Strade strette, scale in pietra, archi e case costruite su più livelli. Il fascino della Valle del Tirino e l’imperdibile Parco Nazionale del Gran Sasso.

Un #viaggioalcentrodelborgo di Castelvecchio Calvisio (AQ), allora, per immergersi in un angolo d’Abruzzo dove paesaggio, storia e tradizione si intrecciano senza soluzione di continuità.

Suddiviso in porzioni geometriche in virtù dell’impianto cardo-decumano, il borgo conserva ancora diverse tracce del proprio passato, come la Chiesa di San Cipriano fuori le mura (ben conservata e risalente all’ottavo secolo), la bellissima Chiesa di San Giovanni Battista a due navate, la Torre dell’orologio, la Torre di Guardia e il Palazzo del Capitano, effige del governo cittadino dei Piccolomini. (ph. Mario Lucci, apparsa su Visit Abruzzo)

Da provare: l’agnello in fricassea (cotto con una base di olio e aglio, aromatizzato con vino sfumato e arricchito da un intingolo composto da uova sbattute e aromi), i cavoli strascinati, la pecora alla chiaranese o alla cottora (cotta per molte ore in una pentola con olio, lardo, prezzemolo, salvia, cipolla e peperoncino), i prodotti caseari e agricoli della zona come la cicerchia, legume caratteristico protagonista di un’omonima Sagra.

Per maggiori informazioni: https://bit.ly/31D5HLZ

Ora tocca a voi! Raccontateci la vostra esperienza di vita o il vostro #viaggioalcentrodelborgo di Castelvecchio Calvisio!