Torino

A Garessio un belvedere ecologico e smontabile nel borgo medievale realizzato dai giovani architetti europei

E' il dono alla cittadina della Val Tanaro della summer school "Petites folies"
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Una summer school internazionale che lascia il segno sul territorio, riqualificandolo. È Petites Folies con cui giovani architetti da tutta Europa hanno dato un nuovo volto al belvedere del castello nel borgo medievale di Garessio.

La summer school, progetto del Comune di Garessio e dell’associazione culturale plug_in, a cura del critico d’architettura Emanuele Piccardo, con il sostegno di fondazione Crc, per una settimana ha invaso con studenti e progettisti internazionali il paese della Val Tanaro, al confine con la Liguria. I partecipanti, infatti, sono arrivati da diverse università europee per indagare sul rapporto tra umanità e ambiente e capire quali siano le conseguenze dell’azione dell’uomo, tra cui l’attuale pandemia ma anche il dissesto idrogeologico. Un fenomeno quest'ultimo con il quale Garessio ha dovuto fare spesso i conti: il paese è più volte finito sott'acqua per lo straripamento del Tanaro che lo attraversa.

Per questo l’intenzione del progetto era permettere ai giovani di apprendere sul campo, ben oltre la teoria delle aule universitarie, ma anche intervenire sull’ambiente con un’installazione per valorizzare l’area abbandonata da anni del castello con un nuovo belvedere sulle Alpi Marittime. Ma intervenire anche in modo reversibile: la struttura, realizzata in pochi giorni con un cantiere di autocostruzione seguito da Piccardo e coordinato da Grriz, quindi da Luigi Greco e Mattia Paco Rizzi, gli ideatori del progetto del belvedere perfezionato in questi giorni, che si può rimuovere senza lasciare segni.

 

“L’obiettivo - spiegano gli organizzatori - è da un lato formare i giovani alla cultura del progetto architettonico, utilizzando il “learning by doing” utilizzato da Frank Lloyd Wright, e dall’altro sensibilizzare la comunità locale nel prendersi cura del proprio territorio per una rigenerazione del turismo green e sostenibile”. 

Tra gli ospiti della summer school Marco Ciarlo, Antonio De Rossi, Enzo Mastrangelo e Giulia De Apollonia: si è conclusa ieri con l’inaugurazione della struttura a cui tra gli altri hanno preso parte Sabrina Lucatelli, direttore Riabitare l’Italia e vicepresidente delle Aree Rurali Ocse, Roberta Ingaramo delegata del rettore del Politecnico di Torino e Massimo Gula, consigliere fondazione Crc. Presente anche la presidente di Inarch Piemonte Paola Valentini, a far gli onori di casa Lara Sappa architetto e assessore alla rigenerazione urbana di Garessio.