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Serban LucaSirchia TommasoSette LudocivaSoldano MiriamVenturiello Vitorio

La tomba dELL'ARCHITETTOKHAE DI SUA MOGLIE

COSA?

CHI?

DOVE?

QUANDO?

RITROVAMENTO

Al tempo di Schiaparelli, della tomba di Kha era nota solo la cappella funeraria in mattoni crudi decorata con scene dipinte. Fatto insolito, la parte sotterranea era separata dalla cappella, per cui era sfuggita ai ladri. Una scoperta del genere è un evento rarissimo in Egitto, dove le necropoli sono state sistematicamente saccheggiate per millenni.

Libro dei Morti

Pyramidion

LA SCOPERTA

ORO

&

NERO

ANTROPOIDI

interno

intermedio

esterno

i sarcofagi sono:

LA SCOPERTA

Nella tarda XVIII dinastia

NUOVO REGNO

Amenhotep II e Amenhotep III

Il titolo di Kha indica che dirigeva le costruzioni delle tombe dei sovrani del suo tempo.

LA LORO VITA

Era originariamente protetto da un grande lenzuolo di lino, è in legno di sicomoro ricoperto da una resina di colore scuro.

IL SARCOFAGO ESTERNO DI KHA

Presenta alcune differenze rispetto a quello del marito, come i numerosi tasselli lignei utilizzati per colmare le lacune delle tavole, l’assenza degli elementi che riproducono la slitta per il trasporto e lo strato di resina applicato in maniera non uniforme.

IL SARCOFAGO ESTERNO DI MERIT

ALDILA'

Nut, Thot, Anubi e i figli di Horus

superficie

Riproduce l’immagine della mummia rivitalizzata e, al momento della scoperta, vi erano appoggiate due grandi ghirlande di loto e il papiro contenente il Libro dei Morti.

IL SARCOFAGO INTERMEDIO DI KHA

Si differenzia da quello intermedio perché su di esso non vi è più traccia di resina nera, mentre la decorazione a foglia d’oro ricopre l’intera superficie. La foglia d’oro è stesa su un finissimo strato di gesso su cui sono modellati a rilievo le figure e le iscrizioni, che riprendono i testi già osservati sul sarcofago intermedio.

IL SARCOFAGO INTERNO DI KHA

Al momento della scoperta, il sarcofago interno di Merit è avvolto in un telo e racchiude, proteggendole, la mummia della donna e la preziosa maschera funeraria posta sul capo.

IL SARCOFAGO INTERNO DI MERIT

lino

tessuti

Nei corredi funerari dell’antico Egitto sono sempre numerosi i usati sia per conservare la mummia sia per fornire il defunto di abiti e complementi d’arredo nell’Aldilà. Il materiale utilizzato per la loro fabbricazione è il una fibra di origine vegetale, e le vesti sono di foggia diversa a seconda del lavoro svolto e della classe sociale di appartenenza.

IL CORREDO FUNERARIO

NOI

da

fotografati

PERCHE'?

corridoio

Questi sono alcuni elementi del corredo funerario, ritrovato nel anziché nella camera funeraria.

IL CORREDO FUNERARIO

GRAZIE A TUTTI!

Il pozzo di accesso a una tomba sotterranea, rimasto sigillato in passato da un crollo. Il pozzo conduce a un corridoio, al termine del quale gli scavatori, dopo aver rimosso una robusta porta in legno, accedono a una camera contenente il corredo funerario intatto di due personaggi di alto rango, il “direttore dei lavori” Kha e sua moglie Merit.

Sebbene si tratti del corredo funerario non regale più ampio e completo mai ritrovato, Schiaparelli ottiene il permesso di portarlo a Torino, lasciando al Cairo solo pochi oggetti: una lampada di bronzo, 19 vasi, alcuni pani e tre mattonelle.

I colori nero e oro evocano i poteri rigenerativi di Osiride, sovrano dell’Aldilà, e la luce del dio solare Ra, che si rinnova durante la notte per risorgere all’alba. Collegandosi a questa portentosa immagine, fondamentale nel pensiero funerario egizio antico, Kha e Merit compiono, attraverso la morte, la trasformazione necessaria per rinascere a nuova vita come spiriti divini.

La base è lavorata in modo da imitare la forma della slitta usata per trasportare il catafalco alla tomba durante il funerale.

La cassa è composta da cinque parti smontabili e da un coperchio di forma arcuata che gli conferisce l’aspetto di un santuario.

L’aspetto del sarcofago esterno e altri dettagli osservabili su quello interno inducono già Schiaparelli ad ipotizzare la morte inaspettata di Merit come spiegazione per il curioso carattere non “finito” o “adattato” di alcuni elementi del corredo funerario.

Il sarcofago è finora unico nel suo genere, perché fonde in sé i due diversi modelli decorativi osservabili, rispettivamente, sul sarcofago mediano e quello interno di Kha: la cassa è coperta infatti da resina nera con figure ed iscrizioni in foglia d’oro, mentre il coperchio è completamente dorato. Ciò permetteva forse di integrare in un solo sarcofago antropoide la funzione simbolica dei due normalmente previsti all’epoca.

Nella tomba di Kha furono rivenute 17 tuniche a maniche corte, tra cui alcune leggere e una di filato più pesante per l’inverno.