SEDANO D’ACQUA

Sedano d’acqua (Helosciandum nodiflorum)

Può una pianta così umile avere tanti nomi? A quanto pare sì.

Partiamo da quelli internazionali: per i francesi si chiama Ache nodiflor o faux-cresson de fontaine, per gli inglesi Fool’s water cress; in Spagna lo chiamano Berra e Apio bastardo e per finire i tedeschi gli hanno affibbiato il nome di Knotenblütiger Sellerie.

In ognuno di questi nomi che un po’ di verità. Infatti questa pianta appartiene alla grande famiglia della apiacee; è poi facile trovarlo vicino alle fontane, o comunque in fossi, stagni dove l’acqua scorre piano, gli inglesi dicono che è un parente matto del crescione; i tedeschi ma anche i francesi notano che ha i fusti un po’nodosi.

Ma il bello è quando arriviamo ai nomi italiani; Gorgalestro è un nome che non so decifrare, Erba cannella deriva forse dal suo sapore?

Certo era meglio se non ci si mettevano anche i greci con il loro Helos – skiadion ovvero “ombrello di palude“. anzi no, è vero, sono venuti prima loro e quindi hanno tutto il diritto di chiamarlo così.

Ma alla fine cosa ci facciamo con questo sedano d’acqua?

Dove cresce l’abbiamo capito, forse sappiamo anche come riconoscerlo: le foglie simili al sedano, ovvio, fusto cavo e nodoso con portamento prostrato, strisciante, fiori bianco verdastri.

Presente in tutta l’area mediterranea, in Italia lo troviamo fino a 1.200 metri in tutte le regioni tranne in Valle d’Aosta.

Peggio per loro, non potranno raccoglierne le foglie per mangiarle crude in insalata o cotte, noi invece sì, ma solo se lo conosciamo bene.

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