Oggi nasce a Pianaccio il “Presidio Articolo 21” intitolato a Bice Biagi. Diretta fb alle 10 su pagina Art.21 e comune Lizzano

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E’ sempre difficile per un figlio parlare di un genitore, soprattutto quando se ne è andato da poco.

E’ ancora più difficile, credo, ricordare chi ci ha messo al mondo anche come professionista, allungare lo sguardo oltre la figura materna per intravedere quella di una persona che lavora, che sta nel mondo in un certo modo, che crede nelle sue idee, che porta avanti i suoi principi.

Scrivo quindi queste righe con grande commozione, ma con tanta gratitudine.

Era il 25 aprile e mia madre Bice Biagi era mancata all’improvviso da poche settimane quando Beppe Giulietti, in collegamento con Pianaccio, l’ha ricordata con parole di stima e di affetto.

Ha parlato del suo lavoro di giornalista, della sua passione civile, delle battaglie dopo l’editto Bulgaro, della nascita di Articolo21 davanti a un risotto, come nella miglior tradizione di casa nostra.

Ma c’è di più. In quell’occasione è arrivata anche la proposta di intitolarle un presidio di Articolo21 proprio lì, nel borgo sull’Appennino tosco-emiliano, terra di resistenza e libertà, che ha dato i natali a mio nonno, Enzo Biagi. Proprio lì dove lui è stato giovane partigiano, da dove è partito ma- come amava dire- senza mai andare davvero via da Pianaccio. Proprio lì dove il cielo è più blu che da qualsiasi altra parte- “il blu dei Della Robbia”, diceva il nonno Enzo”- dove si può ascoltare in silenzio il fiume e le montagne incorniciano il piccolo cimitero dove riposa un bel pezzo della  nostra famiglia.

E così, detto fatto, il Comune di Lizzano in Belvedere, nella persona dell’assessore Paolo Maini, ha accolto con entusiasmo l’idea di Beppe Giulietti e Loris Mazzetti e le ha dato concretezza.

Sabato 1 luglio a Pianaccio ricorderemo mia madre nel centro documentale Enzo Biagi, nato anche grazie al suo grande impegno sul territorio, unito al desiderio di dare seguito al lavoro paterno.

Parleremo della giornalista che è stata Bice Biagi, del suo sguardo attento e curioso sul mondo che la circondava, della sua capacità di ascoltare, della sua passione per i diritti, delle sue battaglie per le donne, della sua preoccupazione per il futuro dei giovani. E lo faremo circondati da amici, colleghi e persone che le hanno voluto bene e l’hanno stimata, che hanno condiviso con lei un pezzo di vita, professionale e non.

Non posso che essere commossa e grata per questo tributo alla sua memoria e mi impegno a collaborare con gli amici di Articolo21 per dare continuità ai valori che la mia famiglia mi ha trasmesso in quei luoghi così preziosi per la memoria personale e collettiva.


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