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L’amministrazione comunale di Cavriglia polemizza con “Striscia la Notizia” dopo il servizio sul Parco

“Striscia la Notizia è arrivata fuori tempo massimo. Stiamo lavorando da tempo per la riqualificazione del parco”. L’amministrazione comunale di Cavriglia ha preso posizione dopo il servizio andato in onda ieri sera nel corso del popolare tg satirico di Canale 5. Nei giorni scorsi l’inviato Eduardo Stoppa ha fatto un “blitz” all’interno del polmone verde di Caiano, denunciando le condizioni in cui versano gli animali, orso in primis. Sindaco e assessori hanno ricordato che, negli ultimi mesi, la stampa nazionale ha fatto a gara per parlare della situazione del parco, ma alcuni lo hanno fatto in maniera ritenuta rapida e superficiale. “Stoppa, tra l’altro, si è rifiutato di ascoltare il nostro contributo”, hanno sottolineato Sanni&C. Il comune di Cavriglia si è detto perfettamente consapevole che il modello parco/zoo è finito (“non c’era certo bisogno che Striscia ce lo ricordasse”) e sta quindi lavorando per realizzare un’area naturale protetta che mantenga la sua vocazione e la sua attrattività verso gli amanti della natura e del paesaggio.“ In questa direzione – ha aggiunto la giunta di Cavriglia – abbiamo già raggiunto obiettivi molto importanti” . Il riferimento è al recupero e alla valorizzazione del vecchio camping Orlando, trasformato da ormai cinque anni, con il concorso di privati, in una struttura ricettiva modello in Toscana, che oggi accoglie circa 70mila ospiti all’anno e che da lavoro a 50 persone. C’è poi l’accordo operativo raggiunto dal 2014 con la collaborazione della Leal, per il progressivo spostamento degli animali verso riserve naturali in cui possano vivere in libertà. Piano in piena fase attuativa. Molte specie infatti sono già state trasferite, mentre i casi più complicati, come quello dei macachi giapponesi, verranno risolti in estate, con il trasferimento dei 17 esemplari in un santuario del Belgio. “ L’orso Bruno invece, visti i suoi 39 anni, in accordo con veterinari e specialisti, resterà al Parco – ha aggiunto l’amministrazione – , accompagnato quotidianamente dalle migliori cure ed attenzioni, come del resto sta avvenendo da sempre grazie ad un operatore e ad un veterinario che tutti i giorni lo assistono con grande professionalità. L’operazione, nel suo complesso, finirà alla fine del prossimo anno e permetterà al comune di risparmiare 50mila euro all’anno da destinare ad un settore critico come il sociale”. Sindaco e assessori, naturalmente, si sono detti consapevoli delle condizioni dell’ostello e del ristorante, di proprietà privata, abbandonati da tempo. Da questo punto di vista si sta lavorando in due direzioni: il rifacimento delle infrastrutture di servizio quali l’acquedotto e l’impianto di illuminazione e la progettazione di un piano di rifunzionalizzazione del parco, che tramite una gara di evidenza pubblica, attragga anche gli investimenti privati necessari alla sua nuova vocazione.

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