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Le Muse e le Sirene condividevano alcuni aspetti: una conoscenza superiore a quella dei comuni mortali e una abilità impareggiabile nel canto. Tuttavia, il canto delle Muse era funzionale al mantenimento dell'identità culturale delle città e delle comunità antiche, quello delle Sirene era pericoloso e mortale. Abstract: The Muses and the Sirens had certain aspects in common: knowledge superior to that of ordinary mortals, and incomparable singing ability. However, the song of the Muses played an important role in maintaining the cultural identity of ancient cities and communities, while that of the Sirens was dangerous and deadly.
Il mito di Ulisse e delle Sirene nella storia dell'immaginario e della cultura, da Omero ad Adorno, fino a Delvaux e a Maria Corti...
La sirena dantesca e il suo canto
La sirena dantesca e il suo canto2019 •
Mémoire di Maîtrise il cui scopo è analizzare la figura della dolce serena di Purgatorio XIX mettendola in relazione non soltanto con il canto in cui compare, ma anche con la componente musicale della Commedia e la società medievale stessa.
Sono tornato su questo argomento dopo la lettura del testo di Gabrio Vitali, Odissei senza nòstos. Mappe per interrogare l'opera letteraria, Prefazione di Mario Ceruti, Moretti & Vitali, Bergamo 2019. Gli stimoli maggiori sono venuti dal capitolo II intitolato Odissei senza nòstos. La nostalgia della poesia, pp. 41 ss.
Il canto delle Sirene ha affascinato gli antichi navigatori come i moderni lettori del mito antico. Si propone un percorso di ricerca per le scuole superiori
The article analyses several details of the libretto and of the score of Dallapiccola’s 'Ulisse', in connection with a number of manuscript sources (notes, schemes, sketches, drafts) and of letters attesting different steps of the compositional process. The aim is to demonstrate that, even though the Sirens are only briefly alluded to by Circe at the very end of the III Scene of the I Act, their wordless seductive song is represented by the enchanting canon cancrizans played by the two flutes at the end of the instrumental interlude between III and IV scene of the I Act. The hypothesis that Dallapiccola might have had the idea to employ the contrapuntal technique in this passage under the influence of the alleged musical structure of the Chapter 12 of Joyce’s Ulysses - a text that he knew very well - is also proposed. The documents taken into consideration belong to the ‘Fondo Dallapiccola’, now preserved in the Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ at the Gabinetto ‘G. P. Vieusseux’ in Firenze.
Antonietta Benagiano, La Sirena (Prefazione di Roberto Pasanisi; traduzione in Inglese di Maria Stella Maniglia) € 15 2018 ISBN 978-88-85605-06-0
Antonietta Benagiano, La Sirena, Napoli, Edizioni dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, 2018 (Prefazione di Roberto Pasanisi; traduzione in Inglese di Maria Stella Maniglia)2018 •
La Sirena: un ‘poema di formazione’ al di qua del ‘principio del piacere’ Nella forma illustre e innovativa insieme del poemetto (Eliot docet), Antonietta Benagiano costruisce con La sirena una tessitura semantica non meno che fonica quale eliotiano ‘correlativo oggettivo’ della guerra, in prima istanza, ma – nel contempo e non secondariamente –, del mondo moderno e dei suoi smisurati orrori, ‘dicendo l’indicibile’. È una Waste Land , quella della protagonista Ninì, in cui l’umanità si riscopre, per l’ennesima volta, sans toi ni loi : le bombe diventano la dissonante musica e la stravolta misura di un mondo in disfacimento che ama distruggere e distruggersi in un cupio dissolvi senza fine, inverando a tutto tondo, prima ancora che Thanatos – la Todestrieb di Jenseits des Lustprinzips –, quello che potremmo chiamare fornarianamente il coinema della ‘necrofilia’ quale ce la racconta, con parole ed esempî indimenticabili, il grande Fromm di The Heart of Man. Its Genius for Good and Evil . Essenziale, proprio in quanto metaforica, è la trama, che con drammatica intensità scenografica e sentimentale si intreccia con lo sfondo storico, che va dall'attacco inglese dell'11 novembre del 1940 e dalle operazioni della Regia Marina nel golfo di Taranto all'attacco di Pearl Harbor fino ai tragici eventi del '43 in Italia: la tenera fanciulla protagonista, dolcemente ibrida fra puer senex e puer aeternus , si staglia su quella soglia ambigua della storia che scorre fra l’interiorità partecipe della bambina ed il teatro della guerra che risuona tutt’intorno dei suoi fragori assordanti. Con uno stupor mundi che è poi stupore lirico ancóra fuori della storia, l'abbandono di Taranto ne scaraventa la coscienza nel tempo della comprensione e della consapevolezza di una finis historiae dopo la quale il mondo non sarà mai più come prima. La sua educazione precoce diventa così anche un Bildungsroman verso l’adultità e la fine di un sogno di purezza luminoso ed infantile: è la ricchezza dei piani lungo i quali si snoda la vicenda, tutti complementari, da quello psicologico del singolo a quello sociologico della collettività; da quello storico della politica a quello intimo della fede – ma che solo in quello finale, poetico, trova una sua raison d’être e la sua possibile ‘conclusione provvisoria’ ed una seppur relativa palingenesi. L’autrice, narratologicamente, materia il suo discorso con una musicalità schoenberghiana aspramente dissonante e con un accurato giuoco dei piani linguistici e situazionali, alternando sapientemente il fonosimbolismo o proprio l’onomatopea della guerra con la soave rimembranza della filastrocca infantile; il dato di cronaca della chanson leggera e del ‘cinema dei telefoni bianchi’ fino alla riflessione filosofica con la risentita meditazione sull’orrore della storia – tragicamente inverando la celebre frase dell’Ulisse: «la storia è un incubo dal quale sto cercando di svegliarmi» , poeticamente risolta, ancóra joycianamente, in «un grido in mezzo alla strada» che passa da un soave endecasillabo classico ad un’audace crasi di teatrale evidenza: Mio figlio lì! l’altra notte nell’onda l’ho sognato Mammaaaaaiutooooo…!!! Un altro specimen dello stile del poema ci dimostra la Mischung stilistica e ritmica del testo, con la sua cifra nominalistica di sapore medievale, il suono delle nenie e cantilene infantili: e Luisella e Dino e Lello e Ninì e… Giro girotondo casca il mondo casca la terra tutti giù per terra… Zittite, bimbi! Zittite! Tre alici a Ninì apre Mario la piccola mano molecole di mare… Buone! Il sole domani tutti a giocaareee… Giro girotondo è bello il mondo… sonnecchia il fratello studente Roma sogna caput mundi l’adunata col moschetto e La Gazzetta il dì seguente La difesa di Taranto abbatte sei aerei nemici Cesare traduce a voce alta Leopardi ripete Passata è la tempesta odo augelli far festa… e la madre Finirà questa tempesta? Come Luisa Ferida sei bella! e Rabagliati dalla porta socchiusa… ... E tutte le cose son come le rose, che vivono un giorno, un’ora e non più! Ma l’amore no l’amore mio non può disperdersi nel vento con le rose tant’è forte che non cederà, non sfiorirà… Rilevanti i riferimenti a due stelle dell’epoca: Alberto Rabagliati , famoso divo della radio e poi star del cinema – seppure non di prima grandezza –; e Luisa Ferida , attrice di vaglia e di bellezza e compagna sul set e nella vita di quell’Osvaldo Valenti insieme al quale fu ingiustamente accusata di collaborazionismo col regime fascista e sommariamente condannata e assassinata nella Terreur partigiana susseguente alla Liberazione di Milano. Eh sì, la storia è un incubo, sembra concludere Ninì, dal quale è impossibile risvegliarsi; un incubo che stiamo ancora sognando come nella più cupa e infrenabile delle nostre notti… Roberto Pasanisi Ci riferiamo all’accezione eliotiana del sintagma quale l’autore esprime per la prima volta in Thomas Stearns Eliot, The Sacred Wood: Essays on Poetry and Criticism, London, Methuen, 1920. T. S. Eliot, The Waste Land, New York, Horace Liveright, 1922. Il riferimento è alla pellicola del 1985 di Agnès Varda così intitolata. Sigmund Freud, Al di là del principio di piacere [1920], in Opere di Sigmund Freud, vol. 9 (L'Io e l'Es e altri scritti 1917-1923), Torino, Bollati Boringhieri, 1986. Cfr. Franco Fornari, Coinema e icona, Nuova proposta per una psicoanalisi dell’arte, Milano, Il Saggiatore, 1979. Erich Fromm, The Heart of Man. Its Genius for Good and Evil, New York, Harper & Row, 1964 (ed. it. Psicoanalisi dell'amore. Necrofilia e biofilia nell'uomo, Roma, Newton Compton Italiana, 1971). Cfr. James Hillmann, Puer Aeternus, Milano, Adelphi, 1999. Il testo adelphiano unisce in effetti due conferenze dell’autore, Il tradimento (Londra, Guild of Pastoral Psychology, 1964) e Senex e Puer (Londra, Seminari di Eranos, 1967). Ci riferiamo, in particolare (ma non soltanto), al celebre e discusso libro di Francis Fukuyama del 1992: The End of History and the Last Man, New York, Free Press, 2006. Nel senso montaliano del sintagma, indimenticabile titolo dell’ultima Sezione de La bufera e altro, Venezia, Neri Pozza Editore, 1956. Così nella Parte I: Telemachia (Episodio 2. Nestore) dell’Ulisse: James Joyce, Ulysses, Paris, Shakespeare & Company, 1922 (ed. it. a cura di Enrico Terrinoni, traduzione di Enrico Terrinoni con Carlo Bigazzi, Roma, Newton Compton Editori, 2012). Ibidem. Contrassegnò un’epoca, essendone anche un fenomeno di costume nella nascente società di massa; spudoratamente usato dal Fascismo e tuttavia acremente odiato da Mussolini: «Mi hanno detto che questo Rabagliati è stato in America! Ci torni! In Italia possiamo benissimo fare a meno di Rabagliati e di Toscanini!» (Quinto Navarra, Memorie del commesso di Mussolini, Milano, Longanesi, 1983, p. 232). Pur nella mediocritas nient’affatto aurea del ‘cinema dei telefoni bianchi’, seppe distinguersi con la misura della sua recitazione intensa e lo splendore della sua furente bellezza: Tutta la vita in una notte, regia di Corrado D'Errico (1938); Un'avventura di Salvator Rosa, regia di Alessandro Blasetti (1939); La corona di ferro, regia di Alessandro Blasetti (1941); La cena delle beffe, regia di Alessandro Blasetti (1942); Tristi amori, regia di Carmine Gallone (1943).
M. Deriu, G. Marci (a cura di), Fantastiche e metamorfiche isolitudini. Quaderni camilleriani/8, Cagliari, 23-41.
Una Sirena fra testo e ipotesto: leggere 'Maruzza Musumeci' alla luce dell’'Odissea'2019 •
The aim of this paper is to analyse the relationship between Homer’s 'Odyssey' and Andrea Camilleri’s 'Maruzza Musumeci'. Grounding the enquiry on macroscopic aspects concerning places, characters, parody, and orality, it scrutinises the similarities and differences between Maruzza, the novel’s female protagonist, and Homer’s Sirens. The liaison is then examined through the framework of the reused Homeric verses which come from the episodes of the Phaecians (Od. 6.242-245, 7.148-149) and the Sirens (Od. 12.18). They contribute to making Gnazio, the novel’s male protagonist and Maruzza’s husband, a kind of ‘anti- Odysseus’. As a result, while the Siren’s song dramatically enchants Aulissi and his homonymous son (Gnazio’s neighbours and Odysseus’ heirs), it does not have deathly consequences on Maruzza’s spouse. The Homeric story of the Sirens is, thus, remythologised as the modern ‘myth’ continues to mediate and naturalise anxieties and contradictions as ancient as, at least, the Odyssey.
The Astrophysical Journal
Constraints on Galactic Neutrino Emission with Seven Years of IceCube Data2018 •
IEEE Geoscience and Remote Sensing Letters
Label-Consistent Transform Learning for Hyperspectral Image Classification2019 •
2009 •
Semesta Teknika
Penjernih Kabut Asap Kebakaran Hutan dengan Media Plasma dan Karbon Aktif Terintegrasi2018 •
2010 •
Computers & Industrial Engineering
Forty years of Computers & Industrial Engineering: A bibliometric analysis2017 •
Teknos revista científica
EaD colaborativa no SUS: uma proposta da Comunidade de Práticas para os trabalhadores da Saúde2015 •
Fourth International Space Syntax Symposium
Housing and community consolidation in informal settlements: A case of movement economy2003 •
REVISTA DE LA FEDERACI´ON ECUATORIANA DE RADIOLOG´IA E IMAGEN
Dosis de radiación en pacientes sometidos a angiotomografía coronaria y score de calcio2021 •
Journal of Rehman College of Dentistry
The Detrimental Impact of Smoking on Periodontal Health: A Comparative Study2021 •
Energy Economics
Do energy prices stimulate food price volatility? Examining volatility transmission between US oil, ethanol and corn markets2013 •
2012 •
Taller Intersemestral de la Facultad de Arquitectura de la Universidad La Gran Colombia, seccional Armenia, Colombia
El patio y la funcionalidad de las edificaciones en el clima tropical.2016 •
2023 •
Attention Perception & Psychophysics
Target-tilt and vertical-hemifield asymmetries in free-scan search for 3-D targets2001 •
Gastroenterology
Su1863 - Fragmented Care is Prevalent Among Hospitalized Inflammatory Bowel Disease Patients and is Associated with Worse Outcomes2018 •
G-Couns
Peran Konselor Menghadapi Fenomena Fear of Missing Out (FOMO) pada Konseli di Era Society 5.02023 •
HAYATI Journal of Biosciences
In-Silico Design of Novel Glucagon-Like Peptide 1 Mutants as Candidate for New Peptide Agonist Drugs2021 •
1986 •
Goldschmidt2021 abstracts
Carbon in the deep Earth: The fate of magnesite in the lower mantle2021 •