Pittrice dalla tecnica raffinata Mirella Rossomando ha studiato in diverse accademie italiane tra cui l’Istituto d’Arte di Parma, l’Accademia Brera di Milano e le Belle Arti di Roma. 
In una vita in viaggio tra Stati Uniti e Europa, tra mondi diversi, suggestioni e paesaggi, l’unico e costante punto fermo è stato la sua ricerca espressiva.

Insegnate d’arte e artista ha esposto in personali e collettive in Italia e all’estero, con un tratto che negli anni l’ha resa inconfondibile.

Oggi le sue opere nascono dal nero intenso della china che a tratti prende densità e si carica di colori e a tratti si alleggerisce sfumando e dissolvendosi.

Ad accompagnare la china Mirella Rossomando è andata sviluppando una personale tecnica mista che l’ha portata ad arricchire i lavori di diversi materiali: oltre al colore, superfici argentee, inserti metallici, ma sopratutto collage di fotografie scattate dall’artista stessa, o frammenti di libri e riviste collegati al proprio vissuto.

Frammenti, foto di Mario Belfiore

La viva concretezza di forme note e la loro costante imprevista collocazione rendono il lavoro di Mirella Rossomando sicuramente legato ad un sentire surrealista, ricco di rimandi a dimensioni oniriche oltre le strutture fisiche spazio temporali.

Mirella Rossomando pur non essendo geograficamente un’artista di Monte Mario ha aderito al progetto della Lavanderia delle Meraviglie fin dai suoi primi incontri.
Oggi presenta alla mostra I Panni Sporchi alcuni suoi lavori legati all’immagine di Camille Claudel, scultrice francese sorella del noto scrittore Paul, allieva e amante di Rodin. Personaggio scomodo perché capace di spingersi oltre i limiti degli spazi concessi alle donne di buona famiglia, Camille fu fatta internare in manicomio dalla madre.

Conversazione, foto di Mario Belfiore

Nelle opere di Mirella Rossomando ritroviamo alcuni passaggi della sua triste storia. Il sogno tra i capelli dell’artista e la mente carica di visioni; la profonda divisione interna che l’ha portata a una scomposizione del suo essere, tra il desiderio di rispondere alla sua vocazione di scultrice e la visione che la posizione che la società e la famiglia avevano previsto per lei.  Inevitabilmente le incomprensioni con la madre e il rifiuto di questa di riconoscerla per quello che era sono un altro importante tema biografico colto con dinamismo da Mirella Rossomando.

>>Mirella Rossomando nella mostra Come Fiori in Città per la RAW 2019 

>>Mirella Rossomando nella mostra La Maschera Dipinta