Dieta veloce: alimentazione efficace per dimagrire in fretta

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Giuseppina Corniello
(Specialista in biologia e nutrizione)

Perdere i chili di troppo nel più breve tempo possibile con una dieta veloce e poco impegnativa? Sembra un sogno! Scopriamo se esiste, un’alimentazione efficace per dimagrire in fretta e quali sono le quantità di cibo raccomandate per i vari alimenti. Analizziamo una serie di schemi, esempi e consigli su come tornare rapidamente in forma!

    Indice Articolo:
  1. Cosa sono?
    1. Calorie da eliminare
    2. Alimenti da preferire e da eliminare
  2. Menù di esempio dieta tipo
  3. Tipologie
    1. Dieta yogurt
    2. Dieta minestrone
    3. Dieta frutta
    4. Diete chetogeniche
    5. Diete iperproteiche
  4. Diete per inestetismi
    1. Cellulite
    2. Pancia gonfia
    3. Menopausa
  5. Sono corrette? Quali sono i rischi?
    1. Muscoli
    2. Effetto yo yo
    3. Carenze
    4. Metabolismo
    5. Stress
  6. Per quanto tempo seguirle?
    1. Dieta giusta per perdere peso

Cosa sono le diete veloci?

Una dieta veloce è un regime alimentare che consente di perdere peso in poco tempo. Alcune di queste diete, infatti, consentono anche una perdita di 2-3 kg in una sola settimana.

Occorre dire subito che, qualunque sia il tipo di dieta veloce, ha comunque delle controindicazioni, perchè è possibile perdere peso in così breve tempo solo seguendo un regime alimentare sbilanciato ed inoltre i chili persi generalmente si riacquistano in poco tempo in quanto vengono persi generalmente i liquidi in eccesso.

In ogni caso per ottenere risultati occorre prestare attenzione non solo alle calorie introdotte con il cibo, che dovranno ridursi di molto, ma anche agli alimenti da scegliere!

Quante calorie si devono eliminare per dimagrire in fretta?

Per stabilire la quota energetica necessaria al fine di ottenere un decremento ponderale, bisogna sapere che 1 Kg di grasso corrisponde a circa 7000 Kcal. Per cui, per perdere 1 Kg a settimana, si deve ridurre la dieta abituale del soggetto di circa 1000 Kcal al giorno.

Quali alimenti preferire e quali evitare?

Per seguire una dieta veloce che consenta di perdere peso in pochi giorni, è importante scegliere cibi in grado di accelerare il metabolismo ed evitare tutti quelli grassi e ricchi di zucchero. Occorre quindi:

Per avere un’idea delle quantità di cibo e degli abbinamenti suggeriti per una dieta veloce, prendiamo come esempio una donna di 45 anni, alta 165 cm, del peso di 75 kg. Cosa dovrà mangiare per perdere 3-4 kg in poco tempo?

Il suo piano alimentare per una settimana (domenica esclusa) prevede un apporto calorico giornaliero di 1300 kcal, secondo le indicazioni contenute di seguito:

Lunedì:

Martedì:

Mercoledì:

Giovedì:

Venerdì:

Sabato:

Ovviamente, occorre precisare che si tratta di semplici consigli per un piano alimentare dimagrante, i quali devono sempre essere adattati al singolo caso!

Le tipologie di diete veloci più note.

Esistono molti modelli di diete veloci, le chetogeniche, le iperproteiche, le diete liquide del digiuno, e soprattutto le monoalimento così chiamate perché nell'arco della giornata si consuma più volte lo stesso cibo. Tra le diete monoalimento più diffuse vi sono quelle dello yogurt, del minestrone, della frutta e dei frullati.

Dieta dello yogurt per liberarsi del grasso in 3/4 giorni.

Questo piano dimagrante si basa sul consumo prevalente di yogurt, abbinato ad altri alimenti, ed ha come obiettivo la perdita di peso in breve tempo, non più di 3-4 giorni in totale.

Ecco lo schema tipo per una giornata:

Vuoi tornare in forma velocemente? Mangia il minestrone!

Nella dieta del minestrone, forse tra le più famose del web, il monoalimento sarà appunto il minestrone, consumato almeno una volta al giorno (a pranzo o a cena). Essa permette di perdere fino a 3-4 Kg in 7 giorni, ma, anche in questo caso, è sconsigliato proseguire per più di una settimana.

Lo schema di riferimento è il seguente:

Dimagrire in fretta con frullati e frutta.

Questo tipo di dieta monoalimento è tra quelle che potremmo definire “più estive”, poiché vi prevale il consumo di frutta, intera o in frullati. Questi ultimi, in particolare, sono rinfrescanti e gustosi, oltre che ricchi di vitamine e sali minerali!

Inoltre rimuovono le tossine dall'organismo, stimolano il metabolismo che sarà indotto a bruciare il grasso accumulato permettendo di perdere fino a due kg di peso a settimana.

I frullati fatti in casa garantiscono, inoltre, l’assunzione di un prodotto naturale al 100%, senza aggiunta di additivi e coloranti.

Vediamo qual è lo schema specifico:

Diete chetogeniche per perdere 3 kg a settimana.

Le diete chetogeniche (dieta Atkins, dieta Dukan) sono diete che si basano sulla riduzione calorica con basso contenuto di carboidrati ed alto contenuto di proteine e grassi.

Quando in un regime alimentare vengono eliminati i carboidrati, le cellule utilizzano i grassi per produrre energia formando un gran numero di scorie metaboliche, dette corpi chetonici, che hanno il compito di fornire energia al sistema nervoso centrale, contribuendo anche alla comparsa del senso di sazietà.

Esistono diversi tipi di dieta chetogenica. Sono generalmente ben tollerate circa 3 settimane, ovvero 21 giorni, con una perdita di peso di circa 3 chili a settimana.

Diete iperproteiche.

Le diete iperproteiche (Dieta Scarsdale, Dieta Plank sono regimi alimentari che prevedono un introito di proteine di almeno il 35% dell’intero apporto calorico. Le proteine durante la digestione vengono bruciate immediatamente e producono soltanto quattro calorie al grammo, quelle in eccesso vengono eliminate a differenza dei carboidrati che si accumulano sotto forma di grasso corporeo.

Le proteine si trovano soprattutto negli alimenti di origine animale(uova, latte, pesce e carne) e in alcuni alimenti freschi di origine vegetale (cereali, legumi).

Diete veloci per perdere peso e combattere gli inestetismi.

Molte volte i chili di troppo si associano anche a ritenzione idrica e disidratazione, che si traducono in cellulite, pelle a buccia d’arancia e anche in un fastidioso gonfiore addominale. Un’altra situazione molto comune è l’aumento di peso legato alla menopausa, fase delicatissima della vita della donna. Scopriamo insieme qual è l’alimentazione corretta per dimagrire velocemente e contrastare questi problemi!

Piano alimentare veloce efficace contro la cellulite.

Il termine medico per definirla è pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, ovvero la cellulite! Si tratta di un’alterazione dei tessuti sottocutanei che ha come effetto immediato, e facilmente riconoscibile, l’odiata “buccia d’arancia”. Tra le cause della sua formazione ci sono scorretti regimi alimentari, sedentarietà, ritenzione idrica e non ultima la predisposizione genetica.

L’unico modo per combattere questo inestetismo tanto odiato dalle donne, ma che talvolta può manifestarsi anche negli uomini, è modificare il proprio stile di vita, sia in termini di abitudini alimentari sia facendo più attività fisica. Spesso, ma non sempre, la cellulite si accompagna anche a qualche chilo di troppo, pertanto un’alimentazione mirata ti può aiutare a contrastarla, o almeno ad attenuarla, e allo stesso tempo a perdere peso.

Il primo consiglio è sicuramente quello di idratarsi il più possibile per combattere la ritenzione idrica e, in tal senso, si possono scegliere alcuni frutti tra i più efficaci come:

Cosa fare, invece, se il problema è il gonfiore alla pancia? Anche in questo caso, il segreto è nell'alimentazione.

Come ottenere una pancia piatta in poche mosse… con i cibi giusti!

Il gonfiore addominale è un disturbo molto diffuso, spesso erroneamente attribuito all'eccesso di grasso viscerale. Il più delle volte, invece, è legato all'eccessiva presenza di gas intestinali oppure a condizioni quali gastroenteriti, colon irritabile, intolleranza al lattosio, ecc.

Nel caso in cui il gonfiore non sia legato a patologie, è possibile attenuarlo in due modi, talvolta combinati:

Nel primo caso, un rimedio naturale per ridurre l’aria nell'intestino è il carbone vegetale attivo, che ha la capacità di assorbire il gas in eccesso ed è consigliato per gonfiori persistenti, ma è importante anche regolare la flora batterica assumendo fermenti lattici. Tuttavia, è l’alimentazione a svolgere un ruolo fondamentale per sgonfiare la pancia! Ecco, infatti, un elenco di cibi consigliati:

Dimagrire in menopausa? La dieta veloce.

La menopausa è una fase della vita della donna caratterizzata da una serie di cambiamenti, soprattutto a livello ormonale e metabolico. Ciò si riflette spesso anche in un aumento di peso, in particolare nella zona addominale, ma esso è considerato del tutto fisiologico se non supera i 3 Kg negli anni successivi alla menopausa.

Anche in questa fase, così come in tutte le altre della vita, è fondamentale seguire un corretto regime alimentare, che soddisfi il fabbisogno di energia e nutrienti. In menopausa, infatti, bisogna prestare particolare attenzione a rispettare i fabbisogni di vitamina D e calcio per prevenire l’osteoporosi!

Per non sbagliare, verifica nella seguente tabella cosa si può mangiare liberamente, cosa va escluso e cosa soltanto ridotto:

Alimenti consigliati:

Le diete veloci sono corrette? I rischi.

A questo punto dell’articolo, giunto quasi alla fine, è necessario un chiarimento! Gli schemi qui forniti e i rispettivi consigli alimentari rappresentano solo delle indicazioni generiche che non possono applicarsi indistintamente a tutti, in quanto ogni soggetto ha delle caratteristiche fisiologiche differenti da un altro.

Va ioltre detto che questi stili alimentari debbono essere seguiti solo per brevi periodi di tempo, al fine di evitare problemi di salute.

Essi infatti possono comportare dei rischi:

Fanno perdere massa magra.

E' vero che tutte le diete veloci fanno perdere diversi chili in pochi giorni, ma esse fanno perdere oltre al grasso anche massa magra.

Infatti, il repentino calo ponderale, generalmente fa si che l’organismo prelevi dai muscoli il glucosio necessario per il funzionamento degli organi quali il cervello.

Hanno effetto yo yo.

Poiché la perdita di peso è dovuta alla perdita di liquidi e non di trigliceridi e quindi di tessuto adiposo, una volta smessa la dieta i chili si riprendono altrettanto velocemente. Questo problema, che è imputabile soprattutto alle diete iperproteiche, provoca, a lungo andare, danni al metabolismo e alla pelle con comparsa di smagliature.

Possono portare carenze nutrizionali.

Con le diete veloci non vengono assunti tutti i nutrienti in maniera equilibrata e possono quindi verificarsi scarso apporto di sali minerali e vitamine con conseguenze anche gravi sulla salute, come affaticamento ed anemia.

Rallentano il metabolismo.

Perdere peso troppo velocemente, come abbiamo visto, va ad intaccare la massa magra, che è quella che necessita di più calorie. La perdita di muscoli comporta, quindi un rallentamento del metabolismo ed un metabolismo lento non consente di mantenere il peso nel tempo.

Provocano stress ed affaticano la mente.

Una dieta molto restrittiva non consente di tenere sotto controllo il senso di sazietà ed innalza quindi i livelli di stress.

Per quanto tempo seguire una dieta veloce?

Una dieta veloce deve essere seguita per pochi giorni, dai tre ad un massimo di sette giorni, per evitare di incorrere nei rischi sopra elencati. Esse permettono di smaltire qualche chilo e allo stesso tempo incoraggiare ad intraprendere un regime alimentare sano e corretto che, abbinato alla giusta attività fisica, consente di perdere peso e mantenere nel tempo i risultati ottenuti.

La dieta giusta per perdere peso.

Una dieta dimagrante per essere corretta ed equilibrata deve portare allo svuotamento del tessuto adiposo, deve cioè:

Ma, allora, quali sono i nutrienti che non possono mancare in un’alimentazione equilibrata? E in quali quantità si devono assumere? Le risposte nel prossimo approfondimento!

Come impostare un regime alimentare dimagrante bilanciato.

Il punto fondamentale, quando si parla di alimentazione, è quello di assumere le corrette quantità di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e micronutrienti (vitamine e sali minerali). Un semplice schema, che può aiutarti nella frequenza e nella distribuzione dei pasti, è il seguente:

  • Frutta/verdura: 4-5 porzioni al giorno (verdure come contorno da associare sempre al pranzo e alla cena).
  • Cereali: 2 porzioni di pane al giorno (2 fette medie), una porzione di pasta o riso (meglio se integrali).
  • Latte e yogurt: 2 porzioni al giorno (tra colazione e spuntini).
  • Formaggi e latticini: 1-2 volte a settimana. I formaggi non vanno mangiati alla fine del pasto, ma considerati sostitutivi del secondo piatto (preferire i tipi freschi e magri).
  • Uova: non più di 2 volte a settimana (preferibilmente sode).
  • Legumi: 3 volte a settimana.
  • Pesce: 2-3 volte a settimana.
  • Carne: 2-3 volte a settimana, con cottura alla griglia, alla piastra o al vapore. Limitare le carni rosse.
  • Olio extravergine di oliva: meglio se aggiunto a crudo.

Anche in questo caso, comunque, le indicazioni restano solo linee guida generiche, poiché un piano alimentare personalizzato deve tenere conto di tutti i parametri fisiologici ed eventualmente patologici di ciascun soggetto!

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Giuseppina Corniello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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