Torino

Torino, il castello amato da Carla e Sarkozy regalato dal principe saudita alla Croce Rossa

La villa di Castegneto Po appartenuta alla famiglia Bruni Tedeshi 
Sarà un polo di formazione e di incontro per favorire l'aggregazione sociale dei volontari
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Per tutti questo castello resterà sempre la casa di Carla Bruni. Villa Ceriana a Castagneto Po, oltre a essere una dimora tanto cara a Sarkozy, è nota alle cronache anche per un pittoresco retroscena. Si racconta infatti che in gioventù Carla Bruni si fosse rifugiata proprio qui durante un flirt con Mick Jagger per nascondersi ai paparazzi. E che sempre qui abbia trascorso tanti momenti felici della sua giovinezza. Adesso è un po' la fine di un'epoca. L'organizzazione Alwaleed Philanthropies, presieduta dal principe saudita Al Walid bin Talal, e che aveva acquistato la tenuta nel maggio 2009 dalla famiglia Bruni Tedeschi per 17,5 milioni di euro, ha infatti donato alla Croce rossa italiana il Castello di Castagneto Po. La prestigiosa proprietà dell'XI secolo, gioiello della campagna torinese, era una delle più raffinate e importanti residenze europee del principe, appartenuta in passato a varie famiglie nobiliari. La residenza, situata sui pendii delle colline torinesi e caratterizzata da uno stile neogotico, si estende su un'ampiezza di 2mila metri quadrati, ospitando più di 40 stanze con affreschi antichi e decori originali su un terreno di più di 70 ettari. La Croce Rossa si occuperà ora delle ristrutturazioni necessarie per trasformare il castello in un centro di training, formazione e meeting. La struttura potrà ospitare i volontari della Croce Rossa - 160mila quelli della Cri e 12 milioni nel resto del mondo - per assicurarne la preparazione operativa al servizio del più grande network umanitario del mondo, quello costituito dalla Croce rossa internazionale e dal Movimento della mezzaluna rossa.

La donazione è stata annunciata in occasione di un panel organizzato per il Med Women's Forum che si è tenuto alla vigilia dell'appuntamento con i Mediterranean Dialogues Rome 2018. Il forum, che riunisce 50 donne esponenti di grandi organizzazioni internazionali provenienti da tutta la regione mediterranea, si concentra sul ruolo dell'empowerment delle donne nell'economia quale strumento di crescita. In oltre quarant'anni Alwaleed Philanthropies ha stanziato più di quattro miliardi di dollari a favore del welfare sociale e ha attivato più di 1.000 progetti in oltre 164 Paesi gestiti da dieci donne saudite raggiungendo più di 533 milioni di beneficiari in tutto il mondo indipendentemente da sesso, razza o religione. Alwaleed Philanthropies collabora con numerose organizzazioni benefiche, governative ed educative per combattere la povertà, dare forza alle donne, sviluppare comunità, fornire assistenza in caso di disastri e creare comprensione culturale per mezzo dell'educazione. Alwaleed Philanthropies lavora per costruire ponti verso un mondo più compassionevole, tollerante e aperto.