Rampanti: "Napoli: il grande gesto di Vinicio. Sfiorammo lo scudetto prima di Maradona"

Prima del Napoli di Spalletti, ci fu un'altra squadra che infiammò la piazza azzurra. Non parliamo dei ragazzi di Sarri e nemmeno della compagine di Diego Armando Maradona. Il riferimento al meraviglioso Napoli di Luis Vinicio. In quella formazione militava, tra gli altri, un sardo di Carbonia ma torinese di adozione: Rosario Rampanti. Arrivò al Napoli nella stagione 1974/75 con la formula del prestito a 25 milioni di lire (con diritto di riscatto a 200 milioni), chiesto espressamente da Vinicio. Qui si alternò con Massa nel ruolo di ala destra, ma ricoprì anche il ruolo di centrocampista. Rosario Rampanti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di AreaNapoli.it.

Si sprecano gli elogi al Napoli di Spalletti, ma anche il suo non era niente male

"Assolutamente no, vivemmo una annata fantastica contendendo lo scudetto alla Juventus. Purtroppo un gol di Altafini ci condannò al secondo posto. Ho dei bellissimi ricordi di quella stagione. Ero un titolare, poi qualche infortunio mi tenne lontano dai campi, ma comunque disputai 23 partite realizzando anche due reti. Ma mi faccia dire una cosa su Vinicio".

Mi dica

"Il tecnico era un rivoluzionario. Fu lui a portare la zona nel campionato italiano di Serie A, prima di Arrigo Sacchi. In quel periodo si giocava solo a uomo. Avevamo dei grandi calciatori e un difensore, Tarcisio Burgnich, di grande esperienza".

Del Vinicio allenatore sappiamo tanto, ma che ricordi ha dell'uomo?

"Eccezionale. Il brasiliano si metteva a disposizione dei suoi calciatori, sapeva ascoltarli, era molto altruista. A Natale fece un regalo a tutti i giocatori, ma non mi chieda cosa perché è un segreto che tengo per me. Un gesto eccezionale. Di lui non posso che parlarne bene".

Quella squadra lottò con la Juventus per lo scudetto. Come era la piazza napoletana in quel periodo?

"Rischiammo di vincere lo scudetto prima di Maradona. C'era un entusiasmo travolgente. Pensi che a un certo punto della stagione, qualche calciatore prese una macchina di seconda mano. I tifosi, per incitarci, battevano i pugni sulle macchine e avevamo paura che potessero danneggiarle. Ma ricordo con grande gioia quei momenti: il grande entusiasmo non destabilizza, ma è una marcia in più".

Anche intorno al nuovo Napoli di Spalletti c'è tanto entusiasmo

"Spalletti sta dimostrando di conoscere bene l'ambiente, di saper gestire anche alcuni eccessi. E poi cosa dire di Cristiano Giuntoli? Il DS ha svolto un lavoro encomiabile sul calciomercato. Kvaratskhelia è un fenomeno: complimenti a lui e allo scouting del Napoli".

Domenica si affronteranno due sue ex squadre, Napoli e Bologna

"Non mi chieda per chi farò il tifo perché la risposta è scontata (ride, ndr). A Napoli sono stato troppo bene e spero che quest'anno sia la volta buona per vincere qualcosa di importante. Se gli azzurri giocano come danno, il pronostico è scontato".

Lei simpatizza per il Napoli, ma la sua squadra del cuore è il Torino. I granata affronteranno la Juventus nel derby della Mole. Chi è favorito?

"Juric ha avuto il merito di risvegliare un certo entusiasmo, il gioco dei granata è discreto. Per il derby vedo il Torino favorito, ma occhio sempre alla Juventus, non va sottovalutata nonostante i problemi di inizio stagione".

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