Accerchiato dai bulli alza il colletto della polo e si fa rispettare. Tony di San Michele ci racconta la sua storia.

Ecco una di quelle cose che ti fanno riflettere su quanto ci sia da riflettere su certe cose, quelle.
Tony Squartarareconca Boi – un 36enne di San Michele preso in giro da tutti per via della testa enorme cresciuta a dismisura a furia di pensare ai problemi causati dalla giunta Zedda – ha trovato il coraggio di opporsi alle angherie di un gruppo di bulli che lo aveva preso di mira per motivi validi a dire il vero, visto che Tony è un mezzo soggetto.

Ma questo non conta perché uno dev’essere libero di essere soggetto che non è che di deppisi segai is callonisi un giorno si e un giorno pure, non è diaicci.

«La mia vita era diventata un inferno, ognia di’ cagandomi il cazzo questi bulletti di periferia», racconta Squartarareconca ai nostri microfoni, anche se noi microfoni non ce ne abbiamo.
«Mi rubavano fisso i soldini della merenda fin da quando ero bambino piccolo, e poi hanno continuato a rubarmi cose, ma la cosa più grave di questa cosa e che tra queste cose che mi rubavano ormai mi rubavano quella cosa chiamata dignità, non era più cosa».

Così un bel giorno, tipo avant’ieri, è stato accerchiato per l’ennesima volta dai suoi aguzzini, ma stavolta i fatti sono andati diversamente.

«Ho preso coraggio e ho alzato il colletto della polo, che da sempre è sintomo di rispetto e straordinario stile, e li ho fatti fuggire a gambe levate, a tutta birra, tutti e 19, perché erano 19 i bulli, non avete capito. Sapevo  di questa cosa che col colletto della polo alzato potevi dominare il mondo, ma non penzavo fosse per davvero. Quando mi sono reso conto delle potenzialità del gesto ne ho approfittato subito per cuccare. Sono andato dalle bagasse in viale Elmas e quando ho alzato il colletto mi hanno fatto coddare gratuitamente. Poi sono passato a 368 chilometri orari nell’asse mediano col colletto alzato e l’autovelox è esploso, insomma, la mia vita è cambiata da così a così e ora sono felice».

Che servi da lezione quindi a tutti quelli che pensino che alzare il colletto della polo sia sintomo di grezzumine e scimprorio.
Beccatevi questa invidiosi.

Nella foto un’immagine di Tony con la testa rimpicciolita a colpi di fotoshop per rispetto, che se no non ci stava da quanto è gigante.
Pitticca sa conca.

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