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Sofia Sironi 5g1

Un viaggio tra corpo e mente?

Index

Edward Hopper

man ray

Amedeo Modigliani

Pablo Picasso

Clicca per scoprire di più

+ Il cubismo

  • Periodo Blu
  • Periodo Rosa
  • Periodo Africano
  • Periodo Cubista

Pablo Picasso

Pablo Ruiz y Picasso nasce a Malaga il 25 ottobre 1881. Ricordato come uno dei più importanti e inflenti artisti del Novecento sin da subito divenne uno degli artisti più apprezzati del tempo; oggi i suoi quadri sono tra i più costosi al mondo. Figlio di don José Luis Ruiz Blasco, insegnante di disegno e composizione artistica nonché curatore museale, e di Maria Picasso y Lopez, il piccolo Pablo Ruiz sceglierà per sé il cognome materno per ostilità verso il padre. Lo stesso padre sarà suo maestro nel campo artistico. Durante la giovinezza è costretto a seguire la famiglia nei continui spostamenti di residenza causati dai trasferimenti del padre. Picasso mostra fin dall’infanzia una innata disposizione per l’arte: anche se manifesta versatilità e creatività la sua prima formazione è accademica e tradizionale. A 19 anni Picasso lascerà la Spagna per andare a vivere a Parigi, nei quartieri di Montmartre e Monparnasse, dove stingerà numerose amicizie come quella con Chagall e Modigliani con il quale aveva un rapporto di amore e competizione. Possimao dividere la sua produzione in 4 fasi:

  1. Già l' arte di Cézanne, nell’Ottocento,aveva riprendendo le figure da punti di osservazione differenti e creando combinazioni di molteplici vedute.e una geometrizzazione delle figure.
  2. La scultura africana: l'artista, fortemente conquistato dalle maschere africane viste al museo Musée d'Ethnographie du Trocadéro.

Pablo Picasso; 1906-1907; Olio su tela; 243,9 cm × 233,7 cm; New York, Museum of Modern Art (MoMa)

+ Analisi

+ Moma, New york

+ ArchivioMuseo

1906-1907

Les demoiselles d'Avignon

Cinque prostitute, iconiche figure definite da una linea dura e tagliente in forme geometrizzanti, si stagliano in posizione frontale nella stanza di un bordello di Barcellona situato su Carrer d’Avinyó (via Avignone). Con quest'opera rivoluzionaria prende il via il Cubismo. Alla base della rivoluzionaria ricerca picassiana stanno sostanzialmente due fonti di ispirazione:

l colore è forte, non modulato dal chiaroscuro e steso in campiture piatte. Il rosa carne delle ragazze entra in contrasto complementare con quello azzurro del fondo dipinto con frammenti e zone di colore uniforme

+ Ispirazioni

+ Bozzetti

Les demoiselles d'Avignon

+ Analisi

+Art institute of Chicago

+ ArchivioMuseo

Pablo Picasso; 1903; olio su tela; 121×92 cm Art Institute of Chicago, Chicago

1903--> Periodo blu

Il vecchio chitarrista cieco

Il quadro “Il vecchio chitarrista cieco” di Picasso, come facilmente intuibile dai colori, è un’opera appartenente al periodo blu dell’artista spagnolo, una lunga fase artistica che durò dal 1901 fino al 1904. La serie del periodo blu nasce dopo il suicidio, dovuto a una vicenda amorosa, dell’amico di Picasso, Carlos Casagemas.Un mendicante cieco, vestito di abiti logori e consunti, appoggiato ad un angolo di strada, suona quello che forse è l’unico oggetto rimastogli: una chitarra. Qui possiamo vedere l'attenzione dell'artista verso una frazione reietta della società: i mendicanti e più in particolare i ciechi.

+ curiosità

I toni di blu, che dominano nell'intera scena, rappresentano a pieno la tristezza del mendicante a contrasto con i colori caldi della chitarra come strumento sostentamento.

+ Ispirazione

Il vecchio chitarrista cieco

+produzione

Amedeo Modigliani

Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì nacque a Livorno il 12 luglio 1884 e morì a Parigi il 24 gennaio 1920. Pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e gli sguardi spesso assenti.Si formò in Italia sostanzialmente da autodidatta, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. A Parigi entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. In Francia conobbe anche la giovane pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa.Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma,a causa della sua cagionevole salute dovette abbandonarla ben presto nel 1914 si dedicò solamente alla pittura producendo una notevole quantità di dipinti dai quali, tuttavia, non ricavò alcuna ricchezza e che durante la sua breve esistenza non vennero per nulla giudicati troppo osceni e scandalosi, riducendolo praticamente alla miseria più totale.Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di altre sostanze nocive compromettendo la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise insieme con la sua compagna Jeanne, la quale, incinta di otto mesi del loro secondo figlio, si suicidò due giorni dopo la sua morte.

+ Analisi

+Proprietario

Amedeo Modigliani, 1917-1918, Olio su tela, 60×92 cm Collezione privata, Cina

1917-1918

Nudo sdraiato

Parigi, 3 Dicembre 1917. La prima mostra personale di Amedeo Modigliani, presso la Galleria della mercante d’arte Berthe Weill, viene interrotta della polizia, che ordina la rimozione di alcune delle trentadue opere esposte con l’accusa infamante di “oltraggio al pudore”, decretando l’immediata chiusura della mostra. Uno dei tanti nudi ritratti dall'artista, Nudo sdraiato, ha acceso una aperta discussione sulla modella di Modigliani: si presume che potrebbe trattarsi di Jeanne Hébuterne, giovane compagna dell’artista, oppure di Elvira La Quique, celebre prostituta, cantante e modella di Montparnasse, la cui bellezza conturbante ispirò pittori e poeti.

Dal punto di vista cormatico possiamo notare una ristretta gamma di colori: il rosso e l’azzurro del letto, l’ocra e il nero del corpo e dei capelli.

+ Ispirazioni

Nudo sdraiato

+ Analisi

Amedeo Modigliani, 1918, Olio su tela, 46×29 cmUbicazione Collezione privata, Parigi

1918

Ritratto di Jeanne Hébuterne

Il quadro “Il vecchio chitarrista cieco” di Picasso, come facilmente intuibile dai colori, è un’opera appartenente al periodo blu dell’artista spagnolo, una lunga fase artistica che durò dal 1901 fino al 1904. La serie del periodo blu nasce dopo il suicidio, dovuto a una vicenda amorosa, dell’amico di Picasso, Carlos Casagemas.Un mendicante cieco, vestito di abiti logori e consunti, appoggiato ad un angolo di strada, suona quello che forse è l’unico oggetto rimastogli: una chitarra. Qui possiamo vedere l'attenzione dell'artista verso una frazione reietta della società: i mendicanti e più in particolare i ciechi.

Modigliani, si dice, impiegava solo 2-3 sedute di posa: questo permetteva un impatto più immediato con le sensazioni date dal soggetto. Troviamo così un perfetto esempio della capacità di trarre l'essenza dei soggetti che venogno arricchiti di una bellezza e eleganza senza tempo.

+ Altri ritratti della donna

Ritratto di Jeanne Hébuterne (profilo)

Man Ray

Man Ray, nato Emmanuel Radnitzky a Filadelfia il 27 agosto 1890 da una famiglia di immigrati russi di origine ebraiche, fu un pittore, fotografo, regista e grafico statunitense esponente del Dadaismo.Fu tra i maggiori esponenti del Dadaismo americano e uno dei suoi fondatori. Quando cambiò il suo nome Man Ray mise insieme il suo soprannome di infanza, Manny, e un cognome inventato, Ray, crando così il significato "Uomo Raggio" . Man Ray rinunciò alle tecniche artistiche tradizionali e utilizzò materiali e procedimenti industriali in modo non convenzionale tramite la creazione di Rayografie.La tecnica del fotogramma consiste nell'esporre oggetti a contatto con del materiale sensibile, di solito della carta fotografica, e immergerli in un liquido di sviluppo in modo da trasferire la forma dell'oggetto sulla carta. In pratica si ottengono delle fotografie senza fare uso di una fotocamera. Si stia bene attenti a non confondere il termine rayografia con l'apparentemente affine radiografia: anche se effettivamente dall'aspetto alcune rayografie di Man Ray possono davvero sembrare delle radiografie, in realtà i raggi X non c'entrano nulla perché, come già detto, la carta sensibile viene impressa appoggiando direttamente gli oggetti sull'emulsione ed esponendoli con la luce di una normale lampadina.

+ Analisi

+copia Reina sofia

Man Ray, Indestructible Object or Object to Be Destroyed, Assemblage; 227 x 110 x 110 cm; Museo Reina Sofia

1923

Object to Be Destroyed

Object to Be Destroyed è un'opera dell'artista Man Ray , originariamente creata nel 1923. L'opera consiste in un metronomo con la fotografia di un occhio attaccata al suo braccio oscillante. Dopo che il pezzo fu distrutto nel 1957, i successivi rifacimenti in più copie che furono chiamete Indestructible Object. Oggi vi sono numerose copie esposte in varie parti del mondo in varie collezioni pubbliche tra cui Tate Modern di Londra, MOMA di New York e Reina Sofía , Madrid Considerato un pezzo " readymade ", nello stile stabilito da Marcel Duchamp , utilizza un oggetto fabbricato ordinario, con poche modifiche, come opera d'arte: esso rappresenta l'amore e il tempo in un intreccio simultaneo.

Questa istallazione diventò anche un ritratto della donna amata dall'artista in una visione unica del loro amore. Come sappiamo le donne furono uno dei punti fondamentali delle opere di Man Rey non considerate solo un oggetto di desiderio sensuale, ma parte stessa del processo creativo.

Object to Be Destroyed

+produzione

Edward Hopper

Edward Hopper nasce a Nyack il 22 luglio 1882 e morirà a Manhattan, 15 maggio 1967. Fu un pittore e illustratore statunitense famoso per i dipinti della solitudine nell'American way.Le immagini di Hopper parlano a tutti senza bisogno di intermediazioni. Le sue sono opere cariche di infinite suggestioni, che stimolano chiunque le osservi a riflettere e a cercare chiavi di lettura a volte anche molto personali. Ma Hopper non è affatto un pittore “rifugio”, con il quale consolarsi. Hopper è un artista che accende moltissimi stimoli e che “mette al lavoro” chi lo guarda in profondità. I suoi quadri rappresentano la quotidianità della vita americana, senza gli eccessi dei grattaceli ma solo con la vita delle singole persone.Dopo numerosi viaggi in Europa Hopper inizò ad avere un'introspezione. Nel 1923 Hopper conobbe e successivamente sposò Josephine Nivison che diventò la sua modella per ogni figura femminile dei suoi quadri. Solo nel 1924 Hopper ricevette il suo meritato successo e così potè smettere di fare l'illustratore per le grandi agenzie pubblicitarie americane.Nelle sue opere le figure femminili sono cariche di significato simbolico, assorte nei loro pensieri, con lo sguardo perduto nel vuoto o nella lettura, si offrono spesso seminude ai raggi del sole trasmettendo solitudine, attesa, inaccessibilità.

+ Analisi

+Archivio museo

Edward Hopper; 1943; olio su tela; 74×111,8 cm; Museo d'arte del Delaware , Wilmington

1943

Summertime

L’opera, attualmente conservata al Delawear Art Museum di Wilmington, rappresenta e documenta proprio la ripresa ed il riavvio della vita economica del post guerra degli States.Il dipinto rappresenta una donna con un vestito buono con il cappello è sulla soglia di una tipica casa di New York con la luce che la inonda completamente. Probabilmente viene ritratta una casa di Cape Code che per il loro posizionamento sono quasi sempre rivolte ad est dove sorge il sole di "una nuova epoca".

+ Bozzetti

+ Alta risoluzione

Summertime

Sofia Sironi 5g1

Thanks for the attention !

L' ispirazione

Tra le ispirazioni di Picasso possiamo notare delle somiglianze con l'opera Hope del 1889 di Gorge Frederic Watts. Essa rappresenta un musicista stanco e indifeso.

Amedeo Modigliani, Ritratto di Beatrice Hastings, 1915, Olio su tela, 43×35 cm Museo del Novecento, Milano

Gli occhi specchi dell'anima

  • Secondo la filosofia di Modigliani egli non si apprestava a dipingere chiaramente gli occhi delle sue modelle, almeno finché non fosse in grado di capirne l’animo.
  • Concependo gli occhi come un’apertura, una finestra che permette di scorgere l’intimo delle persone, quando Modigliani ritrae qualcuno, egli rispetta questo suo credo: non si può dipingere ciò che non si conosce.
  • Da qui la scelta del pittore di rappresentare occhi bui, vitrei e spesso privi di pupille, come quelli delle statue antiche.
  • Tuttavia, l'eccezione alla regola fu proprio la sua amata Jeanne Hébuterne, ultimo grande amore di Modigliani.
  • Dell’amata Jeanne, Modigliani riuscì a rappresentare gli occhi, specchio dell’anima della donna unica con il quele Modigliani si rese conto di aver davvero conosciuto e visto la sua splendida anima.

Curiosità

Se si guarda attentamente la tela possiamo notare che all'altezza del volto del chitarrista si intravede il volto di una donna. Probabilmente Picasso aveva riutilizzato una sua tela precedentemente dipinta.

La donna egizia

  • La donna a sinistra è intenta a scostare la tenda rossa.
  • Ritratta di profilo con il braccio sinistro alzato.
  • Essa ricorda molto la postura e la composizione delle fiugre umane nell'arte egizia.
  • La figura della donna è sensuale e massiccia.
  • I seni della donna invece richiamano una geometrizzazione della sua figura.

Le donne al centro

  • Le due donne assumono una posa statuaria, una con i capelli raccolti e l'altra con i capelli sciolti, mettendo in mostra le loro grazie.
  • Le braccia sono posizzionate dietro il capo e sembrano offrire il loro corpo all'osservatore.
  • Il loro sguardo è diretto verso l'osservatore.
  • La calssicità delle figure la possiamo vedere postura delle braccia ricorda il Prigione morente di Michelangelo
  • Inoltre le due ragazze giocano con il tessuto della tenda dello sfondo: essa accentua ancora di più il loro corpo e la loro sensualità.

La donna che riempie lo spazio

  • La modella si stende lungo tutto il dipinto, con braccia e gambe tagliate dal bordo del quadro.
  • Il corpo domina lo spazio, anzi lo riempie, tagliato sopra le ginocchia, al polso, al gomito, come se la tela non potesse contenerlo.
  • Il motivo del taglio è evidente: nella composizione non ci sono rette e le parti del corpo e del mobile di fondo che avrebbero richiesto rette, sono tagliate, per non disturbare la stilizzazione formale del quadro.
  • Il corpo della donna è il fulco centrale del dipinto dove l'osservatore è invitato a guardare da un invito della stessa modella.
  • Venere di Urbino, Tiziano
  • Venere dormiente, Giorgione
  • Maja, Goya --> con il quale condivide anche il significato universale e moderno della sensualità femminile

Le ispirazioni

I nudi di Modigliani, in particolare questo, ricordano molto alti nudi della storia dell'arte che a volte hanno creato scandalo come quello di Goya.

Sensualità

  • La posa della donna è languida e seducente.
  • Smbra come se la donna volesse offrirsi allo spettatore.
  • Il corpo è asciutto e curvilineo: il seno tondo e proporzionalmente commisurato al corpo dona un senso di equilibrio alla figura.
  • Le braccia sollevate permettono alla donna di inarcare la schiena e di protendere ancora di più il suo corpo all'osservaotre.
  • Il nudo è per Modigliani una forma particolare di ritratto, in cui il pittore ricrea sulla tela con la stessa libertà con cui ricrea il volto.

Unico sostentamentoe la dignità

  • L'uomo imbraccia la sua fedele chitarra unico mezzo possibile per un sostentamento.
  • La grossa chitarra occupa molto spazio del dipinto.
  • Le sue linee sinuose e curve si contrappongono con quelle spigolose del corpo dell'uomo.
  • I colori caldi della chitarra spiccano a contrasto con i colori freddi del blu che dominano tutto il dipinto.
  • Lo strumento musicale nel dipinto rappresenta la vita e la salvezza a cui il vecchio si aggrappa e si trasforma in un compagno di vita per l’uomo, l’unico modo per superare le avversità e per vedere la bellezza del mondo.
  • La chitarra è vista anche come un mezzo con cui il mendicante ritrova la sua dignità di uomo mentre la suona.

Questo movimento si può dividere in 3 fasi:

Il cubismo

l Cubismo trae origine dalle sperimentazioni di Pablo Picasso e Georges Braque. Con un occhio ai quadri di Cézanne, con la sua riduzione della realtà in forme giometriche, Piacsso, nell'elaborazione del dipinto "Les demoiselles d'Avignon", riusciamo ad avere una prima idea di questo nuovo movimento. I due artisti si muovono all'unisono alla ricerca di una visione che consenta la compenetrazione tra oggetto e spazio: con la resa simultanea dei diversi punti di vista i due artisti creano la quarta dimensione rappresentata dal tempo.

Le donne trasfigurata

  • Le due donne laterali a destra richiamano, con la deformità del loro volto, le maschere di tradizione africana amate da Pablo Picasso.
  • La donna sullo sfondo sta uscendo da una tenda bianca che permette di dare volume al quadro.
  • Il corpo è fortemente geometrizzato e la faccia richiema le maschere africane.
  • La figura accovacciata è posizionata in primo piano.
  • La composizione del suo corpo è stata realizzata in modo tale che lo spettatore possa osservarla da due punti di vista: sia da dietro che da davanti.

Le donne al centro

  • In primo piano, in basso, si scorge un tavolino su cui è posata una essenziale natura morta.
  • Composta da una serie di frutti tra cui spiccano l'uva (simbolo di immortalità), l'anguria, una mela (storicamente simbolo del peccato) e una pera.
  • Essa è una citazione alle nature morte di Cèzanne.
  • La natura morta era tra i soggetti preferiti dei cubisti perché permetteva di ridurre a forme geometriche semplici gli oggetti rappresentati.

Sensualità mortale

  • Secondo alcune interpretazioni rappresentano un’allegoria del corpo femminile, bello da vedere ma allo stesso tempo pericoloso.
  • Il quadro potrebbe anche ricollegarsi al legame tra amore e morte: le donne in piedi, più facilmente riconoscibili nei tratti, rappresentino l’amore e la sensualità, mentre le due donne con le maschere africane, misteriose e cupe, rappresentino la morte o la paura di essa.
  • Un altra vista è quella della sensualità del corpo femminile e del nudo, che se nell'anticità era più "pudico", in questa rappresentazione Picasso sottoline tutta la sensualità e la potenza erotica femminile.
  • Così Picasso si pone la sfida di rinnovare un tema radicato nella cultura figurativa della tradizione come il nudo femminile, facendone il punto di partenza per un nuovo linguaggio che superi definitivamente la concezione dell'arte come rappresentazione della realtà.

Il volto

  • Il volto è reclinato lateralmente in una posa sensuale di estasi.
  • I muscoli del viso sono rilassati.
  • Le gote sono fortemente arrossate in sccordo con le labbra rosse e seducenti della donna.
  • Il rosso presente nel trucco della donna viene richiameto anche dall'alcova su cui è coricata.
  • I ricci neri ricadono disordinatamente sul cuscino sul quale appoggia il capo.
  • Gli occhi sono neri e vuoti in accordo con la filosofia di Modigliani per cui gli occhi sono lo pecchio dell'anima e non si può ritrarre ciò che non si conosce.
  • Tuttavia possiamo dire che in un contesto così sensuale come quello di questo nudo la mancanza delle pupille negli occhi rende la scena maggiormete erotica.
  • La composizione del gruppo è influenzata dalle opere di Cézanne delle bagnanti;
  • Nel suo insieme, richiama anche “Diana e Atteone” un dipinto di Tiziano;
  • Un'altra possibile ispirazione per Picasso nella realizzazione di quest'opera fu "Il bagno turco" di Ingres

Le ispirazioni

Picasso prese ispirazione da moltissimi quadri e sculture dei suoi contemporanei e predecessori, tuttavia vi sono alcuni richiami innegabili.

Luce e contrasti

  • Grazie alla luce la testa, con contrasti di bianco, è resa eterea luminoso in pieno contrasto con lo sfondo.
  • La luce nella composizione è soffusa e arriva da sinistra verso destra.
  • I colori sono prevalentemente a campiture piate e troviamo alcune accentuate ombreggiature sulla destra che danno pathos e tridimensionalità alla scena.
  • L'assenza di dettagli mira a dare un tono più drammatico alla scena.
  • L'intera composizione è creata su curve: sembra che uomo e chitarra si fondessero in un abbraccio.

Lo spazio e la composizione

  • La scena nell’insieme si avvicina a quella di un palcoscenico.
  • L’unico arredo la composizione di frutti su un tavolino in basso al centro del dipinto.
  • Lo sfondo e le figure sono evidenziate dalle campiture disegnate geometricamente.
  • Non vi è profondità nello spazio, ma una integrazione bidimensionale tra le forme e lo sfondo dato dalle linee spigolose che compenetrano con i tendaggi sullo sfondo.
  • Ogni figura suggerisce diversi punti di vista e una scomposizione della figura umana.
  • I corpi delle protagoniste riempiono totalmente la superficie del dipinto.
  • I punti fuocali dell'attenzione dell'osservatore vanno sui i grandi sguardi delle donne che osservano verso lo spettatore.

Il processo creativo

Possiamo trovare numerosi bozzetti dell'artista nello studio di questo quadro. Inizialmente progettato per contenere sette figure, comprese due figure maschili (un marinaio e uno studente), la composizione è andata sempre di più in evoluzione. La versione definitiva fu quella con l'eliminazione delle figure maschili e la creazione di una composizione che ricordasse la tipica posa fotografica di cinque donne nude.

Il volto

  • Il volto della donna presenta una delle caratteristiche più iconiche delle pittura di Modigliani: i volti asciutti e allungati.
  • Il collo è molto lungo e flessuoso.
  • Le ciocche castane le incorniciano il viso donoando maggiore lunghezza all'intero volto.
  • Le labbra sono sottili e rosate e il naso e lungo e sottile.

La figura straziante

  • Rappresentato allo stremo delle forze, seduto a gambe incrociate, è un mendicante vecchio e cieco.
  • Il volto emaciato, il corpo quasi scheletrico e ricurvo vestito solo di straci logori, le mani sono segnate dagli anni e la carne aderisce perfettamente alle ossa.
  • La sua figura è la perfetta rappresentazione dell'indigenza e della vita di un escluso dalla società a causa di una mancanza fisica.
  • Il volto è scavato e il capo è reclinato in avanti.
  • Picasso vuole rappresentare la vita degli artisti, la condizione di difficoltà che vivono durante la loro vita e gli ostacoli che devono affrontare per vivere della loro arte.
  • Le linee spigolose e anche leggermente arcuate danno un senso di eleganza e spiritualità alla scena e alla figura stessa del mendicante.
  • Esso trasmette anche un senso unico di malinconia e tristezza per le condizioni pietose dell'uomo.

Lo spazio circostante

Il quadro nel Novembre del 2015 fu batutto all'asta a Christie's a New York dove l'investitore miliardario cinese e collezionista d'arte Liu Yiqian lo acquisto per 170,4 milioni di dollari.

Lo spazio circostante

  • L'ambiente circostante è appena accennato.
  • Alcuni piccoli dettagli, come il cuscino azzurro, che alla fine vanno in secondo piano a confronto con il corpo della donna.
  • I pochi elementi mettono ancora più in risalto i linealemti morbidi e stondati della donna.

Lo sfondo

  • Lo sfondo è realizzato con pennellate veloci.
  • le tonalità usate vanno da una scala di grigi che si mescolano a colori più caldi simili a quelli dell'incarnato della donna.
  • Possiamo notare una sorta di "aura" intorno al volto della donna amata da Modigliani come a voler esaltare ancora di più la sua comprensione dell'anima della donna.

Amedeo Modigliani; Ritratto Jeanne Hébuterne frontale; 1919; Olio su tela; 55× 38 cm; Collezione privata

Amedeo Modigliani; Ritratto Jeanne Hébuterne; 1919; Olio su tela; 55× 38 cm; Collezione privata

Amedeo Modigliani; Jeanne Hébuterne con cappello 1918; Olio su tela; 55×38 cm; Collezione privata, Pescara

Alcuni degli altri ritratti della donna

Il tempo

  • Man Ray decide i prendere un oggetto comune per un musicista: il metronomo.
  • In musica il metronomo permette di scandire il tempo e di aiutare la scansione ritmica dello spartito (BPM).
  • Esso rappresenta simbolicamente il trascorrere e il fluire incessante del tempo.
  • Il movimento del metronomo molte volte, se guardato persistentemente, da una sensazione ipnotica.

L'amore

  • L'opera fu concepita immediatamente dopo la rottura con la donna amata Lee Miller, una delle muse dell'artsta che lo scegnò profondamente.
  • Con questa opera l'artista vuole tramette come col passare del tempo l'amore svanisca.
  • L'occhio nella prima versione era una foto comune senza alcun significato, ma già nella seconda versione dell'opera l'occhio fu preso da una fotografia di Lee Miller.
  • Cambaindo prospettiva con cui si guarda l'opera possiamo vedere l'illusione ottica di un occhio che si apre e si chiude.

“Ritaglia l'occhio da una fotografia dell'occhio di qualcuno che hai amato ma che non vedi più. Incolla l'occhio sul pendolo di un metronomo e regola il peso finché non trovi il tempo desiderato. Continua così finché riesci a sopportarlo. Con un martello ben preparato, prova a distruggerlo con un solo colpo."

Libretto di istruzioni

Man Ray successivamnte alla distruzione della prima versione creò un manuale di istuzioni in cui spiegava come fare e cosa fare con la copia personale dell'opera.

Bozzetti

Possiamo vedere alcuni scatti dei libri mastri di Hopper

La donna

  • La donna è sull'ultimo scalino della soglia della casa.
  • La soglia segna l'inizio e la fine: la fine di una vita domestica in favore all'emancipazione.
  • È vestita con l'abito bello, per andare in città, un cappello a tese larghe, molto alla moda.
  • Il suo sguardo è rivolto verso l'orizzonte infinito e ignoto. Quasi assente, meditabondo, vuoto, negli occhi della donna possiamo anche intravedere una fierezza e la volontà di andare a conquistare la realtà esterna.
  • Il suo corpo giovane si intravede dal leggiore vestito bianco che aderisce perfettamente alle sue forme.
  • Il suo linguaggio del corpo ci suggerise che è in procinto di partire, tuttavia, non compie l'ultimo passo.
  • È poggiata alla colonna come se una parte di lei fosse ancorata al focolare domestico.

L'emancipazione

  • Se in un primo momento si possa pensare che la donna in realtà sia in attesa di qualcuno, questa teoria viene smontata dalla eccessiva eleganza della donna che non si sarebbe vestita così per l'attesa di una persona lontanta.
  • Essi sono anche troppo eleganti per essere portati per rimanere in casa.
  • Allora possiamo dedure e vedere chiaramente che la donna rappresentatà la volontà di ogni donna di quegli anni: vorrebbe emanciparsi e lasciare la casa, ma la tradizione da cui vuole sfuggire è ancora troppo radicata e forte tanto da bloccarla.
  • Il suo sguardo è rivolto verso l'orizzionte di una vita nuova, ma rimane sull'uscio a desiderare e non ottenere.
  • Così in questo assordante silenzio possiamo percepire due grandi forze che si contrappongono e si annullano
  • Qui possiamo interpretare una visone sociale della donna necessaria per il fuocolare domestico che, nonostante le conquiste ottenute, ha l'impossibilità vera di lasciare casa

La casa

  • Viene ritratta una comune casa di Cape Code inondata di luce.
  • La casa gioca, come tutto il quadro, sui toni del bianco e del grigio chiaro illuminati dalla luce del sole.
  • Possiamo notare la porta della casa e una delle due finestre aperte.
  • Questi due elemnti suggeriscono una riluttanza della donna a lascare la casa per andare nel mondo esterno che, nonostante avesse fatto progressi, non accetta ancora la figura femminile emancipata.