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A piedi o in bicicletta, tutti pazzi per la collina di Torino se la montagna è off limits

Il lockdown ha fatto riscoprire i sentieri per Superga o il colle della Maddalena: ad aggiustarli dodici volontari di Pro Natura: “Dalla pandemia qui è una processione”
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Con le montagne off- limits e le limitazioni per gli spostamenti dovute a lockdown e zone colorate, i torinesi riscoprono la collina torinese, " perdendosi" nella natura ma restando a due passi da casa e dai servizi. Negli ultimi tempi, infatti, tra le abitudini cambiate a causa della pandemia e delle norme anti- covid, almeno per il tempo libero di chi vive in città è sempre più gettonato l'escursionismo di prossimità e lo dimostra proprio la corsa ad accaparrarsi cartine per immergersi in posti conosciuti ma mai scoperti davvero tra il verde del Lungo Po, la zona del colle della Maddalena o i sentieri per Superga.

Un gruppo di ciclisti verso il Colle della Maddalena 

Che siano in mountain bike o con scarponcini da trekking, in famiglia, con cani o da soli, sono sempre di più i nuovi frequentatori della collina. Scelgono così di fare sport, o anche solo una camminata all'aria aperta, stando lontani dai parchi cittadini presi di mira nel weekend e scoprendo un altro volto di Torino, silenzioso e visto dall'alto. E ce n'è per ogni gusto e forma fisica: solo nel territorio cittadino ci sono oltre 50 sentieri che sono curati e mantenuti dai pochi volontari di Pro Natura. Li hanno riportati in vita 25 anni fa. dopo che erano completamente spariti, prendendo in mano vecchie mappe, e ora li sistemano " con le nostre forze, non ricevendo alcun aiuto dalla città".

Parco Leopardi 

Emilio Delmastro, segretario di Pro Natura Piemonte quei sentieri li conosce a memoria, dalla zona sotto Superga, che rientra nel parco naturale del Po Piemontese, " dove oramai, camminandoci, in alcune domeniche sembra di essere al cammino di Santiago ", dice scherzando, fino al confine di Moncalieri, punto in cui passa l'Anello Verde. In Pro Natura, capofila del coordinamento dei Sentieri, ci sono 600 soci, di questi però solo 12, pensionati amanti della natura, si occupano materialmente di percorrere quei sentieri. Lui inoltre si occupa delle cartine " e sono davvero molti a chiederle, prima arrivava una persona ogni tanto, ora sembra una processione. Un incremento di interesse che è stato palese già con il primo lockdown, una vera esplosione positiva".

Parco Leopardi 

L'incremento di passaggi, però, non sembra essere andato di pari passo con quello degli aiuti: "Manca il sostegno economico e dobbiamo fare i conti con la spesa per le ristampe delle cartine ma anche con le varie necessità sui sentieri, dal dover porre rimedio alla maleducazione di chi vernicia la segnaletica di nero alle staccionate fino ai cartelloni da aggiornare. Questo a nostre spese perché dal 2017 non vediamo fondi - racconta Delmastro - . Ci fa molto piacere che siano stati riscoperti, proprio per questo avrebbero bisogno di maggior cura e il Comune dovrebbe intervenire. Noi siamo una realtà senza fini di lucro e arriviamo fin dove possiamo".

 

Come era prevedibile, la riscoperta della rete di percorsi a due passi dalla Mole è approdata anche sui social con un gruppo ad hoc: "I sentieri della collina di Torino". Nato a luglio il gruppo oggi conta oltre 10mila iscritti " con l'unico obiettivo di raccontare l'esistenza di questi posti e condividerne l'esperienze vissute ", racconta Isabella Massoni, una delle amministratrici. Lei invece sono due anni che ha scoperto la collina, " e c'è stato davvero un importante incremento in questi mesi: le persone cercano la natura e i parchi sono abbastanza saturi".

 

Anche loro però vogliono dare una mano concreta: "Mi sono messa in contatto con Pro Natura, vogliamo provare a collaborare e, perché no, alimentare un ricambio generazionale nella manutenzione dei sentieri". Alcuni, soprattutto quello che sale dal parco Leopardi o i diversi per Superga, " sono davvero battuti, anche da famiglie. È un'abitudine sana e va tutelata. Per questo noi vogliamo esserci, per avvicinare chi ama la natura e rimboccarci le maniche ".