Parte del gruppo e

Magazine
Forum
Argomenti
Aggiornato alle 5 minuti di lettura

Cicatrice parto cesareo: come curarla. Le conseguenze fisiche e psicologiche dell’intervento

Ricordo di una grande gioia o segno antiestetico con cui imparare a convivere? La cicatrice post parto cesareo non è facile da curare e trattare con i giusti strumenti, fisici e mentali. Leggi e scopri con noi come prenderti cura della ferita in modo che rimanga memento gioioso e non si trasformi in uno stress per il fisico e la psiche della donna.
di Giorgia Prina
Cicatrice parto cesareo: come curarla. Le conseguenze fisiche e psicologiche dell’intervento

La gravidanza può lasciare sul corpo delle neo mamme i segni di profonde trasformazioni fisiche ed emozionali. In alcune occasioni ci sono segni che sono destinati a rimanere per sempre. A maggio 2022, sulla copertina del periodico di Sports Illustrated dedicato ai costumi da bagno compare la modella 42enne Kelly Hughes. Si tratta di immagini destinate a fare la storia dell’immagine pubblica del corpo femminile, perché la foto ritrae la Hughes mostra senza filtri la cicatrice del parto cesareo: “Dopo aver avuto mio figlio, una delle mie più grandi insicurezze come donna e modella è stata la mia cicatrice – ha spiegato. – È stato solo quando ho accettato la mia cicatrice che ho sperimentato il potere in essa. Ci è voluto del tempo per guarire fisicamente e mentalmente e accettare tutto ciò che avevo passato per trovare la forza in esso. Non è stato fino a poco tempo fa che mi sono sentito di nuovo un po’ come ‘me’ e mi sono sentito a mio agio con il mio corpo”.

Non si tratta soltanto di un importante passo verso la body positivity anche in un magazine che era solito proporre un’immagine standardizzata e stereotipata dei corpi femminili. Una foto del genere può portare tutte le donne reduci da trattamento di questo tipo a riconoscersi nelle parole della modella, a normalizzare la propria condizione.

Come tutte le cicatrici, anche quella dovuta a un taglio post parto cesareo va medicata e curata. Sia per alleviare il bruciore della ferita, sia per evitare la comparsa di complicazioni e disturbi, rari, ma possibili. Insomma, se vuoi saperne di più su come prenderti cura al meglio della ferita, in modo che rimanga il bel ricordo della nascita del tuo bambino o bambina, continua a leggere e scoprilo con noi.

Diastasi addominale: gli esercizi da fare a casa.

Cicatrice parto cesareo: cos’è

Ma prima di presentarti i modi in cui puoi tenerle sotto osservazione, capiamo insieme cosa sono le cicatrici da parto cesareo. Si tratta di un segno sulla pelle, una ferita che è risultato di un’incisione chirurgica dei tessuti dell’addominali e uterini. Quando prescritto dal medico curante, il trattamento, se necessario, viene effettuato al termine di una gravidanza e il fine è quello di estrarre il bambino dal corpo della madre.

Il trattamento in esame viene effettuato nel caso in cui fosse necessario e più sicuro, per svariati motivi, non procedere con il parto via “vaginale”. Più nel dettaglio si tratta di un’incisione lunga all’incirca dagli 8 ai 15 cm, può estendersi in senso longitudinale, in corrispondenza cioè della linea centrale dell’addome, partendo dalle pelvi, o in senso trasversale, al di sopra del pube.

Come ogni cicatrice, anche quella dovuta al taglio post parto cesareo ha bisogno di tempi e cure per guarire nel modo appropriato. All’inizio la ferita ben gestita risulterà di un tenue colore rosato. Poi, piano piano, questa si scurirà con il passare delle settimane. Basterà tempo e pazienza: dopo un po’ diventerà quasi invisibile.

Tieni a mente che la ferita chirurgica dopo l’intervento va subito medicata e trattata con attenzione, seguendo con attenzione le indicazioni del medico. Quando si forma poi la cicatrice, va tenuta sotto osservazione e trattata con premura applicandovi prodotti specifici, in modo da migliorarne l'aspetto. Ricorda che, nel caso il risultato non dovesse in alcun modo soddisfarti, o se volessi comunque eliminare quello che vedi come un inestetismo, è possibile ricorrere alla chirurgia plastica o estetica più adeguata al tuo caso.

media_alt
(gettyimages)

Cicatrice da parto cesareo: come curarla e come farla guarire dopo una gravidanza

Oltre ai diversi prodotti che si possono utilizzare per migliorare l’aspetto e incoraggiare la guarigione dele cicatrici, tieni a mente che ci sono anche diversi fattori che influenzano il processo di guarigione del taglio cesareo.

In primo luogo considera che, dopo il parto, vengono suturati fra loro due lembi di tessuto molto diversi tra loro: quello pubico e quello addominale. Ciò può predisporre alla formazione di cicatrici "a gradino", o a “scalino”, o ipertrofiche (cheloidi).

Ma capiamo ora come curare la cicatrice da parto cesareo. Se si tratta di un intervento programmato, come può essere per casi in cui la via vaginale potrebbe rappresentare un rischio per il bambino o per la madre, può essere una buona idea preparare i tessuti prima dell’operazione qualche settimana prima, ma anche durante tutta la gravidanza utilizzando sull’addome oli e creme elasticizzanti ad alta tollerabilità cutanea (facendo molta attenzione alle sostanze contenute nei prodotti scelti e chiedendo un parere del tuo medico curante). Certo, non sarà questa la soluzione ai disagi che potrebbero scaturire dalla cicatrice da parto cesareo, ma sicuramente l’elasticità dei tessuti potrà essere un fattore positivo nell’approccio all’intervento chirurgico e alla sua cura.

Come procedere appena dopo il parto per fare in modo che la cicatrizzazione avvenga nel modo giusto? Ecco alcuni semplici consigli:

  • Assunzione di analgesici (se approvati dal medico). Questo soprattutto perché al temine dell’intervento, il chirurgo avrà chiuso l’incisione con del filo e delle graffette metalliche che verranno poi tolte nella settimana o nei 10 giorni successivi, circa. In questa zona potrebbe presentarsi un fastidioso prurito, dolore o bruciore, soprattutto quando si effettuano alcuni particolari movimenti
  • Il taglio deve essere medicato e trattato secondo le indicazioni di chi ti sta curando
  • La ferita deve rimanere coperta e ben disinfettata
  • Evitare sfregamenti con i vestiti: i punti di sutura non si devono lacerare
Una volta rimarginata invece:
  • Detergi la cicatrice con acqua e sapone neutro
  • Tamponala (non strofinare!) con una garza sterile, lasciandola poi asciugare all’aria
  • Massaggia la ferita con movimenti delicati e prodotti adatti. Si tratta di movimenti circolari e delicati con la punta delle dita. Se puoi effettua il trattamento in posizione supina per circa 20 minuti
  • Proteggi la cicatrice da parto cesareo dalla luce del sole
Per quanto riguarda la cura della ferita, seguendo questi semplici step e i consigli del tuo medico dovresti riuscire a tenerla pulita e sana, senza rischiare complicazioni o disturbi particolari. Se poi vuoi comprensibilmente trovare un modo per renderla con il tempo sempre meno evidente, potrai ricorrere a:
  • Cerotti notturni di silicone
  • Creme con estratti naturali ad effetto antinfiammatorio e antisettico
  • Chirurgia estetica

media_alt
(gettyimages)

Taglio cesareo e psiche: l'importanza della salute mentale

Come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, le complicazioni rispetto a un parto cesareo non risiedono soltanto nel segno della cicatrice sulla pelle. Anche l’impatto psicologico può essere più pesante di quanto comunemente si ritiene. Può influire in modo negativo sulla percezione che una neo mamme ha di sé stessa. Alcune donne potrebbero sviluppare anche una forma di depressione, collegando il segno evidente sulla propria cute all’evento traumatico che lo ha causato, l’intervento chirurgico in questo caso.

Spesso si tende a sottovalutare l’impatto psicologico che una cicatrice può effettivamente avere sulla psiche, che fatica a riconoscersi, a riacquistare la giusta e sana percezione di sé. Ciò spesso in realtà perché non si viene incoraggiate a chiedere aiuto. “Tanto è così, non si può fare niente”, viene spesso risposto.

Ma accettare la cicatrice sulla propria pelle non vuol dire minimizzare il problema. Per riequilibrare la nostra mente serve creare un rapporto sereno con il proprio corpo. In primo luogo un professionista, quando interpellato, saprà chiarire tutti gli aspetti fisiologici delle cicatrici, spiegando come sia possibile un miglioramento sensibilissimo dell’aspetto delle ferite.

Il processo di riappropriazione della visione del proprio corpo non è mai facile, ma va affrontato per riprendere padronanza della propria vita.

Si tratta inoltre di un problema legato alla pratica del parto cesareo stesso. Anche se si tratta di un’operazione molto frequente, anche in Italia, che serve a salvaguardare la salute della mamma e del nascituro, è spesso legata a pensieri negativi. I motivi sono facilmente immaginabili: il taglio cesareo, trattandosi di un intervento chirurgico, può sviluppare un sentimento di inadeguatezza, di “mamme a metà”. il parto naturale viene erroneamente considerato quello delle “vere mamme”.

È molto importante ricordare che qualsiasi forma di parto si scelga o venga consigliata per le condizioni della donna in gravidanza, deve valutata bene tenendo a mente anche le conseguenze psicologiche che porta con sé. Questo per fare in modo che il ricordo del parto rimanga un momento felice e sereno.

media_alt
(gettyimages)

Cicatrice parto cesareo: sintomi, complicazioni e disturbi

Per molte donne, la cicatrice del cesareo rappresenta un inestetismo, più o meno evidente, con il quale convivere. Altre volte, invece, si associa a complicazioni e disturbi che ne rendono la presenza particolarmente fastidiosa.

Ma quanto ci mette a guarire una cicatrice da taglio cesareo? Quali sono i tempi di guarigione? La ferita guarisce generalmente in 15 giorni salvo comparsa di complicazioni che possono rallentarne il processo fisiologico di cura.

Solo il dermatologo potrò definire la terapia più adeguata per minimizzare i segni della ferita e favorire un buon processo di cura. La cicatrice da parto cesareo può infatti presentarsi arrossata, a scalino, può essere cheloide, dura o gonfia su un lato. Ognuna di queste evenienze va indagata e trattata a suo modo, con le giuste terapie.

Bruciore, dolore, arrossamento, prurito e talvolta anche febbre sono i sintomi della presenza di un'infezione che va trattata seguendo le indicazioni dei professionisti.