Bressanone, la città vescovile

Visita in Alto Adige a Bressanone, Abbazia di Novacella e Fortezza: i tesori del Südtirol in un unico itinerario
Scritto da: 19Simone80
bressanone, la città vescovile

Parto da Milano Centrale alla volta di Bressanone, città che ho potuto ammirare in una “gita fuori porta” in uno dei miei soggiorni a Bolzano. Quella volta ho fatto una visita in giornata alla cittadina altoatesina e mi ha colpito fin da subito.

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Il centro cittadino dista poco più di un chilometro dalla stazione ferroviaria, in una bella e tranquilla passeggiata tra strade alberate.

Bressanone è la città più antica dell’Alto Adige, fin dal X secolo fu sede Vescovile. Questa volta non mi dedicherò solo a visitare Bressanone, ma visiterò anche Fortezza e l’Abbazia di Novacella, non molto distanti dalla città.

Bressanone è circondata da pendii coltivati a vite e frutta, si sviluppa nella piana dove confluiscono i fiumi Isarco e Rienza, in un punto strategico sulla via del Brennero. Il centro storico, tra rinascimentale e barocco, non è molto grande ma ha molti luoghi da visitare e anche la zona circostante ha chicche da non perdere.

Nei giorni trascorsi a Bressanone, ho alloggiato presso l’Hotel Orso Grigio (Hotel Grauer Bär), camera ed intera struttura molto pulita. Ottima accoglienza da parte dei proprietari sempre molto gentili e disponibili.

La camera, al secondo piano della struttura, era molto carina di ottime dimensioni così come il bagno. Gli ospiti trovano materiale informativo sulla zona e cartine al piano dove si trovano le camere. Inoltre gli ospiti potranno sfruttare tutti i vantaggi della Sud Tirol Guest Pass per l’intera durata del soggiorno. La struttura è posizionata in modo ottimale per raggiungere a piedi in pochi minuti il centro storico.

Entrando nel centro storico attraverso Porta Sole, ci si imbatte subito nelle Via Portici Maggiori e Via Portici Minori caratterizzate da edifici decorati e dalla tipica architettura tedesca. In epoca Medievale lungo queste strade si affacciavano le botteghe e ai piani superiori vi erano le abitazioni dei commercianti.

Al termine di Via Portici Maggiori, non distante dal Duomo, sorge la bellissima Casa Pfaundler Goreth (1581), edificio con elementi tardogotici e rinascimentali.

In Piazza Duomo si trovano tre chiese una attaccata all’altra, la prima è la romanica Chiesa di San Michele (XI sec.), dalla caratteristica facciata con rosone e ricco portale marmoreo. L’interno della Chiesa di San Michele è riccamente barocco, con affreschi, stucchi e marmi. La Torre Bianca (1459) è il campanile che con i suoi circa 70 metri di altezza è insieme alle torri del Duomo uno dei simboli cittadini. Durante dei lavori dei restauro nel 2015, hanno rinvenuto un sepolcro con centinaia di tombe presumibilmente risalenti al X secolo.

Nell’antico cimitero c’è un lume funebre in pietra di fine 1400, vi si trovano anche alcune pietre tombali di canonici e famiglie nobili della zona, lungo le pareti perimetrali.

Il Duomo di Bressanone (XIII Sec.) caratterizzato dalle due torri campanarie, rappresenta diversi stili architettonici. Presenta un interno a navata unica molto sontuoso con volte affrescate di epoca barocca. Dentro al Duomo si conservano le reliquie dei 4 Santi patroni (Cassiano, Virgilio, Ingenuino ed Albuino).

Attraversando un corridoio caratterizzato da lapidi e alcuni frammenti di pareti affrescate, si accede al bellissimo chiostro romanico (X sec.), successivamente modificato in stile gotico con l’aggiunta di volte a croce decorate da preziosi affreschi. Il ciclo degli affreschi è conosciuto anche come “Bibbia dei Poveri“, poiché vengono raffigurate alcune scene presenti nella Bibbia.

Prima di raggiungere il chiostro una porta consente di accedere alla Chiesa della Vergine in Ambitu (1210 circa), piccola ma molto carina, all’interno sono ancora ben visibili resti di pareti affrescate e arredi del XVII secolo.

Nelle vicinanze si trova anche il Palazzo Vescovile (XIII sec.) residenza vescovile fino al 1973 e dal 1976 sede del Museo e Archivio Diocesano. Il complesso presenta una architettura simile ad una fortificazione, circondata da un fossato con acqua su due lati.

Entrando ci si trova nel grande cortile interno caratterizzato da quattro ali di tre piani, nelle arcate del secondo livello trovano spazio statue secentesche che rappresentano i membri della Famiglia Asburgo. Al suo interno il palazzo, conserva ancora gli appartamenti nobiliari con preziosi arredi e pareti arricchite da affreschi e stucchi. Il percorso museale consente di attraversare 70 sale dove si conservano importanti opere dal Medioevo a metà Ottocento e parte del Tesoro del Duomo di Bressanone.

Tra le curiosità presenti, vi si trova anche una collezione di Presepi, tra questi il più importante è rappresentato da circa 5.000 statuine.

Abbazia di Novacella

A poco più di 3 Km dal centro di Bressanone si trova l’Abbazia di Novacella, raggiungibile tranquillamente in auto, in bus o con una bella passeggiata di circa 40 minuti, costeggiando la sponda del fiume Isarco.

L’Abbazia di Novacella (XII sec.) è un complesso di edifici religiosi e civili che formano una delle più importanti abbazie del Tirolo. Il compleso è caratterizzato da elementi di diverso stile architettonico quali romanico, gotico, rinascimentale e barocco.

Dal grande piazzale ci si imbatte subito in Castel Sant’Angelo (1198), una cappella fortificata dalla caratteristica forma rotonda. L’architettura simile ad una torre merlata, confonde non poco sul fatto che sia una cappella.

Nel Settecentesco cortile centrale, si trova l’ottagonale Pozzo delle Meraviglie (1669), caratterizzato da bellissimi dipinti che raffigurano le 7 meraviglie dell’antichità alle quali è aggiunta l’Abbazia stessa.

Da visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta (1142), che ha mantenuto l’origine romanica nella torre campanaria. Gli interni sono realizzati in stile barocco e presentano meravigliosi affreschi rococò.

Da vedere anche il meraviglioso chiostro con volte a croce impreziosite da affreschi tardogotici.

Dell’imponente complesso religioso fanno parte anche gli alloggi dei Monaci Benedettini e anche una cantina dove vengono prodotti rinomati vini bianchi della Val d’Isarco.

La Cantina dell’Abbazia di Novacella è tra le più antiche al mondo ancora attive e qui vi si trova il vigneto più a nord d’Italia.

Fortezza

Fortezza è un piccolo borgo a pochi minuti da Bressanone, raggiungibile comodamente in treno, caratterizzata dal vicino forte la cui maestosità risalta già in lontananza.

Nel borgo è presente la Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore (fine XIX sec.), presenta un’architettura in stile romanico-gotico costruita con blocchi di porfido a vista, all’interno presenta una navata unica con volta a croce.

Il maestoso Forte di Fortezza (1830) si trova a pochi chilometri dal paese e lo si raggiunge a piedi o in bici attraverso percorsi ciclopedonali. Fu costruito in soli 5 anni dagli strateghi militari asburgici e serviva come sbarramento della valle per contrastare le armate napoleoniche pronte ad invadere l’Austria.

Ancora oggi è considerata una delle opere militari più importanti dell’arco alpino. Anche se venne realizzato per fini bellici, nella realtà non venne mai utilizzato a questo scopo, fu quasi subito adibito a deposito.

Il forte è formato da tre blocchi progettati per essere indipendenti in toto. Il Forte Basso, il Forte Medio e il Forte Alto (la cosiddetta Cittadella), quest’ultima completamente separata dagli altri blocchi posta sul monte 75 metri più in alto.

Nella Piazza d’Armi del Forte Basso si trova la Cappella della Fortezza (1845) dedicata a Santa Barbara, costruita in stile neo-gotico e realizzata per le necessità religiose dei soldati.

Ha un interno molto piccolo ma curato, è in grado di ospitare circa una trentina di persone. Di recentemente è stata arredata da pannelli con citazioni della Bibbia e delle encicliche degli ultimi Papi.

Il Forte di Fortezza è anche il luogo della leggendaria “Caccia all’oro di Mussolini“. Nel periodo tra settembre 1943 e aprile 1945 si narra che ospitò oltre 127 tonnellate d’oro della Banca d’Italia trafugate dai nazisti, di cui però ne furono recuperate solo 25 tonnellate.

Come in tutta questa zona dell’Alto Adige, ci sono molte cose da interessanti da vedere, la maggior parte delle distanze è possibile percorrerla in treno, evitando in questo modo di inquinare.

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