La sezione aurea. Tecniche di composizione fotografica.

La sezione aurea è una regola sorprendente delle immagini artistiche di ieri e di oggi. Scopriamo come ralizzarla nei nostri scatti.

Abbiamo già affrontato le basi della composizione fotografica attraverso la regola dei terzi. Esistono tuttavia tecniche avanzate che permettono di rendere il nostro scatto ancora più attraente. Una di queste è la sezione aurea. È un metodo molto facile da comprendere quando viene illustrato, ma allo stesso tempo molto difficile da realizzare nelle nostre foto.

La sezione aurea è una composizione utilizzata da secoli nella storia dell’arte. I più grandi artisti, per realizzare le loro opere si sono affidati a questa regola in grado di attrarre l’osservatore. Basti pensare alla Gioconda di Leonardo, Il Bacio di Gustav Klimt e alla Venere di Botticelli. In ambito grafico è usata invece per realizzare i loghi, un esempio è l’icona di twitter.

La sezione aurea

La tecnica consiste nel realizzare una composizione di elementi, oggetti, linee all’interno della nostra fotografia, che permettono di richiamare l’andamento della cosiddetta spirale aurea. In geometria viene anche chiamata spirale logaritmica ed ha una stretta relazione con la sequenza numerica di Fibonacci. Il suo andamento segue infatti una serie di quadrati in cui, il lato di ognuno di questi, è dato dalla somma delle misure dei lati dei due quadrati precedenti. Se tracciamo un arco di cerchio avente per raggio il lato del quadrato, la figura che si ottiene è una spirale logaritmica.

Per ottenere una composizione simile in pratica, occorre sempre rispettare la regola dei terzi andando però ad osservare tutti gli elementi che compongono l’inquadratura e non solo il punto d’interesse. Molte volte basta spostarsi di qualche metro o avvicinarsi al soggetto per consentire, agli elementi che circondano l’individuo, di formare una spirale. Questo conduce lo sguardo dell’osservatore verso il punto d’interesse che comunque resterà decentrato, dando un significato geometrico all’intera foto.

Lo spettatore che non conosce questo concetto ha comunque di primo impatto l’impressione di osservare un’immagine ben fatta, che colpisce subito lo sguardo. Spesso non sa trovare il vero motivo anche se riesce a dare importanza esattamente a quello che l’artista voleva mettere in risalto.

4 Commenti

Racconta la tua esperienza in questo luogoAnnulla risposta