BORGO DIABBATEGGIO(Pescara - Abruzzo)
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Il piccolo borgo di Abbateggio si trova prossimo alle pendici della Majella, il centro abitato è ubicato in una posizione panoramica con vista che spazia dal massiccio del Gran Sasso al mare Adriatico.
La parte più antica del paese sorge sul sito dove anticamente si ergeva il castello di Abbateggio con il nome di "Castrum Abbatigii" riportato in antichi manoscritti. Nel 2009 Abbateggio è entrato nel club dei Borghi più belli d’Italia.
La parte più antica del paese sorge sul sito dove anticamente si ergeva il castello di Abbateggio con il nome di "Castrum Abbatigii" riportato in antichi manoscritti. Nel 2009 Abbateggio è entrato nel club dei Borghi più belli d’Italia.
COSA VEDERE ADABBATEGGIO
L’accesso principale ad Abbateggio avviene dalla grande piazza del nucleo alto e recente del paese. Sul fianco della piazza una strada in discesa conduce al nucleo storico più basso e antico.
L'abitato di Abbateggio è noto per il diffuso utilizzo della Pietra Majella, una pietra locale ricavata da rocce sedimentarie che conferiscono un colore prevalentemente bianco con inflessioni che vanno dal giallo paglierino al grigio. Nel corso della visita si vedranno molte case realizzate con questa pietra.
Poco dopo aver imboccato la strada in discesa, sul lato sinistro, si incontra una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Carmine e realizzata in pietra Majella. Le sue origini non sono note e quello che si vede oggi è frutto di una recente ristrutturazione interna ed esterna.
Sul fianco della chiesa, una serie di grandi cartelli turistici apposti su un muro che raccontano la storia del paese, le sue tradizioni, i siti archeologici vicini, ecc. Scendendo ancora si incrociano diverse delle case sempre in pietra Majella di recente ristrutturazione altre con un triste intonaco grigio. Alla fine si giunge in una piazzetta completamente occupata da auto in sosta !!!!!!
Da qui inizia la zona più antica del borgo. Proseguendo mantenendo la sinistra, si giunge in una piccola piazzetta sulla quale si affaccia la chiesa di San Lorenzo Martire con facciata rinascimentale e portale in stile quattrocentesco, chiesa che ho trovato chiusa per lavori di ristrutturazione. Il cartello turistico esterno la descrive con una pianta rettangolare, ad una sola navata e con interni in stile barocco.
Da questo punto si può ancora proseguire per raggiungere il punto estremo del borgo e passeggiare tra i suoi vicoli e le sue scalinate per ritrovare qualche angolo caratteristico ma nulla di più.
Poco fuori il paese, in posizione panoramica sulla sommità di una piccola collina, si erge la grande chiesa dedicata alla Madonna dell’Elcina, chiesa che ho trovato chiusa .......... L’attuale chiesa è frutto di una recente ricostruzione (1926) su un precedente antico edificio e dall'esterno non appare così interessante. Ad essa è legata una leggenda popolare riportata nel paragrafo “Curiosità”.
Nelle vicinanze di Abbareggio si trova il sito archeologico di Valle Giumentina che rappresenta una delle principali testimonianze del Paleolitico inferiore e medio della regione. Di fronte al sito è presente anche un EcoMuseo del paleolitico.
Poco dopo aver imboccato la strada in discesa, sul lato sinistro, si incontra una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Carmine e realizzata in pietra Majella. Le sue origini non sono note e quello che si vede oggi è frutto di una recente ristrutturazione interna ed esterna.
Sul fianco della chiesa, una serie di grandi cartelli turistici apposti su un muro che raccontano la storia del paese, le sue tradizioni, i siti archeologici vicini, ecc. Scendendo ancora si incrociano diverse delle case sempre in pietra Majella di recente ristrutturazione altre con un triste intonaco grigio. Alla fine si giunge in una piazzetta completamente occupata da auto in sosta !!!!!!
Da qui inizia la zona più antica del borgo. Proseguendo mantenendo la sinistra, si giunge in una piccola piazzetta sulla quale si affaccia la chiesa di San Lorenzo Martire con facciata rinascimentale e portale in stile quattrocentesco, chiesa che ho trovato chiusa per lavori di ristrutturazione. Il cartello turistico esterno la descrive con una pianta rettangolare, ad una sola navata e con interni in stile barocco.
Da questo punto si può ancora proseguire per raggiungere il punto estremo del borgo e passeggiare tra i suoi vicoli e le sue scalinate per ritrovare qualche angolo caratteristico ma nulla di più.
Poco fuori il paese, in posizione panoramica sulla sommità di una piccola collina, si erge la grande chiesa dedicata alla Madonna dell’Elcina, chiesa che ho trovato chiusa .......... L’attuale chiesa è frutto di una recente ricostruzione (1926) su un precedente antico edificio e dall'esterno non appare così interessante. Ad essa è legata una leggenda popolare riportata nel paragrafo “Curiosità”.
Nelle vicinanze di Abbareggio si trova il sito archeologico di Valle Giumentina che rappresenta una delle principali testimonianze del Paleolitico inferiore e medio della regione. Di fronte al sito è presente anche un EcoMuseo del paleolitico.
CURIOSITA' SUABBATEGGIO
Madonna dell’Elcina
Alla chiesa dedicata alla Madonna dell'Elcina che sorge su una collina fuori dal centro abitato di Abbateggio, è associata una leggenda riportata anche nel segnale turistico presente all’ingresso della chiesa.
La tradizione vuole che un giorno due pastorelli muti di Abbateggio, pascolando le pecore sulla collina dell’Elcina, videro su un albero di elce (leccio) una Signora e ai piedi dell’albero, un quadro che rappresentava la Madonna seduta su un albero con in braccio Gesù Bambino. La Signora disse ai pastorelli di desiderare una Chiesa. I pastorelli corsero verso casa raccontando alla loro madre il fatto prodigioso. La madre fu lieta e molto sorpresa nel sentir parlare per la prima volta i propri figlioli, gridando al miracolo e diffondendo la novella al vicinato.
Sul luogo dell’apparizione corse molta gente assieme ai pastorelli i quali continuavano a vedere la Madonna sull’albero, mentre la folla vedeva solo il quadro. La sacra immagine fu presa dalla folla di fedeli e devotamente portata nella Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, ma la mattina seguente fu ritrovata miracolosamente presso l’albero. Dopo la terza traslazione e il terzo rinvenimento presso il solito albero, si compresero le intenzioni della Madonna: presso l’albero le fu costruita una piccola Chiesa (antecedente l'attuale), dedicata alla Madonna dell’Elcina.
Alla chiesa dedicata alla Madonna dell'Elcina che sorge su una collina fuori dal centro abitato di Abbateggio, è associata una leggenda riportata anche nel segnale turistico presente all’ingresso della chiesa.
La tradizione vuole che un giorno due pastorelli muti di Abbateggio, pascolando le pecore sulla collina dell’Elcina, videro su un albero di elce (leccio) una Signora e ai piedi dell’albero, un quadro che rappresentava la Madonna seduta su un albero con in braccio Gesù Bambino. La Signora disse ai pastorelli di desiderare una Chiesa. I pastorelli corsero verso casa raccontando alla loro madre il fatto prodigioso. La madre fu lieta e molto sorpresa nel sentir parlare per la prima volta i propri figlioli, gridando al miracolo e diffondendo la novella al vicinato.
Sul luogo dell’apparizione corse molta gente assieme ai pastorelli i quali continuavano a vedere la Madonna sull’albero, mentre la folla vedeva solo il quadro. La sacra immagine fu presa dalla folla di fedeli e devotamente portata nella Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, ma la mattina seguente fu ritrovata miracolosamente presso l’albero. Dopo la terza traslazione e il terzo rinvenimento presso il solito albero, si compresero le intenzioni della Madonna: presso l’albero le fu costruita una piccola Chiesa (antecedente l'attuale), dedicata alla Madonna dell’Elcina.
Il Ballo della Pupa
E’ un’originale tradizione popolare in uso durante le festività paesane. La “pupa” è un fantoccio in cartapesta, costruito con intelaiature di canne e di legno molto leggero e ricoperto con fogli di giornali sovrapposti, incollati e dipinti, che reca sulla testa un complesso di fuochi artificiali.
E’ un’originale tradizione popolare in uso durante le festività paesane. La “pupa” è un fantoccio in cartapesta, costruito con intelaiature di canne e di legno molto leggero e ricoperto con fogli di giornali sovrapposti, incollati e dipinti, che reca sulla testa un complesso di fuochi artificiali.
Il fantoccio viene animato da un uomo che si nasconde nella parte interna e che può vedere attraverso un’apertura posta all’altezza degli occhi. La “pupa” danza accompagnata dal suono di una fisarmonica e, contemporaneamente, vengono accesi i fuochi d’artificio. Il ballo ha termine quando i fuochi si esauriscono con un grande scoppio finale che scaturisce dalla girandola che il fantoccio ha infissa sulla testa.
CONCLUSIONI SUABBATEGGIO
Il piccolo borgo di Abbateggio non pare così ricco d’interessante tanto da rientrare nei Borghi più belli d’Italia. Oltre alla chiesa di San Lorenzo Martire e qualche angolo o vicolo caratteristico, non c'è molto altro
Diverse le case ristrutturate in pietra Majella ma diverse sono anche quelle intonacate di colore rosa, giallo paglierino o lasciate al grezzo.
Il borgo è comunque ben conservato e pulito, esauriente la segnaletica turistica.
Il borgo è comunque ben conservato e pulito, esauriente la segnaletica turistica.
GALLERIA FOTOGRAFICAABBATEGGIO
Tutte le foto e i video presenti in questa galleria sono di Roberto
DOVE SI TROVAABBATEGGIO
NELLE VICINANZE DIABBATEGGIO
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