Orniello (frassino minore) – Fraxinus ornus L.

Divisione: Spermatophyta h
Sottodivisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Famiglia: Oleaceaeorniello.jpgIl Fraxinus ornus è una pianta della famiglia delle Oleaceae  (conosciuto come Orniello o Orno) e chiamato volgarmente anche albero della manna. Si tratta di esemplari che possono superare i venti metri di altezza, hanno chioma rotonda, rami contorti, tronco diritto e fogliame molto fitto. Ricorda da vicino il Fraxinus excelsior o frassino, con due differenze sostanziali: le foglie sono composte da 5-9 foglioline soltanto, invece di 9-13, e la fioritura è più vistosa, sotto forma di densi racemi bianco-avorio; l’infiorescenza appare tra maggio e giugno. I frutti, sotto forma di samare pendono in eleganti ciuffi che verso l’autunno si colorano di bruno.orniello_scheda.jpgIl legno dell’orniello, bianco e assai duro, serve a fabbricare remi e alberi per barche, racchette da tennis, sci, bastoni per l’hockey, manici da utensileria e travi da carpentiere.
In Valtellina l’orniello è abbastanza diffuso e predilige i tratti asciutti e soleggiati sino a 1300 metri di altitudine. Cresce nei boschi misti e raramente in gruppi isolati. La sua presenza non è di facile individuazione perché spesso viene confuso con il più noto Fraxinus excelsior e anche per l’abitudine dei boscaioli di tagliare spesso l’orniello alla base per trarne legna da ardere.
È indubbio che il Fraxinus ornus è più elegante del frassino comune, tanto è vero che lo si utilizza anche come specie ornamentale, nei parchi pubblici o come alberatura cittadina. I fiori, ermafroditi, hanno un piccolo calice e la corolla candida, con quattro esili e lunghi petali; sono raggruppati in grappoli profumatissimi che attirano gli insetti ai quali è affidata l’impollinazione. Il polline di questa pianta è considerato allergenico.orniello1.jpgL’Orniello o Frassino minore, è una specie forestale che si adatta molto bene ai suoli aridi, calcarei e soleggiati. L’orniello è una specie interessante per la silvicoltura, in quanto può essere considerata una specie pioniera, resistendo a condizioni climatiche difficili, adatta quindi al rimboschimento di terreni aridi e siccitosi. Specie termofila e xerofila, forma raramente boschi puri e di solito si trova nei boschi misti di latifoglie (carpini, roverella, cerri, leccio). Le foglie secche e triturate  poste in infuso con acqua bollente, forniscono il tè di frassino, quelle fermentate con acqua e saccarosio, si usano per preparare bevande alcoliche. Il succo estratto dopo incisione della corteccia (manna)  viene usato come blando lassativo in pediatria. Il legno, biancastro, con alburno più scuro, si presta bene per la costruzione di molti utensili, ma non è abbastanza durevole se viene a contatto con l’acqua. E’ anche un buon combustibile e, dalla sua corteccia, trasuda una linfa, che, rapprendendosi, produce la “Manna”.foglieorniello.JPGAi piedi o nei pressi di tali piante è possibile trovare già in primavera le morchelle.morche1Ma c’è altro da dire, anche se con tutta probabilità questo non è l’albero simbionte preferito dai porcini, pur tuttavia dove c’è l’Orniello, meglio se associato a Leccio, Rovere e Farnia , non mancano quasi mai i funghi più ricercati del bosco. Porcini nelle varietà aestivalis, altre boletacee minori ma anche il ricercatissimo Ovulo buono o Amanita caesarea sono spesso presenti in un bosco con Ornielli.