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Il calendario bestiale delle animaliste



Solitamente vestono tute e stivaloni per fare pulizie in canile. O grembiuli per svezzare micini e altri animaletti orfani. Per un giorno, per raccogliere fondi per il rifugio, hanno buttato vestiti e timidezze.

Nasce così una novità nel panorama dei calendari senza veli: le volontarie animaliste. E si scopre che dietro a tute, stivaloni e ramazze, oltre a gran cuore, ci sono anche fisici bestiali…

Sono le volontarie delle associazioni Gaia e Diamoci La Zampa. Fanno parte di quei 4 milioni di persone che ogni giorno in Italia si dedicano ad opere di volontariato, trasformando il contributo individuale in una concreta ricchezza per la società in nome della solidarietà.

Sono mamme, imprenditrici, impiegate, casalinghe. Tutte attive nella protezione degli animali nelle due associazioni che promuovono il Calendario bestiale. A partire da Valentina Verga, vicepresidente di Gaia e grande svezzatrice di cuccioli orfani, fino a Santina Aiello, responsabile adozioni cani di Diamoci La Zampa, per la quale il rifugio è diventato una seconda casa. Come Micky Bet, conduttrice televisiva, Antonella Lanzillo, mamma di due bellissime bimbe, e Egle Breme, tutte e tre in prima fila nelle iniziative più “turbolente” di Gaia. O come Alessandra Corbella, bancaria, tesoriera di Diamoci La Zampa vegetariana da vent’anni, o la tassista Marina Pagani, che appena parcheggia l’auto gialla si fionda in canile; Rosi Luraschi, imprenditrice, già vicepresidente di Diamoci La Zampa, anche lei mamma due volte, Daniela Bellon, imprenditrice, già vicepresidente di Gaia, antivivisezionista dall’età di 14 anni (quasi l’età che ha ora sua figlia).

Complici e artefici del calendario bestiale sono Edgar Meyer, presidente di Gaia e portavoce di Diamoci La Zampa, autore dei testi, e Giuseppe Biselli, direttore di Cronaca Vera e animatore dell’associazione ilbox-motore per l’arte, autore degli scatti.

Il calendario, divertente e ironico, è anche un pretesto per parlare di diritti animali in chiave diversa dal solito: per denunciare i combattimenti di cani (“Fuori dai ring. Combattiamo noi per i loro diritti” gennaio), spiegare che i circhi senza animali sono più divertenti (“Viva il circo senza animali” febbraio), parlare di Pasqua, agnelli e innocenza (marzo), sconsigliare l’acquisto di animali esotici (aprile), denunciare l’inutilità della vivisezione (“Vivisezione, la nuda verità” maggio), consigliare la dieta vegetariana a chi vuol essere sexy e in salute, perché “i vegetariani amano i piaceri della carne” (giugno e ottobre), sensibilizzare contro l’abbandono (luglio e agosto), prendere in giro caccia e cacciatori, perché “la caccia uccide l’amore” (settembre), sconsigliare la pelliccia a chi vuol essere bella e elegante (“Meglio nuda che in pelliccia” novembre), unire Babbo Natale e adozioni a distanza per un “Natale bestiale” (dicembre). Nel calendario delle animaliste si sono “infilate” anche Bea, la rottweiler pacifista di Micky Bet, Gaia, la cagnolina testimonial dell’associazione, e Fanny, cagnetta di Antonella Lanzillo anche lei, come Gaia, scampata dal massacro delle squadracce antirandagi di Bucarest. Unico maschio: il gatto Mirtillo, beatamente in braccio a Valentina Verga.

Tutti i proventi del calendario animalista (per averlo: tel. 338.9614626), è quasi inutile dirlo, serviranno al mantenimento dei trovatelli protetti dalle due associazioni: un piccolo esercito di cani e gatti abbandonati, incidentati, rifiutati, che dipende totalmente da queste (e altre) volontarie. Che si battono ogni giorno per trasformare piccole grandi tragedie in splendidi happy end.

www.gaiaitalia.it e www.diamocilazampa.it


Notizia stampata il 06 May 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali