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Ecco da dove nascono le allucinazioni

Tutta questione di psiche? Forse...

Ecco da dove nascono le allucinazioni

Il nostro cervello è, per gli scienziati, in gran parte ancora un mondo inesplorato, tutto da capire.

Il fenomeno delle allucinazioni (il termine deriva dal latino e significa “ingannarsi”, “vaneggiare”) crea nel nostro cervello delle percezioni sensoriali alterate della realtà. Queste possono essere di tipo somatico, gustativo, tattile, olfattivo, uditivo o visivo. Le più comuni sono sicuramente le ultime due, che trasmettono la sensazione di sentire o vedere cose che in realtà non esistono.

Queste percezioni errate si riscontrano quando si è svegli e, benché sembrino assolutamente veritiere, in realtà sono create dalla nostra mente.

Le allucinazioni sono una cosa diversa dalle manie ossessive, dai sogni o dai disturbi visivi. Le prime sono collegate a comportamenti irragionevoli dovuti da processi mentali alterati, i secondi si verificano ovviamente mentre si dorme, mentre i disturbi visivi (come i lampi di luce e lo cosiddette “mosche volanti”) sono dovute a particolari patologie oculari.

Ma, quindi, come si manifestano le allucinazioni?

Un gruppo di studiosi delle Università di Cardiff e Cambridge ha cercato di indagare i meccanismi scatenanti che provocano questi episodi. Dai dati raccolti si è riusciti a scoprire come il cervello, quando si trova a sperimentare una situazione di difficile comprensione tenda a mescolare conoscenze e informazioni già immagazzinate in passato insieme a quelle nuove che non riesce a cogliere.

Secondo le parole di uno degli studiosi coinvolti in questo lavoro «è come se il nostro cervello costruisse un mondo tutto suo. In questo modo, quando abbiamo le allucinazioni, vediamo questo mondo, creato dal nostro cervello, che non rispecchia la realtà».

In pratica, davanti a una realtà troppo difficile da capire, il nostro cervello cerca di togliersi dall’impaccio immaginandone una diversa da quella oggettiva.

Arrivati a questa scoperta, i ricercatori si sono chiesti se chiunque possa avere allucinazioni in qualsiasi momento della propria esistenza, formulando un esperimento su due gruppi di persone: il primo formato da individui che già avevano avuto questi episodi in passato, il secondo da uomini e donne a cui non era mai capitato. Si è quindi giunti alla conclusione che chi aveva già avuto allucinazioni era in grado di intendere situazioni complesse o ambigue più facilmente degli altri.

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