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IL LAVORO MINORILE IN ASIA

GABRIELE PONZONI E GREGORIO GENNARI

Quando Mukesh Somaji Damore, 12 anni, ha lasciato il suo villaggio natale due anni fa per andare a lavorare nei campi di cotone, non ci volle molto perché cominciasse a rimpiangere casa. La sera, dopo 14 ore di fatica, come tutti gli altri bambini che lavoravano con lui nella piantagione Mukesh era finalmente libero di prepararsi la cena. Quando era arrivato alla piantagione, Mukesh non sapeva ancora quanto sarebbe stato pagato ma aveva subito bisogno di soldi per comprare il cibo. « Erano giorni in cui piangevo molto» ricorda Mukesh.

Testimonianze di ragazzi e adolescenti

Un business sulla pelle dei più piccoliOgni anno decine di migliaia di bambini come Mukesh provenienti dal poverissimo distretto di Dungarpur, nello stato del Rajasthan vengono portati nel vicino stato del Gujarat, che da solo possiede un quarto della superficie coltivata a cotone dell’intera India. Tra le comunità più povere, in particolare quelle delle minoranze tribali, i bambini che lavorano nei campi di cotone sono diventati un fenomeno comune. I bambini sono prelevati nottetempo con una jeep e trasportati al di là della frontiera con il Gujarat.

Liu Fuzong

A quattordici anni, un ragazzino cinese che lavorava dodici ore al giorno con due brevi pause per il pranzo in una fabbrica di prodotti elettronici, è stato trovato morto nel suo letto del dormitorio dell'azienda. Una fine che ha dell'incredibile, bollata come 'morte immediata' dalle autorità che non hanno però voluto offrire maggiori indicazioni e che, al momento, è stata risarcita con poco più di 12 mila euro. Secondo testimonianze raccolte da organizzazioni che si battono per i diritti dei lavoratori in Cina, la causa della morte, avvenuta il 21 maggio 2019, potrebbe essere attribuita al troppo lavoro. Nella fabbrica, infatti, secondo China Labor Watch, una organizzazione americana, gli straordinari erano all'ordine del giorno, anche di decine d'ore.

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Di tutti i bambini nel continenete

10%

I bambini lavoratori in Asia

78 mil

Dati forniti da organizzazioni governative e non

Ci sono ancora 78 milioni i bambini lavoratori nell’Asia, quasi il 10% di tutti i bambini della regione. Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, la metà dei bambini lavoratori di tutto il mondo si trovano nell’Asia. Le indagini nazionali della regione Asia fotografano una situazione in cui i bambini sono coinvolti in lavori pericolosi, spesso illegali, nel commercio sessuale, nei lavori forzati, o in altre forme di schiavitù che spesso non sono neppure note. Il numero reale dei bambini lavoratori in quest’area potrebbe anche essere ben più alta di quella stimata.

Lavoro minorile in varie nazioni asiatiche

La CWA

Child Workers in Asia (CWA) è un piccolo gruppo di supporto che si è sviluppato nel 1985. Questo piccolo gruppo di supporto ha iniziato a lavorare con alcune ONG, ma negli ultimi quindici anni è passato dal lavorare con 5 organizzazioni a più di 50 organizzazioni e gruppi diversi. . Questi gruppi e organizzazioni lavorano insieme per cercare di ridurre il più possibile il lavoro minorile in 14 paesi diversi.

ISCOS

è impegnata, assieme ad altre organizzazioni, nel progetto di sostengo all’Alleanza delle associazioni per i diritti dei minori in Sud Asia (South Asia Alliance of Grassroots NGOs for Child Rights) dal 2011. Il progetto è attivo in cinque Paesi del Sud Asia: Afghanistan, Bangladesh, India, Nepal e Sri Lanka ed ha come scopo quello di rafforzare la rete delle piccole organizzazioni ed associazioni che si occupano dei diritti dei bambini, per la tutela dei bambini di strada, la promozione dell’educazione, della salute, la lotta al traffico ed al lavoro minorile, tra gli altri.

https://www.youtube.co/watch?v=lJrn2QVmtko

VIDEO SUL LAVORO MINORILE IN ASIA

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