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    Appunti di degustazione: Ristorante “Come una volta” – Rovato

    Tutte le favole iniziano con “C’era una volta…”

     

    Ristorante 'Come una volta' - Rovato

     

    Questo è quello che ci hanno insegnano da bambini. Il bene trionfa sempre, l’amore supera ogni difficoltà, e tutto ad un tratto ci troviamo catapultati in un luogo fantastico e senza tempo, dove il protagonista attende l’agognato lieto fine. Le favole hanno il potere di rievocare emozioni infantili, ricordi di casa e tradizioni dimenticate, come del resto lo sono i sapori, i profumi, le consistenze.

    Sì, perché il cibo che più amiamo è tra le prime memorie di cui abbiamo traccia: il piatto di pasta fumante che ci aspettava a tavola quanto eravamo piccoli, rimane impresso in maniera indelebile tra i ricordi di quasi tutti noi, associato spesso al pranzo della domenica.

    Se vi chiedessi cosa intendete per piatti della tradizione, voi cosa rispondereste?
    Probabilmente vi verranno in mente i sapori legati alla memoria, tutta una serie di riferimenti spesso legati all’esperienza personale, riassumibili con l’espressione “cucina della nonna”.
    Tutte queste sensazioni di benessere e sicurezza, le ho rivissute appena varcata la soglia del ristorante “Come una volta”, a Rovato (BS) in Corso Bonomelli Silvio N. 160, proprio nel cuore della Franciacorta.

    “Come una volta” è nato in tempo di Covid, dalla volontà dei titolari Alberto e Angelo, di dar vita ad un ambiente in grado di coccolare e accogliere come tra le mura domestiche, e di chiudere il cerchio con l’altra attività legata al catering.

    Padelle di rame alle pareti, una stufa bianca a legna, tavoli in noce e posate vintage, lampadari a goccia rigorosamente di famiglia, e quel sapore di cose buone che subito mi invade. “Come una volta” vuole ricordare, in tutti i suoi aspetti, la sala di pranzo della nonna, che non vedeva l’ora di accoglierci nei giorni di festa. Il vero lusso oggi è avere la possibilità di godersi l’intimità in un ambiente famigliare dove sentirsi a proprio agio, senza troppi formalismi o costrizioni.

    Scontato raccontarvi di ciò che ho assaggiato, oggi vi parlerò di cosa trovare nel menù.
    Una carta semplice nella sua autenticità, legata alla stagionalità che varia ogni mese (non nella sua interezza), composta da piatti iconici e gustosi della tradizione bresciana e non solo: pietanze che non deludono mai. Salumi artigianali con la classica giardiniera fatta in casa, Lumache in umido con spinaci e cialda di grana Padano, Sarde in Saor, e un Timballo di carciofi con crema di zafferano e pistacchi per gli antipasti.

     

     

    Casoncelli tipici alla bresciana (con sfoglia di 33 tuorli), Malfatti di spinaci, Tagliatelle con ragù di lago al profumo di lime e Risotto allo zafferano e polvere di liquirizia a comporre a carta dei primi piatti. Ingredienti freschi e selezionati provenienti da artigiani locali, lavorati il meno possibile per esaltarne tutti i sapori e la naturale genuinità.

    Particolare attenzione per le carni e le loro preparazioni a difesa della nostra cultura gastronomica. Essendo Alberto presidente e “gran maestro” della Confraternita del Manzo all’Olio proprio di Rovato – divenuto piatto tutelato dal marchio De.Co. – ha l’intento di valorizzarne ogni singolo aspetto, a partire dalla scelta degli ingredienti (da disciplinare), fino alla sua preparazione.
    Per non parlare dei bolliti, ormai dimenticati in tante realtà, serviti nel loro brodo e accompagnati da mostarda, purè e salsa verde.

    La tradizione gastronomica bresciana è ricchissima e molto diversificata, avendo la fortuna di poter disporre di materie prime provenienti dai laghi, dalle valli, da terreni fertili e verdeggianti, con ricette uniche che hanno varcato i confini regionali, diventando piatti iconici invidiati da tutti.
    Anche i dolci, appoggiati sulla stufa, sono prodotti artigianalmente, e ricordano quel profumo di burro e limone che rasserena.

    La classica fetta di torta, di amaretti, o della nonna, la biscotteria tradizionale, difficili ormai da trovare in altri ristoranti, sono stati la degna conclusione di un percorso che mi ha rasserenata, coccolata e che mi ha fatto rivivere sapori lontani dei quali avevo bisogno.

     

    Claudia Bonera
    Cronista del Gusto


    Come una Volta

    Rovato (BS) Corso Bonomelli Silvio, 160
    030.5238801


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