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Lotta biologica agli afidi con larve di coccinella

06dic2011

Con la ripresa vegetativa delle piante, ci si trova presto di fronte alle infestazioni degli afidi, la cui dannosità, è legata più che altro alla produzione di melata appiccicosa ed alle distorsioni prodotte ai tessuti vegetali. Danni in gran parte estetici, ma per questo anche più sgraditi su piante ornamentali. Inoltre la melata che cade su auto e marciapiedi, costituisce un ulteriore elemento di molestia.

Poiché le pullulazioni di afidi in ambito urbano sono spesso frutto di squilibri di habitat, una soluzione possibile è la ricostruzione di un equilibrio biologico sulle piante, attraverso l’introduzione di fattori di controllo naturale.

Le coccinelle sono i più noti tra gli insetti utili, e tutti ne conoscono il valore come predatori di afidi, purtroppo però le loro popolazioni sono rarefatte e la loro presenza spontanea si apprezza solo tardi, quando ormai le infestazioni di afidi sono già oltre il livello di guardia. In queste considerazioni sta il senso delle introduzioni tempestive di coccinelle: appena le temperature sono stabilmente primaverili, ma prima che gli afidi pullulino e comunque molto prima che le eventuali coccinelle selvatiche giungano a dare un contributo.

Le coccinelle della specie Adalia bipunctata, allo stadio larvale sono predatrici come quelle adulte, ma non volano e quindi non si allontanano dai luoghi di impiego.

Questo permette una tempestiva presenza sulle piante e quindi un azione di controllo più efficace. A seconda delle zone, a partire da metà aprile e sino a tutto maggio, è possibile procedere ad introduzioni di coccinelle allo stadio larvale. I pop-corn su cui sono fornite le larve, vanno posti nei pressi dei germogli con afidi, mentre su alberi è necessario predisporre delle piccole basi di appoggio ove collocare gli insetti, come ad esempio dei bicchierini appesi ai rametti.

E’ importante collocare bene le larve in modo che trovino facilmente le prede e possano sviluppare rapidamente. Gli adulti che ne discenderanno saranno altrettanto importanti ai fini del controllo biologico, poiché se vi è disponibilità di prede, resteranno a riprodursi volentieri nello stesso luogo. Poiché le formiche sono note per la loro azione di protezione degli afidi, che arriva sino a colpirne i relativi predatori, è importante limitarne la presenza per dare alle coccinelle migliori opportunità di successo. Vista la variabilità di situazioni, è difficile indicare dosi di impiego, tuttavia si possono considerare alcuni individui per germoglio in caso di arbusti come le rose, sino ad alcune decine di larve per pianta, in caso di alberi a discreto sviluppo come dei tigli.

Dott. Andrea Sala, Bioplanet Cesena. Articolo pubblicato su Acer in Provincia, 17-04-2009

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