Soccorso Verde


Gli afidi.
gennaio 19, 2011, 3:47 PM
Filed under: animali, malattie, specie, tecniche | Tag: , , , , ,

 

afidi sulla pagina inferiore di una foglia di salvia

Gli afidi sono insetti parassiti che si nutrono della linfa elaborata delle piante. Si tratta di animali molto comuni. Popolarmente chiamati “pidocchi delle piante” sono caratterizzati da una riproduzione assai veloce e prolifica dal particolare meccanismo. In primavera infatti le uova e si schiudono e ne nascono solo femmine. Queste cominciano a riprodursi per partenogenesi (partorendo cioè dei cloni di sé stesse) molto velocemente. Solo in autunno, col calare delle temperature nascono dei maschi che feconderanno le femmine al fine di produrre uova. Gli insetti adulti non sopravvivono infatti alle temperature invernali mentre le uova sì. Ci sono tre tipi principali di afidi: gli afidi verdi, rossi e neri. Non ci sono differenze sostanziali nel tipo di danno che producono e nei metodi di cura. Solo gli afidi verdi sono più difficili da individuare a causa del loro colore mimetico.

Una caratteristica interessante degli afidi è la loro simbiosi con alcune specie di formiche. Gli afidi sono allevati dalle formiche che li fanno nascere nel formicaio e li portano poi sulle piante. La formica ricava dagli scarti degli afidi una sostanza molto zuccherina della quale si nutre.

L’attacco degli afidi può provocare deformazioni su rametti verdi e foglie. Le foglie in particolare risultano arricciate

una formica mentre cura il suo "gregge" di afidi.

su sé stesse.

Curare le piante attaccate dagli afidi è semplice. Esistono moltissimi prodotti chimici, sia di copertura sia sistemici. In particolare consiglio Confidor, a base di imidacloprid che va a interferire col sistema nervoso degli insetti uccidendoli. È un prodotto sistemico da usarsi in dosi di 0,5 – 1 ml per litro d’acqua. Si può usare sia per via radicale che fogliare. L’effetto durerà per sette giorni, ma se lo usate su piante da frutto o su verdure è meglio aspettare di più prima di mangiare i prodotti. Nel caso del melo, ad esempio, rimangono tracce per 50 giorni.

Ci sono poi metodi biologici. Ottimo è il decotto d’ortica. Si mettono delle foglie d’ortica in acqua fredda (abbondate con le dosi), si fa bollire e quando giunge ad ebollizione si spegne e si lascia raffreddare. A quel punto si scola e si usa l’acqua per trattare. Se siete fumatori poi potete usare i mozziconi di sigaretta. Mettete i mozziconi (o il tabacco) in acqua e attendete che l’acqua diventi giallo intenso. Trattate la pianta con questo prodotto. State attenti a che il colore non sia troppo scuro. La nicotina è tossica anche per le piante. Una soluzione troppo concentrata potrebbe arrecare danni. Per lo stesso motivo non va usata per trattamenti radicali ma solo fogliari. Non usate questa soluzione su verdure e frutta. La nicotina permane per molto tempo ed è tossica anche per noi.

 

afidi neri.

Per prevenire la comparsa degli afidi sugli alberi si può usare un trucchetto molto semplice. Si prende del vischio, di quello comunemente usato per catturare i topi, e si fa un anello di vischio sul tronco. Il vischio scivolerà sulla corteccia formando un manicotto appiccicoso che fermerà le formiche impedendo loro di portare gli afidi sulla pianta. Questo non evita completamente la comparsa del parassita. Gli afidi possono comparire ugualmente, ma sicuramente in minore quantità.

Per finire segnalo l’esistenza di un altro tipo di afide, più

afide lanigero.

insidioso, detto afide lanigero che si manifesta come una lanugine bianca sulla pianta. Anche questo si cura con Confidor. È un afide più resistente e più dannoso degli altri. A volte può portare alla morte della pianta.


1 commento so far
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Ho trovato molto utile la vostra spiegazione !
Vorrei inviarvi delle foto di una pianta molto speciale ,per ricevere aiuto nel trattamento .

Commento di Angelo Menna




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