italia. Ai visitatori del MercAntico vengono offerte visite gratuite ai siti artistici, alle famose botteghe ceramiche e ai luoghi di particolare interesse paesaggistico e culturale.

A questo punto, il tour può dirsi completo solo dopo aver provato qualche squisito piatto tipico in uno dei ristoranti o agriturismi locali, dove la buona cucina sannita è di casa. Che sia a piedi, in macchina o in bici, San Lorenzello offre tante mete interessanti da ogni punto di vista, in grado di accontentare tutte le esigenze, gli interessi e… i gusti dei suoi visitatori.