Reti, attaccanti, carattere, infortuni e tattica. I mali del Pisa: serve un cambio di passo

Si parte dai venti gol subiti per fare un’analisi dei problemi della squadra che deve scegliere un altro paradigma se vuole salvarsi

18 dicembre 2023
Reti, attaccanti, carattere, infortuni e tattica. I mali del Pisa: serve un cambio di passo

Reti, attaccanti, carattere, infortuni e tattica. I mali del Pisa: serve un cambio di passo

Errori e problemi, la maggior parte dei quali dipendenti dalle proprie volontà, ma sempre i soliti concetti. Ormai i difetti del Pisa, a due giornate dal girone di andata, sono sempre gli stessi, limpidi e riconoscibili. 1) Le reti subite. Su 20 reti subite, ben 15 sono maturate sempre allo stesso modo o in condizioni molto simili. Una falcata sulla fascia, destra o sinistra, un cross in mezzo e un errore, che sia per uno svarione difensivo generale o singolo. Anche ieri col Palermo questa regola non scritta è andata in scena. La prima rete dei rosanero infatti è stata frutto di un’azione propiziata dalla destra, affondando come lama nel burro della retroguardia pisana. Ben più ‘scolastico’ il gol di Brunori, sul solito cross basso dalla destra per la finalizzazione dell’attaccante. E così anche il grave errore di Nicolas, sempre da un cross proveniente dalla fascia destra. 2) Gli attaccanti non segnano. Se da un lato Valoti può gioire, come magra consolazione, per il suo sesto centro stagionale, gli attaccanti continuano invece a non segnare. L’intera batteria dei cinque a disposizione di Aquilani, tra Moreo, Mlakar, Gliozzi, Torregrossa e Masucci è ferma a quota due reti segnate. Gennaio dovrà risolvere necessariamente questa criticità, perché nessuno ha fatto peggio degli attaccanti nerazzurri in tutta la Serie B. 3) Il carattere, nel bene e nel male. Palermo-Pisa ha messo ancora a nudo il carattere della squadra nerazzurra. Da un lato in negativo, con il crollo psicologico a seguito delle due reti segnate dai rosanero, dopo mezz’ora di dominio nerazzurro, dall’altro la reazione nella ripresa che ha portato a recuperare due gol. L’espulsione di Marin però, per troppa veemenza, si è rivelato un altro difetto, poiché il Pisa è infatti la seconda peggiore squadra del campionato come cartellini rossi diretti (ben 3), ma anche la seconda squadra come rossi più doppie ammonizioni (5) dell’intero campionato. 4) Gli infortuni. Tanti, troppi gli infortuni della squadra nerazzurra nel corso di questo campionato. Un elemento che, ovviamente, non ha colpe da ascrivere in quanto nel corso di questa stagione a far notizia non sono stati tanto i problemi muscolari, quanto le rotture di legamenti crociati, collaterali oppure ossee di molti giocatori. Da Gliozzi a Matteo Tramoni, passando per Touré, Calabresi, Caracciolo, De Vitis o Arena, mentre solo contro il Palermo gli assenti forzati erano addirittura otto. 5) Incaponirsi con lo stesso gioco. In questa fase della stagione il gioco di Aquilani si sta rivelando totalmente inefficace. Il tecnico è di fronte a una scelta che potrebbe diventare pregio o difetto. Continuare a praticare il suo gioco, senza cambiare paradigma, oppure passare a un gioco più conservativo? Vincere porterebbe alla svolta, ma fallire, specialmente con due gare importantissime all’orizzonte, in zona retrocessione.

Michele Bufalino

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