Castello di Resuttano
Overview
Reviews 0

Percorrendo l’autostrada A19 in direzione Palermo, in territorio di Resuttano, sulla destra, isolato su una lieve altura nel contesto rurale, potrete ammirare il Castello di Resuttano.
La scelta di questa collocazione è legata al controllo di una delle principali vie di comunicazione naturale della Sicilia, il fiume Imera Meridionale, il fiume Salso, il quale, poco lontano da Resuttano, si collega con il ramo Settentrionale.

Il maniero, che era noto come Turris Racalsubtani, - in arabo Rahal significa "casale" - ha l'aspetto di un castello-torre.

In pianta ha la forma di un rettangolo leggermente allungato con ambienti interni sovrapposti anch’essi rettangolari, divisibili con strutture leggere in più ambienti e su due piani, collegati da una scala elicoidale, della quale rimangono i resti all’interno dello spessore murario dei possenti muri perimetrali.

A differenza di quanto abbiamo visto con gli altri castelli, quello di Resuttano ha una peculiarità: non è stato innalzato sulla più alta delle colline di questa valle e un suo lato è posto alla stessa quota della campagna, mentre gli altri tre lati si elevano alquanto sul terreno con pendio che, rivestito di pietre, doveva costituire una formidabile base per la torre-mastio e per le cortine murarie del recinto.

Quale funzione aveva, dunque, questo castello, se non quella di avvistare un nemico in avvicinamento?

Più semplicemente, esso controllava un ponte o un guado per l’attraversamento del fiume Salso sul tragitto che collegava la Sicilia tra le due valli separate, appunto, dal Salso: la Sicilia Citra Salsum - al di qua del fiume - con la Sicilia Ultra Salsum - al di là del fiume - che avveniva proprio in quel punto almeno fino alla costruzione, nel XVI secolo del ponte di Capodarso.
Inoltre, il castello verosimilmente controllava e proteggeva una zona agricola particolarmente ricca per la produzione di orzo e frumento (come d'altronde ricorderebbe il nome arabo rahal, casale), immediatamente a ridosso dell’area montagnosa delle Madonie, che invece era povera di terreni adatti alla semina di cereali.

Sul piano economico, amministrativo e politico il castello di Resuttano era perciò legato soprattutto alle contee di Collesano e di Geraci ed alla città demaniale di Polizzi.

Il maniero è appartenuto ai Ventimiglia, conti di Geraci, fino al XVII secolo, o, più precisamente, alla famiglia dei Flodiola, originaria di Polizzi e alleata dei Ventimiglia, coi quali esistevano legami di parentela.

Osservando gli stemmi, che si trovano sia sulle mensole in pietra che reggevano le teste delle travi del solaio ligneo del piano nobile della torre che all'esterno della torre stessa, sopra l’ingresso, si può notare la commistione fra  l’antico stemma dei Ventimiglia, che presenta anche delle F, e una F specchiata, a rivendicare l’appartenenza della torre ai Ventimiglia-Flodiola.



La voce narrante di questa scheda è di Elisa Bonacini

Reviews

0.0

0 comments

Provided by

IRPAIS - Istituto di Ricerca e Promozione Aree Interne della Sicilia

IRPAIS - Istituto di Ricerca e Promozione Aree Interne della Sicilia

L’IRPAIS mira alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio delle Aree Interne e dei Territori Rurali della Sicilia