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Transcript

Il paradiso è il regno della perfezione perchè è il regno più vicino a Dio ed è la sede dei Beati. I Beati risiedono nella Candida Rosa, una sorta di anfiteatro da cui possono godere della visione di Dio. Tuttavia per poter parlare con Dante, Dio concede ai Beati di spostarsi nei cieli che corrispondono alle virtù praticate in vita.

Dante immagina il paradiso come una serie di nove cieli concentrici, racchiusi da un decimo cielo, cioè l'empireo. 1. cielo della Luna 2. cielo di Mercurio 3. cielo di Venere 4. cielo del Sole 5. cielo di Marte 6. cielo di Giove 7. cielo di Saturno 8. cielo delle stelle fisse 9. primo mobile, cielo che dà il movimento a tutti gli altri 10. empireo, sede immobile, perfetta ed eterna di Dio

Dante inizia il viaggio nel Paradiso a mezzogiorno, momento di massima luce, quindi di piena sintonia con Dio che infatti è rappresentato come una luce abbagliante. Il Paradiso è il regno della luce = fede che deve accompagnare ogni cristiano nella vita. Dante sarà accompagnato nei nove cieli ancora da Beatrice (allegoria della fede e della chiesa), mentre nel 10°(empireo, sede di Dio) da San Bernardo = allegoria della contemplazione.

L'atteggiamento di Dante è diverso nei tre regni: nell'inferno è spettatore e giudice, nel Purgatorio è un penitente, nel Paradiso è un fedele e un peccatore, cioè sente il proprio limite umano al cospetto dei Beati e di Dio. Dinanzi a Dio non trova parole per descrivere ciò che vede perchè le sue facoltà di fronte ad un mondo così perfetto sono insufficienti.

Nel cielo di Marte, tra i militanti per la fede cattolica, Dante incontra il suo trisavolo, Cacciaguida, che ha partecipato alla seconda crociata (1147) ed è morto a Gerusalemme. Cacciaguida rivela il significato delle profezie dell'esilio già ricevute da Dante nell'inferno e nel Purgatorio.