Il problema

«Invasione» di turisti?Ecco alcune soluzioni

Lucerna e Interlaken sono alle prese con il fenomeno e il conseguente malcontento della popolazione - Ma come si comportano gli svizzeri all’estero?

In Svizzera l’arrivo in massa di turisti provenienti dal resto del mondo non è ancora un fenomeno preoccupante, come ad esempio a Venezia. Tuttavia, un esempio lampante delle conseguenze del turismo di massa, il nostro Paese e in particolare Lucerna, l’hanno assaggiato lo scorso mese di maggio, quando un gruppo di oltre 10.000 cinesi, durante un viaggio premio organizzato dalla loro azienda, si è recato nella località sul lago dei quattro cantoni. Nel giro di soli sei giorni l’enorme comitiva ha speso nella regione circa 4 milioni di franchi (senza contare i pernottamenti). E se in molti a Lucerna hanno sorriso davanti a questa inaspettata situazione (l’organizzazione del viaggio è stata comunicata al cantone con solo tre settimane di anticipo), altri invece hanno sollevato qualche dubbio sul fenomeno del turismo «mordi e fuggi». Non a caso nel mese di luglio la città di Lucerna ha spiegato di voler sviluppare una nuova strategia turistica che tenga conto anche delle lamentele dei residenti. Il partito socialista del canton Lucerna, dal canto suo, ha presentato un postulato al Municipio per chiedere una tassa di 120 franchi per ogni pullman che «scarica» turisti in centro città.

Ma non c’è solo Lucerna

Un’altra località elvetica molto gettonata dai turisti è Interlaken, nel canton Berna. Anche nel paesino di poco più di 5.000 anime, situato tra il Lago di Brienz e quello di Thun, i problemi legati al turismo di massa non mancano. Già da alcuni anni la popolazione residente si lamenta delle seccature quotidiane derivate dal gran numero di turisti presenti nella cittadina. E così lo scorso anno lo stesso ufficio del turismo locale ha commissionato all’Università di Berna uno studio per trovare soluzioni al conflitto tra abitanti e vacanzieri. I primi risultati hanno in particolare sottolineato l’importanza di migliorare la comunicazione e l’inclusione dei residenti alle strategie legate al turismo. Un altro problema che ha fatto discutere a Interlaken è legato ai disagi al traffico, sovente causati dai turisti; in particolare presso i numerosi passaggi a livello presenti nel Comune. È infatti spesso capitato che, per via della misconoscenza della segnaletica (la famosa Croce di Sant’Andrea che segnala i passaggi a livello), le vetture di alcuni turisti siano rimaste incastrate sui binari. E proprio per evitare tali situazioni in futuro, negli scorsi giorni, su iniziativa dell’Esecutivo locale, delle FFS e delle BLS, è stato realizzato un apposito filmato di prevenzione per sensibilizzare i turisti.

Così si comportano gli svizzeri in ferie

Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2017 ogni svizzero ha pernottato - in media - 3,3 notti all’interno di strutture turistiche. Nel 67% dei casi la destinazione si trovava all’estero. Marcate, in questo senso, le differenze fra le tre regioni linguistiche: gli svizzero-tedeschi hanno effettuato 3,3 pernottamenti, i romandi 3,2. Fanalino di coda per distacco i ticinesi, fermi a 2,6.

Le destinazioni
Tra le destinazioni preferite dagli svizzeri ci sono i Paesi confinanti. In testa c’è la Francia (13%) seguita dall’Italia (12%) e dalla Germania (11%). I viaggi fuori dall’Europa rappresentano invece il 7% del totale.

La stagione preferita
Nel 59% dei casi, i viaggi sono stati effettuati durante il periodo estivo, da maggio a ottobre.

Come ci spostiamo
Il 70% dei viaggi all’interno della Svizzera è effettuato con l’automobile. Per i viaggi all’estero, invece, ci affidiamo all’aereo (43% dei casi) e all’automobile (42%).