La provincia di Messina
Condrò |
|
|
|
Condrò (C.A.P. 98040) dista 309 Km. da Agrigento, 242 Km. da Caltanissetta, 136 Km. da Catania, 201 Km. da Enna, 40 Km. da Messina, alla cui provincia appartiene, 227 Km. da Palermo, 230 Km. da Ragusa, 194 Km. da Siracusa, 326 Km. da Trapani. Foto © 2003 A.A.P.I.T. Messina
Il comune conta 530 abitanti e ha una superficie di 519 ettari per una densità abitativa di 102 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona litoranea collinare, posta a 52 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in via Roma n. 44, tel. 090-937000 fax. 090-937174. È un centro prevalentemente agricolo; i prodotti principali sono gli agrumi, le olive, i cereali, le albicocche "Rapisarda" e l'uva. Il nome del paese ha origine dal termine greco Condros (granello o cartilagine). Il Casale di Condrò si trova citato per la prima volta alla fine dell'epoca Sveva in un documento ufficiale datato 9 settembre 1262. Condrò appartenne nel tempo a diversi feudatari, tra i quali gli Isolda di Scala o Scalisi e Castagna. Nel 1421 Alfonso D'Aragona considerò Condrò territorio feudale e lo concesse alla famiglia Bonfiglio per diversi secoli. Esso venne concesso a Federico di Napoli nel 1743. Tra i monumenti più caratteristici ricordiamo la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna del Tindari, costruita nel XVI secolo. Foto © 2003 A.A.P.I.T. Messina
Interessante anche il monumento ai caduti della prima guerra mondiale,su progetto dell' ingegnere Francesco Arcidiacono e realizzato dall'artista locale Giuseppe Nastasi. Sulla collina del paese si trovano infine i ruderi dell'antico convento dei frati Paolotti (1621). Nessuna testimonianza rimane invece dei conventi dei Frati Minori Osservanti e del monastero di Santo Spirito. |