Allergia o intolleranza alimentare

Allergia o intolleranza alimentare?

Che differenza c’è tra allergie e intolleranze? Si sente spesso parlare di allergie e intolleranze alimentari quasi come fossero sinonimi, mentre in realtà sono due patologie ben distinte, confuse, probabilmente, a causa di alcuni sintomi comuni. I due termini “allergia” e “intolleranza” indicano entrambi una reazione indesiderata del nostro organismo a una determinata sostanza, ma dal punto di vista clinico sono completamente diverse.

L’allergia alimentare è una reazione ad alimenti o a componenti alimentari (proteine) che attiva il sistema immunitario.

Quando si soffre di allergia alimentare il sistema immunitario identifica erroneamente un alimento specifico o una sostanza in esso presente come qualcosa di nocivo (allergene), per neutralizzarlo rilascia quindi anticorpi (immunoglobuline E, note anche come IgE). I sintomi dell’allergia sono dovuti al rilascio, da parte dell’organismo, di mediatori chimici (istamina) in risposta alla reazione immunitaria scatenata dagli allergeni. Tra gli allergeni alimentari più diffusi vi sono le uova, il latte vaccino, la soia, il grano, i crostacei, la frutta, le arachidi e vari tipi di noci.

Per intolleranza il concetto è diverso: il sistema immunitario non viene coinvolto, di conseguenza non si scatena una risposta immunitaria.

Già l’etimologia del termine “intolleranza” indica l’incapacità di sopportare, di tollerare: in seguito ad un’assunzione abbondante di un determinato alimento, l’organismo “si ribella” perché non riesce a digerirlo correttamente. Le intolleranze alimentari sono, quindi, dovute ad abitudini alimentari errate e abusi protratti di alcuni alimenti. Inoltre, si possono manifestare sino a 72 ore dopo l’ingestione dell’alimento con disturbi confondibili con altre sintomatologie. Un tipico esempio è l’intolleranza al lattosio: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte.

L’unico fattore che accomuna, anche se solo in parte, le allergie alle intolleranze è la sintomatologia.

Comuni sono, infatti, gli effetti che si manifestano dopo una reazione allergica o un’intolleranza alimentare: dolori addominali, diarrea, nausea, gonfiore allo stomaco, prurito ed arrossamento della cute rappresentano i sintomi che si riscontrano in entrambe le problematiche. Di sicuro, comunque, i sintomi che si manifestano in un’allergia possono essere di maggior entità rispetto agli stessi che si verificano in un’intolleranza: le manifestazioni allergiche possono infatti sfociare anche in problemi respiratori, cardiorespiratori, fino alla forma più grave dello shock anafilattico.

Come devono essere trattate le allergie alimentari e le intolleranze alimentari?

Prima di tutto, è importante distinguere tra allergia e intolleranza. Il punto di partenza è un’anamnesi approfondita che indaghi, oltre ai sintomi (costrizione delle vie respiratorie, eruzioni cutanee, problemi gastrointestinali, etc.), le modalità di insorgenza e la presenza di fattori individuali favorenti lo sviluppo di un’allergia. Successivamente, dopo la visita clinica, lo specialista può procedere con il prick test che si effettua ponendo degli estratti allergenici sugli avambracci del paziente e pungendo successivamente con una lancetta o prescrivere un esame del sangue per la ricerca nel siero del paziente delle immunoglobuline IgE specifiche dirette contro l’alimento sospettato (Rast test). Infine, si può procedere con la somministrazione al paziente di piccole dosi dell’alimento sospettato (test di scatenamento) in ambiente controllato.

Va precisato che alcuni test che vengono effettuati per diagnosticare le intolleranze sono interamente privi di riscontri scientifici.

Ce ne sono vari, tutti inattendibili: test citotossico (si fa attraverso il contatto al microscopio delle cellule degli alimenti sospetti con i globuli bianchi del paziente), test del potenziale elettrico (che valutale modifiche della resistenza elettrica della cute a contatto con l’allergene), vega-test (che si effettua tramite punture della cute).

La diagnosi deve essere eseguita da un allergologo attraverso un percorso che richiede competenze specifiche ed esperienza.

Il trattamento principale dell’allergia alimentare consiste nell’evitare l’ingestione degli alimenti che causano allergia. Bisogna leggere attentamente le etichette dei prodotti commerciali che potrebbero contenere gli allergeni in tracce (ad esempio uovo o latte contenuti nei biscotti). Data la possibile gravità delle reazioni, ai pazienti con allergia alimentare è necessario prescrivere un kit di emergenza che contenga adrenalina auto-iniettabile, l’unico medicinale in grado di risolvere reazioni potenzialmente fatali. Se una persona è invece intollerante, può comunque continuare ad assumere quel dato alimento, ma a piccole dosi: a volte è suggerita l’astensione totale per brevi periodi, in modo da ricreare il patrimonio enzimatico necessario alla digestione dell’alimento.

Se sospetti di essere allergico o intollerante ad alcuni alimenti lo studio medico Malaguarnera di Catania, grazie alla presenza di specialisti in Allergologia e Nutrizione, potrà fornirti una diagnosi differenziale e il conseguente trattamento con un adeguato piano alimentare che ti permetta di evitare gli alimenti a rischio (dieta di esclusione). Prenota una visita specialistica chiamando i seguenti numeri: 0957150323 / 3471143326.