Torino, dove portare un turista a cena: 7 idee tra tradizioni e paesaggi mozzafiato (per tutte le tasche)

diMaria Rosa Cagnasso

La città non delude, e tra scorci pittoreschi e piatti della cucina piemontese, offre un’ampia gamma di possibilità

Cucina del territorio e collocazione strategica del ristorante, possibilmente in un quartiere suggestivo. Ecco due degli aspetti più considerati dai turisti al momento di decidere del proprio pasto, prima di vagliare le proposte delle guide e le recensioni online. Due fattori da tenere a mente anche quando si è nella propria città e si hanno ospiti: amici, parenti o colleghi fuori sede in visita che vogliono apprezzare le peculiarità, gastronomiche e non, della zona. Torino da questo punto di vista non delude, e tra scorci pittoreschi e piatti della cucina piemontese, offre un’ampia gamma di possibilità, per tutte le tasche.

Tra i tanti locali perfetti per accogliere un non torinese in città, due uniscono ai sapori del territorio un paesaggio mozzafiato. Uno è il punto di riferimento per eccellenza del precollina, il Ristorante Al monte dei Cappuccini: situato ai piedi della chiesa, offre una balconata con vista completa sulla città, dal grattacielo della Regione alla Mole Antonelliana, con tutto l’arco alpino che fa da contorno. La cucina richiama i sapori della tradizione, con piatti classici e materie prime di qualità. Vista la peculiarità del luogo è sempre meglio prenotare con qualche giorno di anticipo; aperto anche a Ferragosto, chiude solo dal 16 al 21 agosto.

Il Bric, invece, si trova in uno dei punti più alti del capoluogo sabaudo, il Colle della Maddalena, accanto al Faro della Vittoria. Raggiungibile solo in auto, o a piedi, è a pochi minuti dal centro cittadino e unisce alla quiete della natura, una vista meravigliosa su pianura e montagne, un menù tradizionale modernizzato, con anche influenze di mare — vari i piatti a base pesce — e una sala in stile liberty che da sola vale la salita. Il locale, aperto tutta l’estate, dalle 16 offre anche gelati artigianali e aperitivi.

Torino, dove portare un turista a cena: 7 idee tra tradizioni e paesaggi mozzafiato: dall'aperitivo alla cena

Tornando in città si possono gustare piatti della tradizione anche nei quartieri della movida. Per esempio a San Salvario, in via Belfiore, c’è Dai Saletta, ristorante con cucina tradizionale che offre piatti classici, dagli agnolotti ai plin, dal bollito al coniglio, con alcune variazioni stagionali. Aperto tutto luglio, chiude dal 12 di agosto; d’estate offre un piccolo dehor.
In uno dei salotti a cielo aperto più belli di Torino, largo IV marzo, subito dietro le Porte Palatine, c’è Cianci, una piola non convenzionale davvero particolare, molto apprezzata per il menù piemontese doc e il locale arredato in modo curato ma informale.

Se invece si vogliono unire specialità locali e risparmio, lo sguardo non può che spostarsi sulla pizza al tegamino (o padellino): più piccola e più alta di quella tradizionale, è una scelta vincente per i prezzi e per la rapidità. È piuttosto facile da trovare; in centro città è da provare Da Michele 1922, in piazza Vittorio, con vista sulla Gran Madre e Ai sette nani in via Andrea Doria, locale molto piccolo ma accogliente e caratteristico, a pochi passi da via Roma.

Sempre sulla linea del risparmio, una soluzione per sperimentare senza spendere troppo è quella dell’aperitivo con degustazione, soprattutto puntando sulle vinerie, dove tomini al verde e peperoni con le acciughe accompagnano un bicchiere di arneis o dolcetto. Un esempio il Barricata, dove cocktail e vini sono abbinati a una selezione di piatti da assaggio abbastanza economici, molti dei quali ispirati alla tradizione locale. Si trova in via Giulia di Barolo, nel cuore di Vanchiglia, zona universitaria per eccellenza, quartiere perfetto per una serata tra amici.

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2 luglio 2023 2023 ( modifica il 2 luglio 2023 2023 | 12:47)