La Borragine

La borragine (o boragine, borrago o borago), il cui nome scientifico è Borago officinalis appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. E’ una pianta molto comune che si ritrova ovunque con i suoi magnifici fiori blu dagli stami quasi neri: nei prati incolti, nei bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, tra le macerie, ecc. fino a 1000 m di altitudine.

L’etimologia del suo nome è incerta. Alcuni suppongono che derivi dall’arabo “abou = padre” e da “rash = sudore” cioè “padre del sudore” per via delle sue proprietà sudorifere. Altri suppongono che derivi dal latino “borra = tessuto di lana ruvida” per via dei peli che ricoprono tutta la pianta. Altri sostengono che sia derivato dal celtico “barrach = uomo coraggioso” in quanto i guerrieri di questo antico popolo erano soliti bere il vino con la borragine prima di una battaglia in quanto credevano che desse coraggio.

La borragine è una pianta erbacea, annuale con portamento eretto, fusto spesso, che arriva sino ad un’altezza di 50-70 cm e cavo nel suo interno, molto ramificato e ricoperto di peli rigidi lunghi da 1 a 3 mm, con radice fittonante.

Le foglie della borragine sono alterne, ovali, dure, di colore verde scuro, con i margini ondulati, ricoperte da una densa peluria che le conferiscono un aspetto vellutato, quelle basali sono provviste di picciolo, quelle caulinari, vale a dire quelle che si trovano più in alto, sono sessili (prive di picciolo) e inguainanti.

USO IN CUCINA DELLA BORRAGINE
La borragine è una piante selvatica molto utilizzata in cucina. Si utilizzano le foglie, in genere dopo la bollitura, per eliminare la peluria. Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli e tortellini o semplicemente tritate e fatte a frittata. Possono inoltre essere usate crude per aromatizzare le varie pietanza con il loro sapore asprigno che ricorda vagamente il cetriolo. I fiori di borragine sono commestibili e possono essere usati come guarnizione di diversi piatti. Si possono congelare all’interno di cubetti di ghiaccio per dare una nota di colore alle bevande estive. I fiori di borragine possono essere usati per colorare l’aceto. La pianta di borragine contiene in piccola quantità di pirrolizidina, un alcaloide che può causare problemi al fegato se si mangia in quantità esagerata anche se è preferibile che le persone con problemi al fegato evitino di mangiarla.

FRITTELLE  AROMATICHE ALLA BORRAGGINE.

2 cipolle, 10 foglie di salvia, 10 foglie di borragine, 150 gr di farina, 1 uovo, 1 dl di birra, olio, sale.

Preparare la pastella in una ciotola mescolando 100 gr di farina, il tuorlo d’uovo, la birra e il sale fino ad ottenere un composto morbido e senza grumi. Coprire e lasciare riposare per circa 30 minuti. Lavare le foglie di salvia e di borragine, asciugarle, tritarle insieme alla cipolla. Aggiungere alla pastella l’albume montato a neve, con il trito di verdure formare delle crocchette, passarle nella farina rimasta, immergerle nella pastella e friggerle in olio bollente. Sgocciolarle su carta assorbente, salare e servire.

CURIOSITA’ SULLA BORRAGINE
Gli antichi romani ed i medici della scuola medica salernitana consideravano la borragine un eccellente rimedio contro la malinconia. I francesi e gli inglesi la coltivavano come un ortaggio e ne ricavavano una bevanda fresca estiva. La borragine è una pianta che fornisce un nettare molto gradevole e molto ricercata dalle api che ricavano un miele con un aroma particolarmente gradevole. E’ uno dei componenti fondamentali del “preboggion” il mazzetto di erbe aromatiche tipico della cucina ligure.