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Perfezionismo: dietro c’è molto di più

Come vive un perfezionista e cosa può fare per migliorare

Perfezionismo: dietro c’è molto di più

Il perfezionismo è controproducente in molti ambiti

Il perfezionista può avere una vita di inferno per svariate ragioni. Apparentemente conduce una vita impeccabile, ma ricordiamoci che la perfezione non esiste!

Cosa pensa un perfezionista

I perfezionisti sono spesso insoddisfatti, aspirando a qualcosa che non esiste. Questo li porta a perdere molto tempo per niente, o per lo meno per raggiungere un risultato che comunque non sarà perfetto, ma che ha risucchiato parecchie energie.
Dietro questo impegno eccessivo si nasconde insicurezza, paura di fallire e di non essere all’altezza. In generale la paura di essere criticati è una costante dei perfezionisti che immaginano che tutti siano esigenti come loro. 

La vita perfetta è un lavoro faticoso 

La ricerca della perfezione è qualcosa di illusorio. Non si raggiunge mai l'obiettivo di perfezione. Questo fa sì che non si abbia mai la soddisfazione del risultato, di raggiungere una stabilità amorosa, lavorativa, ma si rincorre sempre altro, con una forte dose di stress e ansia. 

Il perfezionismo è nemico delle relazioni

Perfezione e relazioni umane non vanno mai troppo d’accordo. Se essere perfetti da soli è complesso, esserlo in due è davvero chiedere troppo a sé e al partner. Il partner perfezionista è permaloso, intollerante verso qualsiasi tipo di errore, Questo aggiunge stress e tensioni al rapporto ci coppia. Il perfezionista ha standard troppo elevati e irrealistici, abbassa l’autostima del partner e punisce ogni sbaglio con troppa severità. Spesso sono quelli che pongono fine alla relazione perché si sentono soli e insicuri in quella coppia che hanno molto da soli. 

Superare il perfezionismo è possibile.Ci sono alcuni obiettivi (raggiungibili questa volta) da porsi per superare il perfezionismo, alcune cose che si possono fare in pratica:

  • Abbassare le aspettative e ridimensionarle sulla realtà, non sulla fantasia. Pretendere di meno. 
  • Concentrarsi su ciò che di positivo c’è, apprezzare i passi avanti, invece di vedere quello che non migliora. Vedere il bello. 
  • Migliorare la comunicazione. Parlarsi sia con i gesti che con le parole è alla base di ogni relazione sana. il perfezionista a maggior ragione deve lavorare su empatia e comprensione. 

In sostanza l’obiettivo non è la perfezione, ma smettere di inseguirla. 

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