Villa Gandini – Formigine

Sono arrivata a Formigine, un giorno di novembre.
Avevo sentito parlare della presenza, all’interno del Parco, di due Ginkgo biloba che nel periodo autunnale assumevano colori meravigliosi, ed allora, incuriosita, sono andata e  all’interno del parco della Resistenza ho trovato molto di più dei soli alberi.

Formigine, è un paese in provincia di Modena con un bel borgo e il castello (avevamo già scritto sul blog un post sul suo Castello qui trovate il link). E’ presente anche un bellissimo parco al cui interno si trova Villa Gandini, una bella dimora in stile neoclassico, con colonne e capitelli.

Villa Gandini Formigine

La villa fu acquistata nel 1791 dalla famiglia Gandini, famiglia nobiliare modenese legata alla corte dei Duchi d’Este. Costruita al posto di un casino, la nuova residenza era articolata in un corpo principale e due blocchi laterali, circondata da un vasto parco.
L’edificio fu progettato dall’architetto Francesco Vandelli e ancora oggi all’interno delle sale  sono conservate decorazioni, bassorilievi e dipinti realizzati da artisti illustri del tempo.

Sul  lato della villa rivolta verso il paese, la struttura ha un aspetto monumentale con due colonne molto alte, mentre su quello rivolto verso il parco spiccano quattro colonne di ordine minore. Nel settore centrale al di sopra delle colonne è posto un orologio.

Villa Gandini, lato paese – Formigine
Villa Gandini, lato parco – Formigine

All’interno, la villa è caratterizzata da un gioco di volumi con l’alternanza di pieni e di vuoti; esempio molto bello è l’atrio di ingresso che ha una doppia altezza con un bellissimo ballatoio dalla balaustra ovale.

Villa Gandini Formigine

Anche il salone d’onore ripropone la struttura architettonica dell’atrio di ingresso a doppia altezza con ballatoio. Nel salone sono posti due bassorilievi attribuiti allo scultore Luigi Mainoni della  prima metà dell’800.

Villa Gandini, Salone d’onore – Formigine

La Sala da Pranzo (non visitabile normalmente), ha forma ovale; gli arredi sono in rovere, le pareti sono affrescate con motivi floreali. Il progetto e le decorazioni sono di Andrea Becchi (1827-1906).

Villa Gandini, Sala da pranzo – Formigine
Villa Gandini, Sala da pranzo – Formigine

Il restauro della villa è avvenuto tra il 1997 e il 2000 da parte dell’amministrazione comunale proprietaria dagli anni 70. Dal 2001 è sede della biblioteca comunale “Daria Bertolani Marchetti”

Biblioteca”Daria Bertolani Marchetti”

Dal 2001 la biblioteca pubblica di Formigine è stata trasferita all’interno di Villa Gandini. Il lavoro svolto dall’amministrazione comunale per l’adeguamento degli spazi esistenti in un luogo di lettura è ben riuscito; il lavoro di trasformazione da un contesto storico come può essere la villa,  in una biblioteca “moderna” è stato notevole in quanto gli ambienti predisposti risultano essere molto accoglienti e ospitali.

Biblioteca Daria Bertolani Marchetti – Formigine

La biblioteca è stata intitolata nel 1995 a Daria Bertolani Marchetti, insigne scienziata di fama internazionale nel campo della botanica e della palinologia che aveva svolto studi molto importanti sulla flora del Parco della Resistenza.

La biblioteca ha il ruolo di promuovere la lettura con un patrimonio a carattere generale, sia cartaceo che multimediale, adatto ad un pubblico delle varie fasce d’età, ci sono spazi dedicati ai bambini, airagazzi ed infine agli adulti.

All’interno della villa sono presenti numerose sale passanti attorno al doppio ingresso a crociera .

Biblioteca Daria Bertolani Marchetti – Formigine

Le sale dai colori pastello hanno spazi ottimizzati con scaffali aperti e con arredi su ruote che permettono l’uso degli spazi anche per altre funzioni (sale ricevimento o sale conferenze). Le numerose applique e i lampadari di cristallo forniscono una calda ospitalità agli ambienti. La scelta di colori chiari per gli scaffali, che riprende il colore delle pareti, rende gli ambienti luminosi e crea un’atmosfera raccolta e gradevole. Una scala imponente permette di raggiungere gli ambienti del primo piano.

Villa Gndini – Formigine

Nell’atrio completamente decorato ed affrescato è collocata la reception dotata di strumentazione informatica per la gestione del prestito.

Si può accedere alla Villa per usufruire dei servizi bibliotecari ma anche solo per visitare gli ambienti, in questo momento è necessario avere il green pass ed indossare la mascherina.

Biblioteca Daria Bertolani Marchetti – Formigine

Il parco di villa Gandini

Con molta probabilità il parco esisteva già nel 1854 ma l’attuale estensione del giardino storico si definì tra il 1871 e il 1876 ad opera del conte Luigi Alberto Gandini. (probabilmente in questo periodo vennero anche piantati i due esemplari di Ginkgo biloba, tutt’ora presenti nella parte posteriore della villa).

Parco Villa Gandini – Formigine

Non ci sono molte fonti storiche che testimoniano l’evoluzione del giardino di Villa Gandini, ma  per le sue caratteristiche, si pensa che abbia i requisiti del giardino paesistico o all’inglese.

Ma quali sono le caratteristiche del giardino all’inglese?

  1. il giardino e le piante che lo costituiscono devono assumere un aspetto naturale, i giardini devono imitare il più possibile ciò che succede in natura, dando spazio a boschetti dalle forme irregolari e lasciati crescere liberamente.
  2. Abolizione delle linee nette e delle forme geometriche degli spazi in quanto le linee curve danno al giardino una sembianza naturalistica.
  3. La presenza di laghetti e ruscelli dalla forma irregolare più simile alle forme dettate dalla naturale. L’acqua deve essere ferma o in leggero movimento in quanto agisce sulla sfera emotiva trasmettendo un senso di tranquillità e di calma. Nel giardino di Villa Gandini ci sono tre laghetti, alimentati mediante un sistema di canalizzazione dell’acqua dal torrente Cerca.
  4. La presenza di statue, colonne e obelischi nascosti tra la vegetazione.
Parco Villa Gandini – Formigine

Nel 1935 la villa passò agli Aggazzotti e molto probabilmente in questo periodo il giardino si trasformò in giardino all’italiana.

Quando diventò di proprietà del Comune, il parco fu ampliato e sistemato su indicazioni fornite dalla direttrice dell’Orto Botanico di Modena, la professoressa Daria Bertolani Marchetti che organizzò lo spazio piantando alberi prevalentemente autoctoni con l’aggiunta di un lago per la pesca sopraelevato e di forma rettangolare. Questo intervento trasformò il parco da storico a parco moderno.

Il parco della Resistenza – Formigine

Il parco della Resistenza

Questo parco è dedicato alla lotta della resistenza contro l’invasione nazifascista, come ricorda una lapide posta sul fronte principale dell’edificio.
Da una ricerca rivolta alla valorizzazione geobotanica del parco effettuata per onorare la memoria di Daria Bertolani Marchetti, è emerso che il parco è composto di 62 specie di esemplari arborei e flora. Di queste 1/3 sono piante esotiche provenienti dall’africa Asia e America e 2/3 sono autoctone.

Il parco della Resistenza – Formigine

Il parco è attrezzato con panchine colorate e tavoli e nella dependance della villa è stato predisposto un bar-caffetteria.
L’ingresso al parco è gratuito.

Il parco della Resistenza – Formigine

Arrivando dal paese è presente un ampio parcheggio. Se visitate il parco di sabato, nel parcheggio si svolge un bel mercato, dove sono presenti banchetti sia di abbigliamento che di alimentari.

Il mercato di Formigine

Per chi fosse interessato a saperne di più sulla storia di Daria Bertolani Marchetti e sulle vicende avvenute nel periodo 1944/1947, all’interno della biblioteca è presente un libro/diario scritto a cura di Mariagiulia Sandonà.
Una testimonianza degli eventi raccontata da una protagonista della resistenza. Infatti nel libro sono riportati i ricordi di vita quotidiana di Daria durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, un periodo storico particolare, quando al termine della guerra, terminata l’euforia della liberazione, si tenta di tornare alla vita normale ed alla democrazia in un clima però di contrasti politici e divisioni ideologiche. 

Consiglio di visitare il parco durante la stagione autunnale, il parco si trasforma in una tavolozza di colori con tutte le sfumature dal giallo al rosso. I due Ginkgo biloba sono uno spettacolo indescrivibile ma tutto il contesto vale una visita in questo luogo della pianura emiliana.

Villa Gandini – Formigine

Volevo ringraziare la responsabile della biblioteca che mi accompagnato nella mia visita alla biblioteca e mi ha consigliato le letture che sono state molto utili per la stesura di questo articolo.

Fonte: Dal libro “Villa Gandini – Neoclassico modenese” a cura di Nicoletta Brigati e Vincenzo Vandelli (Comune di Formigine)

4 pensieri riguardo “Villa Gandini – Formigine

  1. Ho dei carissimi amici a Formigine e spesso è capitato che facessimo una passeggiata al parco ma non credevo che la villa Gandini fosse così interessante e soprattutto non avevo mai notato quei meravigliosi ginkgo biloba che in autunno sembrano d’oro. La prossima volta affronterò la passeggiata con animo più consapevole, grazie!

    Piace a 1 persona

  2. Che meraviglia questa villa e, soprattutto, il suo bel parco. Che bello che ospiti una biblioteca! Dev’essere meraviglioso leggere o studiare in un ambiente del genere!

    Piace a 1 persona

Lascia un commento