Torino

Anche Bobbio Pellice chiude le montagne alle auto: "Sicurezza a rischio"

Dopo il parco del Gran Paradiso, anche il sindaco del Comune della val Pellice impone una "ztl" montana

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Il caldo in città fa scappare tutti in montagna, ma la fuga rischia di rendere sovraffollate aree di solito tranquille. E così molti sindaci ed enti parco sono corsi al riparo. Dopo il parco del Gran Paradiso che ha deciso di bloccare l’accesso alle macchine al Nivolet la domenica, oggi è il turno di Bobbio Pellice. Il sindaco Mauro Vignola ha deciso di istituire il numero chiuso per le auto sulla strada della Comba dei carbonieri. “Una decisione presa a malincuore, fiducioso che sia solo in termini temporanei - dice – ma sono stato costretto ad intervenire emettendo due ordinanze nel rispetto della salute pubblica e della salvaguardia delle nostre zone, che considero tra le più caratteristiche ed affascinanti del territorio della Valle, zone e percorsi che devono essere usufruibili a tutti in condizioni di sicurezza e rispetto”. Il torrente Ghicciard e i suoi “tumpi” sono diventati una delle mete preferite del fine settimana per chi scappa dalla città.

La strada della Comba dei Carbonieri che parte dalla Borgata Perlà per raggiungere i rifugi alpini e la località Pis della Rossa “è una strada comunale con una carreggiata che non sempre consente il passaggio contestuale di veicoli che si incrociano”, spiega il primo cittadino nella comunicazione comparsa sul sito di Bobbio Pellice. “Come amministrazione stiamo predisponendo un piano parcheggi, che non siamo purtroppo riusciti a predisporre in tempi rapidi, soprattutto perché alcune aree interessate sono di proprietà privata”. I parcheggi non saranno più di 60 “e oltre quel numero non sarà consentito risalire la strada, se non dai turisti in direzione parcheggio del Rifugio Barbara”.

Il sindaco ha deciso domenica scorsa quando un esercito di veicoli mal parcheggiati aveva bloccato completamente la strada tanto da dover richiedere l’intervento dei carabinieri. “Sono servite diverse ore per normalizzare la situazione”, spiega ancora il sindaco. L’ordinanza vieta la sosta ai lati della strada e nei prati e nei terreni destinati a sfalcio sul percorso. Chi vorrà andare verso i "tumpi" dovrà lasciare la propria autovettura alla base del percorso in Borgata Perlà e poi proseguire a piedi.

Per normalizzare l’attività in quota il sindaco ha firmato anche un’ordinanza antituffi: “Come dai filmati pubblicati sui social, alcuni si tuffano da altezze pericolose, sia per chi si butta sia per chi si trova vicino”.