USA

Trump si divora DeSantis e Haley in Iowa

L'ex presidente USA mette a segno una vittoria travolgente e lancia un segnale di prepotenza politica a chiunque proverà a scalzarlo all’interno del partito repubblicano
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Davide Mamone
16.01.2024 07:29

Vittoria travolgente doveva essere e vittoria travolgente è stata. Donald Trump trionfa nei caucus in Iowa con più del 50% delle preferenze e lancia un segnale di prepotenza politica a tutte e tutti coloro che proveranno a scalzarlo all’interno del partito repubblicano, di cui è sempre più anima, corpo e mente. «Spero che Ron (DeSantis) e Nikki (Haley) si siano divertiti stasera, sono sicuro abbiano vissuto momenti piacevoli» ha detto durante il suo discorso della vittoria a Des Moines l’ex presidente, attualmente incriminato con 91 capi d’accusa in quattro procedimenti penali diversi e incitatore politico dell’insurrezione in Campidoglio del 6 gennaio 2021. Ma dopo una manciata di battute ironiche, Trump è tornato serio e sorprendentemente pacato: ha ringraziato gli elettori in Iowa e i suoi avversari per l’impegno e ha auspicato unità e condivisione. «Sarebbe così bello se potessimo unirci compatti contro il male che stiamo vedendo» ha detto. Al suo fianco i suoi figli Donald Jr e Eric. Sotto al palco i fedelissimi della base MAGA di sempre, accorsi in Iowa questa settimana a supportarlo: la deputata QAnon Marjorie Taylor Greene, il deputato dell’Ohio Jim Jordan e Kari Lake, l’ex conduttrice televisiva che non ha mai accettato la sconfitta in Arizona, dove ha perso la corsa a governatrice nel 2022 e dove quest’anno cercherà di vincere un seggio in Senato alle elezioni di novembre.

98 contee su 99

La vittoria di Donald Trump è stata così schiacciante che Associated Press ha chiamato la fine dei caucus alle 7.31 di sera ora locale, appena 31 minuti dopo l’inizio dei caucus. Altri media hanno seguito lo stesso esempio, proiettando il trionfo dell’ex presidente prima ancora che certi seggi avessero iniziato le loro procedure di voto, provocando l’ira della campagna del governatore della Florida DeSantis, giunto secondo con il 21% di fronte all’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley, ferma al 19%. La rapidità senza precedenti della proiezione della maggior parte delle testate nazionali ha colpito anche il conduttore CNN Jake Tapper, impegnato nella diretta-fiume del racconto elettorale.

Ma del resto, senza precedenti è stata la portata della vittoria di Trump, che ha quasi collezionato più voti di tutti i suoi avversari messi assieme, con 56,000 preferenze conquistate su circa 110,000 secondo i dati ufficiali, a spoglio quasi concluso. Il sisma Trump è stato così forte che ha provocato il ritiro immediato dalla corsa alla Casa Bianca di Vivek Ramaswamy, l’imprenditore populista che ha costruito una piattaforma alternativa a Trump e che criticò duramente l’ex presidente dopo l’assalto in Campidoglio di tre anni fa.  Ramaswamy ha viaggiato più di tutti in Iowa in questi mesi per salvare la sua campagna elettorale, con decine di eventi ogni settimana. Non è bastato: si è fermato a meno dell’8% dei consensi e ha annunciato immediatamente il suo endorsement proprio a Donald Trump.

L’ex presidente ha vinto 98 contee su 99, dominando le aree rurali (59%) e urbane (50%), conquistando il voto degli evangelici a ovest e a sud dello stato e straripando ovunque, anche in distretti suburbani (45%) dove la massiccia presenza di laureati e white collars, teoricamente più propensi a scegliere Nikki Haley, avrebbe dovuto rappresentare per lui un problema. L’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite è riuscita a imporsi solo a Johnson County, dove si trova Iowa City, la città universitaria più a sinistra dello stato e in cui Haley ha vinto di appena un voto. Secondo quanto riportato dal New York Times, diversi elettori democratici e indipendenti hanno cambiato registrazione di voto la sera stessa dei caucus in quella contea – procedura permessa dal regolamento – per aiutare Haley, che però ha deluso tutte le aspettative nel resto dello stato.

Sorpresa Ron, delusione Nikki

I volti preoccupati e scuri di domenica si sono trasformati in sorrisi raggianti lunedì sera per Ron DeSantis e il suo team. Il governatore della Florida ha sorpreso ogni sondaggio e sconfitto Haley per la lotta del secondo posto. «Siamo qui per rimanere, nonostante i media e nonostante ci vogliano dare tutti per spacciati» ha detto il governatore della Florida dallo Sheraton Hotel di West Des Moines. Accompagnato dalla moglie Casey e dalla governatrice dello stato Kim Reynolds, ha promesso di dare battaglia in New Hampshire, dove i sondaggi lo danno disastrosamente in basso e in South Carolina, dove sta spendendo quanti più fondi possibili per scalzare Haley nello stato dove lei fu governatrice.

Già, Haley. A pochi chilometri di distanza, al Marriott Hotel di West Des Moines, l’ex ambasciatrice ha parlato a decine di suoi sostenitori entusiasti nonostante la schiacciante sconfitta. «Sia Trump che Biden non hanno alcuna visione per il futuro del nostro Paese perché sono consumati dal passato, dalle indagini, dalle vendette e dagli errori» ha detto. «Gli Stati Uniti meritano di meglio». Haley, che i sondaggi davano al secondo posto e che ha vissuto una crescita esponenziale da ottobre, ha deluso le aspettative. E vede ora i suoi piani di vittoria estremamente ridimensionati.

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