Doveva ancora essere scoperta l’America quando, in Valbrevenna, nell’A.D. 1420, veniva costruito il Mulino di Tonno.

Questo è quanto si rileva da una scritta, incisa in una delle pietre che ancora oggi lo costituiscono.

Si parla perciò di una gita ricca di significati storici e naturalistici, che non mancherà di stupire e affascinare voi e i vostri bambini, se solo dotati di un po’ di immaginazione.

Anche l’aspetto paesaggistico e naturalistico assume, in questa valle, caratteristiche di bellezza senza pari.

Il Rio di Tonno, infatti, approfittando nell’enorme blocco calcareo su cui, in pratica, è posta la valle, scava cascate e laghetti, generando il fenomeno che noi abbiamo chiamato, dei Fiumi di Pietra, che abbiamo trovato anche sulle alture di Pieve Ligure.

Da dove si parte

La nostra passeggiata parte dal cuore dell’alta Valbrevenna, e più precisamente nell’abitato di Tonno.
Troverete facilmente su Google come arrivare, comunque l’itinerario consigliato è quello che parte dal casello di Busalla dell’autostrada A7, raggiunge Casella, Avosso e da lì si inoltra nella valle, che si fa via via più stretta e impervia, tanto che la strada presenta numerosissime curve ed è perciò assolutamente inadatta a chi soffre il mal d’auto.

Giunti a Tonno, la strada termina, potete posteggiare e non avrete difficoltà a trovare il punto d’attacco del sentiero, che comunque trovate qui in foto (prendere a destra).

 

La sorgente della salute

La Fontana della Salute (Moia)

Il  sentiero che percorrerete, contrassegnato da un segnavia giallo (un cerchio intersecato da una barra) è completamente esposto a valle, con alcuni tratti potenzialmente insidiosi.

 

B&B del Cuore

All’interno del caratteristico borgo di Tonno troviamo, unico nella zona, un caratteristico Bed and Breakfast, ricavato da un delizioso rustico splendidamente ristrutturato.

Può essere utilizzato come base per pernottare e ripartire, l’indomani, per le più impegnative escursioni verso il Monte Antola e il Monte Buio, rispettivamente a 1 ora e 30 e 2 e 40 di cammino in salita, quindi non #amisuradibambino.

B&B Del Cuore
Tel. 345 669 2362

Guarda il video!

Volentieri ospitiamo, sul nostro sito, questo video, realizzato da Naturaliguria.it, che spiega nel dettaglio il percorso che vi proponiamo.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

ATTENZIONE: ATTENZIONE: in questa gita sono presenti corsi d’acqua non sorvegliati. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi all’acqua in maniera tale da mettersi in pericolo

Dovete prestare la massima attenzione lungo tutto il percorso, tenendo sempre sotto mano i vostri bambini.
La prima cosa interessante che incontrerete è certamente la Sorgente della Salute.

Si tratta della classica sorgente, che intercetta una falda abbastanza importante, tanto che qualche metro prima troverete una vasca in cemento che ne raccoglie l’acqua.

A cosa serve? Questa potrebbe essere la prima domanda da fare ai nostri bambini (vi forniamo anche la risposta: è stata costruita per scopi naturalistici e ambientali, serve per permettere agli anfibi quali rane, rospi, salamandre, ecc, di riprodursi in tutta tranquillità)

I Fiumi di Pietra.

Particolare del Fiume di Pietra

Come detto, anche in Valbrevenna potrete osservare il fenomeno dei Fiumi di Pietra.

Dovete sapere che, da un punto di vista geologico, la Valbrevenna è “seduta” su un grande blocco di roccia calcarea : il terreno è pertanto scosceso ma soprattutto, essendo il calcare notoriamente impermeabile, i torrenti e i corsi d’acqua che solcano la valle, scorrono su un letto roccioso, senza il normale apporto di sabbia e pietre fini che formano il fondo dei normali corsi d’acqua.

Questo dà origine al fenomeno dei “Fiumi di Pietra“, di cui due esempi potremo osservare lungo il percorso.

Il percorso vi porterà in breve in un antico castagneto che vi farà scendere verso il Rio di Tonno in pochi minuti.

Poco prima dell’arrivo a valle troverete un bivio che indica Casareggio: consente, al ritorno, di compiere un breve anello per poi tornare a Tonno attraverso la carrozzabile, ma ve lo sconsigliamo perché non presenta altri punti di interesse e presenta altri tratti esposti. Meglio tornare da dove siete venuti. Il Mulino di Tonno

Giungerete infine nei pressi di 3 costruzioni, diroccate, che un tempo costituivano un sistema di mulini. 

Particolare dell’ingresso

E’ assolutamente vietato e sconsigliato introdursi all’interno, anche perché le parti più interessanti si trovano all’esterno.

Per la curiosità dei bambini, è interessante notare la presenza di due macine, ricoperte di muschio (chissà da dove hanno preso il nome, i famosi biscotti del Mulino Bianco), e che il mulino in questione è stato costruito quando ancora l’America doveva essere scoperta, nel lontano 1420.
La magia del luogo è davvero unica! Nel silenzio del bosco, non avrete altro che da ascoltare lo scroscio dell’acqua del Rio che, nel corso dei secoli, ha scavato laghetti e cascatelle fino a definire un panorama assolutamente unico.
Per il ritorno, consigliamo di fare lo stesso percorso.

Il Borgo di Tonno

L’altalena antistante la chiesa

Giunti nuovamente al parcheggio dell’auto, il nostro consiglio è di non perdervi una visita al borgo di Tonno, ottimamente conservato e in molti casi ristrutturato, dove troverete un cartello informativo con alcuni cenni storici sulla vita del borgo e un’altalena, posta sul sagrato erboso della chiesa del paese.

 

Nello zaino non dimenticare:

  • borraccia (per rifornirsi alla Sorgente della Salute)
  • scarpe antiscivolo
  • k-way
  • bastoncini da trekking

Consigli utili

Scegliere solo periodi asciutti. Sconsigliamo di andare dopo uno o più giorni di pioggia
Consigliamo l’uso di bastoncini da trekking, scarpe antiscivolo e pantaloni lunghi.

Senarega e il Castello

Qualche chilometro prima di arrivare a Tonno, avrete certamente notato, alla vostra destra, il bivio che conduce a Senarega.

Senarega è un po’ la capitale della Valbrevenna, sicuramente il paesino più caratteristico. Occorrerà lasciare l’auto alla base del paese, in un piccolo posteggio (o a lato strada) in prossimità dell’antico ponte in pietra che un oltrepassa il torrente che, in quel punto, forma una specie di cascata.

La (breve) ascesa al paese sarà una piacevole scoperta: gli abitanti (pochi) hanno cercato il più possibile di abbellire le loro abitazioni senza in alcun modo stravolgere l’aspetto di borgo rurale che il paese doveva avere anche solo cent’anni fa.

A dominare il borgo è il famoso “Castello di Senarega“,  – denominato anche Senarega-Fieschi dal nome delle due principali famiglie nobiliari che si susseguirono sulla proprietà dell’edificio – che è stata un’antica dimora nobiliare ed è ubicato nella pendice più alta del borgo.

Il Castello di Senarega

Spesso è visitabile in quanto può ospitare mostre e installazioni artistiche.

In sostanza, è una deviazione fortemente consigliata!

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Questo articolo è stato creato e/o rivisto nel corso dell’anno riportato sul bollino.

Feedback di Ila Ferraro (05/2020):

Oggi abbiamo fatto questo percorso molto bello, semplice ma da fare con molta attenzione, i bimbi vanno tenuti sempre vicino e mai perderli di vista!
In questo breve percorso abbiamo visto le rane e le loro uova ancora da schiudersi, delle bellissime cascate e fiori in quantità, il tipo di paesaggio varia spesso da zone aperte a fitta boscaglia fino ad arrivare ai mulini risalenti al 1400 circa!
La strada carrabile per arrivare a Tonno è un po‘ difficoltosa, stretta e con strapiombi senza protezioni quindi se si hanno difficoltà alla guida è sconsigliato, un po’ di volte abbiamo fatto manovre perché due macchine non ci passano… Tonno rimane proprio alla fine della strada, il percorso è ben segnalato, si scende a destra e si prosegue, si supera la fonte della salute e al primo bivio si va a destra in discesa e dove si incontra la seconda panchina si va sempre a destra.
Arrivati ai mulini ci sono dei laghetti dove eventualmente si può fare anche il bagno
Ovviamente nostra figlia l’ha fatto❤️ P.S. per queste escursioni, anche se piccole sono consigliati sempre pantaloni lunghi e scarponcini.

Feedback di Ambra Demo (06/2020)

Grazie per le vostre informazioni….oggi fatto una meravigliosa gita ai Mulini della Valbrevenna