Santuario di Zanica in provincia di Bergamo

Area 4 – Zanica e la sua Madonna dei Campi

Passeggiata alla Madonna dei Campi

Comune di Zanica, 6 Km da Bergamo, nell’alta pianura bergamasca.

Ci sono due proposte per Zanica, da due a tre ore, dal centro storico alle strade campestri. Partiamo da una semplice passeggiata che ci porta alla Madonna dei Campi. 

Zanica ha origini antichissime, ma la bibliografia a riguardo è frammentaria per non dire scarsa, se si escludono due interessanti volumi dedicati alla parrocchiale. Il patrimonio storico, pur presente, è celato dall’edificazioni che si sono aggiunte nei secoli. Il restauro del costrutto è stato comunque rispettoso. La parrocchiale in veste barocca del XVIII secolo, per le sue opere artistiche e il museo di arte sacra, merita comunque una visita a parte.

Percorso suggerito e provato da Stefano Brignoli (Istituto Quarenghi ) ottobre 2020. Con la collaborazione della sig.ra Carla Castelli, appassionata di storia locale.

Proposta  1 : dal centro storico alla chiesa della Madonna dei Campi  1,5 ore circa, km 6.

Consigliamo di parcheggiare negli ampi spazi di via Stezzano. Attraversate la strada ed entrate nel parco comunale per osservare la ex villa Spasciani in stile liberty. Merita anche un giro nel parco per osservare le piante monumentali. Si esce dal cancello principale, prendendo a destra via Roma, si supera il torrente Morla (Zanica è capogruppo del Plis del Rio Morla e delle sue rogge, nato a tutela del reticolo minore del corso d’acqua nei territori di Zanica, Levate e Comun Nuovo). 

La villa comunale

Sempre sulla destra incontriamo le strutture della villa dei Tasso, costruita da Domenico Tasso nel 1522 (o forse prima, come ci racconta l’esperta Castelli Carla: uno scrigno di storia ed arte, peccato che la struttura non sia facilmente visitabile).

I Tasso dimorarono in Zanica e anche il Torquato vi passò un certo periodo. La struttura ora è adibita in parte a scuola materna, rimane visibile la casa del “Massaro” lungo il Morla . Proseguendo per 100 m, troverete alla vostra sinistra la villa ex Bono XVII sec., attuale oratorio, all’interno della villa era presente, oltre all’edificio, un parco; rimangono alcuni esemplari arborei, tra i quali un cedro del libano di 150 anni, proseguendo arriviamo in piazza Repubblica girate a destra verso la chiesa e sulla facciata, da osservare, la lapide dedicata a Cristoforo Tasso del 1585. 

“Cristoforo Tasso, filosofo, canonico, abate e protonotario apostolico, memore delle umane miserie da vivo pose, anno 1585.”

Lo stemma sul portale della casa dell’abate Cristoforo Tasso.

Si arriva in piazza XI febbraio, guardati a vista dall’imponente facciata della parrocchiale, poi in piazza Vittorio Veneto e, all’angolo di via padre Davide, da notare l’ex palazzo municipale (è un bene culturale, in rete la scheda SIRBeC), mentre al n°3, il portale della casa dell’abate Cristoforo Tasso. Si continua a sinistra e poi a destra per via Caleppio, per vedere scampoli di edifici antichi adibiti ad abitazioni (c’è anche una torre fortemente rimaneggiata). Si arriva in via Fiume e si percorre la larga ciclopedonale di via Comun Nuovo fino alla rotonda; a sinistra, si prende per via Turoldo e si attraversa la via Zaffarde: una stradina  vi porta alla via Madonna dei Campi e, da lì,  si arriva alla chiesa. Peccato che non ci sia nemmeno un filare di piante ad accogliervi.

L’edificio è una bella chiesetta (chiesa della Maternità di Maria Vergine del XV-XVI sec; diversi nomi vengono attribuiti all’edificio compare anche come s. Anna e s. Patrizio ) con un elegante campanile e un accogliente porticato, muri con ciottoli posti a spina di pesce e, all’interno, alcuni affreschi; la chiesa meriterebbe un approfondimento, peccato che sia sempre chiusa (è un bene culturale, in rete la SIRBeC scheda ARL – BG020-00601). 

Il ritorno sullo stesso percorso: continuando dritti per via Comun Nuovo e via Libertà, si arriva alla Casa del Maniscalco del XV (pare che sia stata anche la casa del Giopì), riconoscibile per gli enormi blocchi di pietra sulla parete esterna).

Mantenendo la sinistra, si arriva in piazza papa Giovanni: di nuovo la parrocchiale (la cappella accanto è quella di S. Rocco XVI sec.) e poi  ritornate al parcheggio.

La casa del Maniscalco
Chiesa parrocchiale di Zanica
Chiesa parrocchiale di Zanica
una porta in Zanica che ci invita alle ricerche storiche

RIVISTO e CORRETTO

Lascia un commento