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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2013 alle ore 15:10.

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Tutti i gadget per guardare le stelle nelle notti agostane - Foto

Il prossimo 6 agosto sarà Luna nuova, ovvero la Luna sarà completamente in ombra e dunque la sua luce non illuminerà il cielo. Quale occasione migliore per spostarsi fuori dai centri abitati, in riva al mare o ancor meglio in montagna e mettersi con il naso in su a guardare le stelle?

La costellazione del Grande Carro o il luminoso pianeta Venere sono ben visibili anche ad occhio nudo, ma con un telescopio, anche economico per iniziare, potremo osservare ben oltre e iniziare ad esplorare i misteri del cosmo. Non aspettatevi di poter vedere le immagini che appaiono in TV o su Internet: sono fatte con telescopi enormi, alcuni posti addirittura in orbita per evitare il deterioramento delle immagini dato dall'atmosfera. L'osservazione delle stelle non è così semplice come può sembrare, per iniziare è consigliabile seguire un corso, tutte le associazioni di astrofili ne tengono periodicamente, o almeno partecipare alle serate osservative; troverete appassionati e competenti, che potranno aiutarvi e consigliarvi.

Il funzionamento base è lo stesso per qualunque telescopio: i raggi di luce convergono in un punto, detto Fuoco, per formare un'immagine ingrandita di ciò che viene inquadrato; con l'oculare (l'elemento intercambiabile dove guardiamo), questa immagine viene raccolta e resa visibile ai nostri occhi.

Come scegliere un telescopio? Ne esistono sostanzialmente di due tipi: i Rifrattori, simili concettualmente a quelli usati da Galileo Galilei, che utilizzano le proprietà ottiche delle lenti, e i Riflettori, ideati da Isac Newton, che utilizzano specchi opportunamente curvati. Troviamo inoltre i telescopi Catadiottrici, che rappresentano una evoluzione dei Riflettori, e che utilizzano sia specchi, sia vetri e lenti opportunamente lavorate. Gli elementi che caratterizzano un telescopio sono il diametro dell'obbiettivo, che si indica con la lettera D, e la sua lunghezza focale, che si indica invece con la F, entrambe espresse in millimetri. Combinati insieme esprimono il Rapporto Focale f=F/D. Tanto più grande sarà il diametro, tanta più luce sarà in grado di passare e quindi avremo uno strumento più luminoso e con una maggiore capacità di osservare dettagli. La lunghezza focale, combinata con quella dell'oculare, determina gli ingrandimenti. Focali lunghe facilitano la possibilità di elevati ingrandimenti, ma focali corte rendono lo strumento più luminoso. Inoltre, pur senza scendere troppo nei dettagli, la lunghezza focale influenza le diverse aberrazioni ottiche e cromatiche, ovvero i difetti, che si trovano nei telescopi. Come consiglio, un buon compromesso è scegliere un telescopio con rapporto focale compreso tra f/6 e f/12.

Al costo del telescopio va sommato purtroppo quello del cavalletto, spesso sottovalutato. Non possiamo usare quelli delle comuni macchine fotografiche, questi devono essere molto più stabili e dotati di contrappesi. Meglio utilizzarne uno con montatura Equatoriale (detta anche alla tedesca), con due assi di rotazione, posti a 90° tra loro, che permettono quindi il puntamento in ogni direzione. I più evoluti possono inclinare e bloccare a piacimento l'asse orario per effettuare "l'inseguimento": puntato un oggetto, il telescopio compenserà automaticamente la rotazione terrestre, mantenendolo sempre inquadrato, altrimenti dovremmo agire continuamente sulle manopole.

La Signora delle stelle, Margherita Hack ha detto: "Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile". Con un telescopio per appassionati non è certo possibile scoprire nuove forme di vita, ma anche solo osservare quelle piccole palline colorate, che corrispondono a pianeti lontani centinaia di milioni di km o a una nebulosa distante decine di anni-luce, acquista un grande fascino.

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