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«Senza il sostegno dell'Iran alla Russia saremmo più vicini alla pace»

Dopo i nuovi attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine, Zelensky torna a puntare il dito contro Teheran - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Senza il sostegno dell'Iran alla Russia saremmo più vicini alla pace»
Red. Online
07.11.2022 06:23
21:14
21:14
La Casa Bianca difende il diritto a colloqui diretti con Mosca

Gli USA si riservano il diritto di parlare direttamente alla Russia su questioni di importanza per gli Stati Uniti: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre rispondendo alle rivelazioni giornalistiche secondo cui il consigliere per la sicurezza Jake Sullivan ha intrattenuto colloqui segreti con Mosca. Colloqui, ha precisato la portavoce, focalizzati sulla riduzione del rischio di un allagamento del conflitto o dell'uso dell'atomica.

21:13
21:13
Attacco russo nell'est

Nel pomeriggio, l'esercito russo ha colpito la comunità di Marhanets nella regione di Dnipropetrovsk, secondo quanto riporta Ukrinform citando Mykola Lukashuk, capo del Consiglio regionale di Dnipropetrovsk.

«Nel pomeriggio, l'esercito russo ha usato l'MLRS (i lanciarazzi) per attaccare la comunità dei Marhanets nel distretto di Nikopol. Hanno distrutto un edificio agricolo e danneggiato un altro. Hanno anche danneggiato due case private», ha scritto Lukashuk.

Secondo lui, le persone non sono rimaste ferite. In altri distretti della regione la giornata è trascorsa senza bombardamenti.

21:12
21:12
Casa Bianca: cercheremo sforzo bipartisan dopo voto

Gli USA continueranno a sostenere l'Ucraina, dalla sicurezza all'assistenza umanitaria, e la Casa Bianca lavorerà sodo per garantire che ci sia uno sforzo bipartisan per Kiev dopo le elezioni di Midterm: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, rispondendo ad una domanda sul rischio di una frenata degli aiuti in caso di vittoria repubblicana.

16:11
16:11
50.000 i mobilitati russi inquadrati in unità combattenti

Sono circa 50.000 i soldati russi mobilitati che sono già inquadrati nelle unità combattenti in Ucraina, su un totale di circa 80.000 inviati nella zona della cosiddetta operazione militare speciale.

Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia Interfax. Il 28 ottobre, quando le operazioni per la mobilitazione parziale erano state dichiarate concluse, Putin aveva detto che gli inquadrati nelle unità combattenti erano 41.000. Il 4 novembre il presidente ha detto che in totale i mobilitati hanno raggiunto la cifra di 318.000, contando anche i volontari.

15:52
15:52
Lo Stato prende il controllo di società strategiche

Lo Stato ucraino prenderà il controllo di diverse aziende «d'importanza strategica», tra cui il produttore di idrocarburi Ukrnafta e il costruttore aeronautico Motor Sich, per aiutare gli sforzi bellici nel contrastare l'invasione russa. Lo ha annunciato il governo di Kiev.

«È stato deciso di espropriare i beni di società di importanza strategica per farle entrare nella proprietà dello Stato», ha dichiarato in una conferenza stampa il segretario del Consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov.

14:02
14:02
«Pronti altri 3 miliardi per l'Ucraina»

«Abbiamo già erogato, sui 9 miliardi del pacchetto eccezionale di assistenza macro-finanziaria all'Ucraina, un miliardo ad agosto e altri 2 miliardi ad ottobre. Ed entro la fine dell'anno verranno pagati altri 3 miliardi».

Lo ha spiegato la portavoce della Commissione UE, Veerle Nuyts rispondendo ad una domanda sul pacchetto di aiuti europei all'Ucraina, che finora ha visto, da parte degli Stati membri, l'approvazione di 6 dei nove miliardi previsti.

«Il lavoro sui 3 miliardi rimanenti dell'intero pacchetto eccezionale di 9 miliardi è in corso», ha aggiunto Nuyts ribadendo che, parallelamente, come annunciato dalla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, «questa settimana la Commissione presenterà un pacchetto di sostegno all'Ucraina fino 1,5 miliardi al mese» per il 2023.

12:40
12:40
«Ricevuti nuovi sistemi di difesa aerea occidentali»

Il governo ucraino ha annunciato di aver ricevuto nuovi sistemi di difesa aerea occidentali.

12:38
12:38
«Apertura alle trattative da parte di Kiev, non di Mosca»

«Noi vediamo un'apertura alle trattative da parte degli ucraini. Quello che manca dal nostro punto di vista è la disponibilità della parte russa. Questa è la situazione attuale».

Lo ha detto la portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, rispondendo a una domanda a Berlino, alla conferenza stampa di governo. La portavoce non ha voluto commentare il monito del presidente americano Joe Biden a Kiev sul negoziato: «ne abbiamo preso atto», si è limitata ad affermare.

11:30
11:30
«Più di 1.500 nuove tombe vicino a Mariupol»

Più di 1.500 nuove tombe sono state scavate dal giugno scorso in un sito di sepoltura di massa vicino alla città meridionale ucraina di Mariupol, nella regione di Donetsk annessa alla Russia: è quanto emerge da un un'analisi di nuove immagini satellitari effettuata per la BBC.

Il sito, situato a nord-ovest della città, consiste in un grande campo di tombe che - secondo funzionari e testimoni ucraini - contiene migliaia di corpi.

Mariupol, città portuale vicina al confine con la Russia, era un importante obiettivo strategico per i russi ed è stata bombardata senza sosta fin dall'inizio dell'invasione.

Recenti immagini satellitari della società Maxar, scrive la BBC, mostrano che tre siti di sepoltura di massa vicino a Mariupol - situati a Staryi Krym, Manhush e Vynohradne - sono in costante espansione dalla primavera.

In particolare, il Centro per la Resilienza dell'Informazione ha analizzato le immagini di Staryi Krym per il programma Panorama della Bbc e ha concluso che sono state scavate oltre 1.500 nuove tombe dall'ultima volta che ha analizzato le immagini del sito, lo scorso giugno. Il Centro stima inoltre che dall'inizio della guerra sono state scavate più di 4.600 tombe, sottolineando che è impossibile sapere quanti corpi siano sepolti nel sito.

Secondo i funzionari ucraini almeno 25.000 persone sono state uccise nei combattimenti a Mariupol, di cui 5.000-7.000 sono morte sotto le macerie delle loro case bombardate.

11:10
11:10
Cremlino: «Aperti a trattative ma Kiev le vieta per legge»

La Russia «resta aperta» a negoziati con l'Ucraina ma «al momento non vede tale possibilità» perché Kiev ha sancito per legge il divieto di qualsiasi trattativa con Mosca. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

11:02
11:02
«Rishi Sunak sarà presto in Ucraina»

L'ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, ha dichiarato a Sky News che il nuovo primo ministro britannico, Rishi Sunak, sarà presto in visita in Ucraina.

«Non parleremo delle date, a causa della sicurezza del vostro primo ministro. Ma verrà in Ucraina molto presto», ha detto l'ambasciatore ucraino citato dal Guardian.

10:59
10:59
«Nuovi blackout di emergenza a Kiev»

Lunedì a Kiev verranno introdotti blackout di emergenza a causa di un deficit molto elevato nella rete elettrica. Lo sostiene Sergey Kovalenko, CEO della sub-holding DTEK D.Solutions (YASNO) su Facebook.

«Secondo le previsioni di Ukrenergo, ci sarà un deficit nella rete elettrica di Kiev, il 32% in più rispetto al programma. Preparati, le restrizioni possono essere implementate già al mattino», afferma l'operatore.

Kovalenko ha spiegato che «devono essere introdotti arresti di emergenza per non danneggiare ulteriormente la rete».

10:49
10:49
«Sono 76.460 i soldati russi uccisi, 530 solo ieri»

Sono circa 76.460 i soldati russi uccisi dalle forze ucraine dall'inizio dell'invasione del Paese da parte di Mosca, inclusi 530 nelle ultime 24 ore: lo ha annunciato lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta Ukrinform.

Da parte loro, i marines russi hanno denunciato la perdita di circa 300 uomini in quattro giorni durante un attacco nella regione di Donetsk (est), come riporta Medusa.

Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che si registrano anche 277 caccia, 260 elicotteri e 1.472 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.771 carri armati russi, 1.782 sistemi di artiglieria, oltre a 16 navi e 399 missili da crociera.

Allo stesso tempo, Medusa riferisce che i militari della 155a brigata marina della flotta del Pacifico russa hanno inviato una lettera al governatore di Primorye, Oleg Kozhemyak, lamentandosi del fatto di aver subito pesanti perdite («circa 300 persone uccise, ferite e disperse») vicino al villaggio di Pavlivka nel Donetsk.

Nella lettera, i marines affermano che in quattro giorni hanno perso «circa 300 persone uccise, ferite e disperse» durante «l'inspiegabile attacco» al villaggio di Pavlivka vicino a Vugledar nella regione di Donetsk.

I marines hanno denunciato nella lettera che i loro comandanti - «il generale Muradov e il suo connazionale Akhmedov» - hanno pianificato l'offensiva in modo che il primo «guadagnasse crediti davanti al capo di stato maggiore» Valery Gerasimov, e il secondo ricevesse il titolo di Eroe della Russia.

«Non si preoccupano di nulla, solo per mostrarsi. Chiamano le persone carne», si legge nella lettera. I marines chiedono a Kozhemiak di riferire l'episodio al comandante in capo per inviare una commissione «indipendente» non collegata al ministero della Difesa.

10:44
10:44
«Abbattuto questa mattina un caccia russo Su-25»

L'esercito ucraino ha abbattuto questa mattina un caccia russo Su-25 nella regione di Kherson: lo riferisce il Comando delle Forze armate di Kiev. L'aereo è stato colpito dall'unità missilistica antiaerea Kherson del comando «Sud», come riporta Unian.

Il Su-25 «Hrach» è un aereo subsonico corazzato d'attacco sovietico, progettato per il supporto diretto delle truppe di terra sul campo di battaglia, usato per la distruzione di oggetti con coordinate fornite 24 ore su 24 in qualsiasi condizione atmosferica.

Il Su-25 decollò per la prima volta il 22 febbraio 1975. Velivoli di questo tipo sono operativi dal 1981 e hanno partecipato a numerosi conflitti militari.

09:57
09:57
«L'operazione speciale? Kiev minacciava di riprendere il programma nucleare»

La decisione della Russia di organizzare un'operazione militare speciale è stata in gran parte influenzata dalle minacce di Kiev di riprendere il suo programma nucleare: lo scrive oggi il vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sulla sua pagina VKontakte, come riporta la Tass.

Medvedev ha dichiarato che il regime di Kiev «è profondamente in lutto per la decisione presa in base al Memorandum di Budapest del 1994 di ritirare l'arsenale nucleare ereditato dall'Urss situato sul loro territorio».

«E inoltre i leader ucraini hanno detto che lo avrebbero usato contro di noi e contro i loro cittadini con grande piacere», ha aggiunto Medvedev. «Cosa che hanno lasciato intendere in modo inequivocabile, minacciando di riprendere il programma nucleare che ha causato in gran parte l'operazione militare speciale», ha scritto.

«Una delle ragioni» dell'avvio dell'operazione militare speciale russa in Ucraina, ha spiegato Medvedev, sono state le aspirazioni dei «burattini squallidi» al potere a Kiev di dotarsi nuovamente di armi nucleari, alle quali aveva rinunciato con l'accordo di Budapest del 1994.

Una decisione, quella, rimpianta «con amarezza» dai vari presidenti ucraini, «dal defunto Kravchuk all'attuale malfattore drogato», cioè Zelensky.

08:48
08:48
«Attacchi nella regione di Donetsk»

Almeno un residente della regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, è morto ieri a causa degli attacchi delle forze russe: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre cinque persone sono rimaste ferite. Lo riporta Ukrinform.

«Il sei novembre i russi hanno ucciso un civile nella regione di Donetsk, nella città di Bakhmut. Altre cinque persone sono rimaste ferite nella regione», ha scritto Kyrylenko. Al momento è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha, ha osservato Kyrylenko.

08:16
08:16
«Attacchi russi nella regione di Sumy»

Almeno una persona è morta negli attacchi di ieri delle forze russe nella regione di Sumy, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore Dmytro Zhyvytskyi, come riporta il Kyiv Independent. Secondo Zhyvytskyi i russi hanno lanciato oltre 200 razzi colpendo diverse comunità, tra cui Bilopillia, Esman, Vorozhba, Krasnopillia, Khotin, Seredyna-Buda e Shalyhyne. Nella comunità di Vorozhba, una donna è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita.

08:11
08:11
«Mosca non costringerà Kiev a negoziare, neanche con "giochi nucleari"»

Il Cremlino può continuare a condurre «giochi nucleari» per incoraggiare gli Stati Uniti e i loro alleati a fare pressione sull'Ucraina, ma non sarà in grado di costringere Kiev a negoziare: lo scrive nel suo rapporto odierno sull'Ucraina l'Istituto americano per lo studio della guerra (Isw).

Secondo gli esperti dell'Istituto, «l'uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina rimane improbabile e il Cremlino sta attualmente adottando misure per attenuare la sua retorica nucleare».

Gli analisti osservano infatti che le minacce nucleari di Mosca non sono riuscite a minare la volontà politica e pubblica dell'Ucraina di continuare a resistere all'invasione russa.

«L'Ucraina e i suoi sostenitori internazionali hanno chiarito che non accetteranno negoziati sotto la minaccia delle armi e non rinunceranno al diritto sovrano dell'Ucraina sui suoi territori», afferma l'Isw.

L'istituto sostiene che il Cremlino probabilmente ha chiarito privatamente la sua «politica nucleare» per allentare le relazioni con gli Stati Uniti e i suoi alleati.

In particolare, funzionari statunitensi e alleati hanno riferito che il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan è stato in contatto con il consigliere per la politica estera di Putin Yuriy Ushakov e il segretario del Consiglio di sicurezza Mykola Patrushev nel tentativo di ridurre il rischio di utilizzo di armi nucleari.

07:51
07:51
«Dialogo segreto USA-Russia per ridurre il rischio di un conflitto più ampio»

Il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, è impegnato da qualche mese in conversazioni segrete con i suoi omologhi russi.

Lo riferiscono fonti informate al Wall Street Journal citando in particolare colloqui con Yuri Ushakov, il consigliere di Vladimir Putin per la politica estera.

L'obiettivo dei colloquio tra Sullivan e i consiglieri per la sicurezza di Putin, riferiscono le fonti, «è ridurre il rischio di un conflitto più ampio in Ucraina e mettere in guardia Mosca dall'uso di armi nucleari o altre armi di distruzione di massa».

Oltre a Ushakov, il consigliere di Biden avrebbe parlato anche con il suo omologo diretto nel governo russo, Nikolai Patrushev.

Non è la prima volta che si parla di contatti ai più alti livelli tra Washington e Mosca per evitare un rischio escalation. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha spesso sottolineato nei briefing con la stampa alla Casa Bianca che l'amministrazione ha inviato al Cremlino messaggi chiari sui rischi e le conseguenze in caso dell'uso di armi nucleari.

07:44
07:44
Lunghi blackout a Kiev

Da oggi a Kiev l'erogazione di corrente elettrica è sottoposta a blackout d'emergenza più lunghi del previsto, per far fronte alla crisi energetica causata dai raid sulle infrastrutture ucraine.

Serhiy Kovalneko, Ceo del fornitore Yasno, ha reso noto ieri che il 7 novembre la carenza di elettricità aumenterà del 32% rispetto al previsto. «È molto ed è dovuto a cause di forza maggiore», ha spiegato citato dai media ucraini, secondo cui i blackout cominceranno di prima mattina.

Secondo l'operatore di rete statale Ukrenergo, i blackout sono programmati a Kiev e in altri 6 oblast: Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava.

06:23
06:23
IL PUNTO ALLE 6

Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha criticato la consegna di droni da parte dell'Iran alla Russia, in quanto, secondo il capo di Stato, contribuiscono al prolungamento della guerra. «L'Iran sostenendo il regime terroristico russo, sta contribuendo a prolungare il conflitto e quindi a prolungare le minacce al mondo, conseguenze dell'invasione russa», ha detto Zelensky nel suo discorso video domenica sera. Senza il sostegno di Teheran a Mosca, «saremmo più vicini alla pace», ha sottolineato.

Senza l'interferenza di Teheran, anche una soluzione alla crisi alimentare mondiale o alla crisi energetica sarebbero più a portata di mano, ha affermato. «Chiunque aiuti la Russia a prolungare questa guerra deve anche assumersi la responsabilità delle conseguenze del conflitto». Teheran ha ammesso solo sabato di aver consegnato droni in Russia, ma ha parlato di poche forniture. Zelensky ha accusato Teheran di mentire.

Durante il giorno, i droni d'attacco iraniani sono stati nuovamente utilizzati dai russi. «Ci sono stati morti e distruzione», ha detto Zelensky. È evidente che lo «Stato terrorista», la Russia, si sta organizzando per mettere a segno nuovi attacchi alle infrastrutture ucraine. Quasi 4,5 milioni di persone hanno già fatto i conti con interruzioni di corrente. «Ci stiamo preparando a rispondere», ha affermato Zelensky.

Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente bombardato le infrastrutture in Ucraina, inclusa la capitale Kiev. Interi distretti non hanno avuto luce per ore. Ieri sono state annunciate di nuovo massicce interruzioni di corrente a Kiev. Gli ucraini ora si aspettano il peggio. I nome del diritto internazionale umanitario, «tutte le misure possibili» devono essere adottate per proteggere la vita dei civili e le infrastrutture di base come centrali elettriche o forniture idriche, ha denunciato Kiev.