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I papà e l’accudimento del neonato: quali effetti sulla vita dei loro bebè?
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Molti studi hanno messo in luce i cambiamenti fisici e psichici a cui ogni donna va incontro durante la gravidanza, il parto e la cura quotidiana del bambino. Il cervello delle mamme subisce una ristrutturazione che garantisce un adattamento continuo a questi diversi momenti: aumentano i livelli di ossitocina – il così detto “ormone dell’amore” che  favorisce il travaglio, l’allattamento e il legame con il neonato – e si modificano i collegamenti tra i neuroni, al fine di aumentare la sua sensibilità in modo tale che possa riconoscere lo stato d’animo del bambino.

E i papà? Anche loro vanno incontro a cambiamenti fisici e psichici quando nasce un bambino?

Nella nostra cultura, per molto tempo, i padri hanno avuto un ruolo marginale durante la gravidanza, il parto e nell’accudimento del neonato. Da diversi anni, ormai, le cose sono cambiate e gli uomini sono sempre più presenti e attivi al fianco delle mamme e nella cura quotidiana dei piccolini. Sono state eseguite diverse ricerche per scoprire se anche per loro si verificano cambiamenti simili a quelli delle donne quando nasce un figlio.

Durante la gravidanza della compagna, per esempio, si è osservato che nell’uomo compaiono spesso una serie di disturbi che interessano la schiena e la pancia, manifestazioni che segnalano che anche l’uomo si sta preparando all’arrivo di un neonato.

Da anni è noto che gli uomini senza figli hanno un maggior livello di testosterone rispetto a quelli con figli, ma nessuno studio è mai riuscito a rintracciare una relazione tra il diretto coinvolgimento del padre e il livello di testosterone dello stesso. Uno studio del 2015, invece, condotto dalla ricercatrice Patty X. Kuo, ha dimostrato che nei padri che vedono i loro bambini in difficoltà i livelli di testosterone si abbassano facendo risultare gli uomini maggiormente sensibili e pazienti. Questo meccanismo sarebbe utile ad incrementare la risposta di accudimento del padre. Livelli di testosterone elevati, infatti, correlano con una maggiore propensione ad agire e a reagire agli stimoli esterni, piuttosto che a rispondere alle richieste di accudimento di un neonato.

Un altro studio interessante, condotto dal Gonda Brain Research Center dell’Università di Bar-Ilan, ha dimostrato che un uomo che esercita un ruolo attivo nella cura del neonato, vive gli stessi cambiamenti neuronali di una donna. L’attività dell’amigdala, struttura collegata alla recezione del pericolo e a una maggiore sensibilità nei confronti del mondo emotivo dei neonati, risulterebbe cinque volte più intensa del normale e i livelli di ossitocina (“l’ormone dell’amore”) prodotti sarebbero alti quanto quelli della mamma.

E quali effetti ha l’accudimento dei papà sul neonato?

Una ricerca condotta dall’American Accademy of Pediatrics ha portato alla luce risultati molto interessanti soprattutto riguardo il ritratto di paternità in un periodo di rapidi cambiamenti sociali. La recessione del 2008 ha portato gli uomini a stare più a casa con i loro figli e questo ha comportato un cambiamento culturale. Il papà avrebbe un impatto positivo sulla salute dei figli, sul loro sviluppo emotivo-cognitivo e sul loro inserimento sociale. Un padre tende spesso ad essere più stimolante e vigoroso; può sfidare i bambini ad esplorare, al contrario delle mamme che garantiscono di solito più calma ed equilibrio; ha maggiori probabilità di introdurre nuove parole quando parla con un neonato e questo può accelerare lo sviluppo del linguaggio.

Gli studi recenti, quindi, rivalutano il ruolo dell’uomo sin dalla nascita e talora perfino durante la gestazione. Il padre influenza il clima familiare non solo perché incide sul benessere psicologico della madre conferendole per primo sostegno emotivo durante l’allattamento, ma contribuisce lui stesso nel determinare un accudimento positivo prendendosi cura del neonato e adattandosi ai suoi bisogni.

Lo stesso modo di tenere in braccio un neonato, facendo una nicchia con le braccia, tenendolo vicino al proprio torace, guardandolo negli occhi, non è qualcosa che appartiene esclusivamente all’universo femminile, né deriva dall’essere donna, ma appartiene al neonato. È un suo bisogno, legato a precise caratteristiche anatomico-funzionali e all’esigenza di rivivere la rassicurante esperienza delle posizioni uterine.

Quindi papà, fatevi avanti!

  • Parlate con il pancione delle vostre compagne, la gravidanza può essere anche per voi il momento per iniziare a stabilire una relazione con il vostro bambino.
  • Favorite con il neonato il contatto pelle a pelle. Uno dei mezzi di conoscenza tra il piccolo e i suoi genitori è quello sensoriale. La pelle del neonato è, infatti, un mezzo per entrare a contatto con le sue emozioni, rendendosi “familiare”. Se il contatto pelle a pelle con la mamma è privilegiato e già “designato”, si può incentivare anche quello con il papà, benefico per il benessere del piccolo e per il suo sviluppo emotivo-cognitivo. Quindi, non appena è possibile, appoggiate sul torace nudo il neonato, così che possa ascoltare il battito del vostro cuore e il vostro respiro, iniziando a conoscerlo e a costruire con voi un rapporto di fiducia. Oppure, un altro modo per favorire questo tipo di contatto è attraverso il massaggio.

Il padre svolge un ruolo importantissimo per lo sviluppo del bambino e rappresenta per lui la sicurezza. Per questo motivo tutti i papà dovrebbero incentivare più che possono il contatto e l’accudimento del neonato.

Dott.ssa Wilma Zonca, Psicoterapeuta e Psicologa perinatale, Socia fondatrice del Gruppo MA.MA

Bibliografia:

  • Kuo, P. X., Saini, E. K., Thomason, E., Schultheiss, O. C., Gonzalez, R., & Volling, B. L. (2015). Individual variation in fathers’ testosterone reactivity to infant distress predicts parenting behaviors with their 1‐year‐old infants. Developmental psychobiology, 58(3), 303-314.
  • Wingfield, J. C., Hegner, R. E., Dufty Jr, A. M., & Ball, G. F. (1990). The” challenge hypothesis”: theoretical implications for patterns of testosterone secretion, mating systems, and breeding strategies. American Naturalist, 829-846.
    Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2016/09/testosterone-paternita/

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