CHE COSA SIGNIFICA PARLARE DI AMORE OGGI Giuseppe Recchia

 

amore

Parlare di amore sembra una cosa molto facile.dopo anni e anni di poesie e letteratura e dopo tanti discorsi che io chiamerei chiacchiere sull’amore, ma oggi penso sia giunto il momento di fare chiarezza se non sull’amore, almeno sull’aspetto di ciò che significa oggi per noi. Lasciamo a filosofi, psicanalisti, scienziati, medici e poeti igrandi ragionamenti, ma noi limitiamoci a fare un ragionamento sull’uso della parola amore. Noi tutti impariamo a dire amore di cui apprendiamo le prime nozioni dalla nostre mamme dai primi giorni fino ad età matura. E noi continuamo ad usare la parola per definire il nostro rapporto sentimentale con altre persone, animali, cose che ci piacciano o provocano in noi un alteramento emotivo. Si usa molto in ambito familiare con altre parole affini. Come ad esempio: ‘ti voglio bene’. 

Amore si usa anche per significare i nostri sentimenti religiosi. Ma poi vennero le note dichiarazioni di Feuerbach che espresse nell’Essenza del Cristianesimo (1841) con la quale rovescia i termini della Creazione per smascherare l’alienazione religiosa. Di riflesso, l’uomo pensando a Dio, che descrive qualità umane all’infinito, costituisce se stesso. Sono molti gli aspetti della teoria dell’amore che anche il filosofo Schopenhauer,  che fu considerato misogino e che prende decisamente una direzione antiromantica, rivelando una presa di distanza dall’Ideale posticcio composto dai concetti di univocità e spiritualità con i quali il Romanticismo ha voluto canonizzare il sentimento d’amore autentico e più elevato, orientando specialmente uno “sdoppiamento” della donna, con l’intento di mascherare il reale osceno e indicibile della spinta pulsionale e anticipando alcune posizioni freudiane. Mi riferisco ai concetti esposti nella “Metafisica dell’amore sessuale” nel quarantaquattresimo capitolo dei Supplementi al Mondo come volontà e rappresentazione, mentre altre considerazioni sull’amore, espresse in forma di appunti e di aforismi, costituiscono ‘l’eredità’che noi abbiamo ricevuto dalla cultura nel tempo. In seguito vennero le affermazioni del filosofo tedesco Erich Fromm ne l’Arte di amare intende mostrare come l’amore sia una vera e propria arte e, in quanto tale, necessiti di disciplina, concentrazione, pazienza, supremo interesse e umiltà. Ma dopo di lui è stato Jacques Lacan ad esprimersi compiutamente sui tanti significati dell’amore e ci dice che: «Nella storia del pensiero, le teorie dell’amore e del desiderio sono tanto numerose quanto quelle del comico». Lacan, per sintetizzare i suoi concetti sull’amore ci precisa che «dell’amore non si può parlare», ma quello che egli intende è piuttosto che il problema di chi abita il linguaggio è quello di non poter dire in un modo qualsiasi, e di dover dire di qualcosa – l’amore – il cui parlarne rappresenta di per sé un godimento. E tuttavia, «l’amore non si concepisce se non nella prospettiva della domanda. Non c’è amore se non per un essere che può parlare». A differenza di quanto sta avvenendo oggigiorno, in talune epoche l’argomento ha subito un’emarginazione ancora maggiore rispetto a quella toccata alle questioni attinenti il riso.

Quindi non è un caso che comicità ed amore vengono appaiati. Lacan vedeva bene e vedeva lontano. Cerchiamo anche noi di andare lontano. E scopriremo che l’amore esiste a parole, ma in realtà per noi esiste una metafora  dell’amore

e come faccio a risponderti