La struttura della testa secondo Andrew Loomis (introduzione: la testa dell’uomo)

Parte prima: la testa maschile

Credo che queste lezioni possano essere utili sia per chi è un completo principiante che per chi è già abbastanza esperto ma sta cercando di migliorare e approfondire la  propria tecnica. Offrendo informazioni pratiche, gli esercizi proposti ti potrebbero aiutare a superare quei momenti frustranti in cui le teste che disegni continuano a non apparire “giuste” malgrado tutti i tuoi sforzi.

Qualunque sia il motivo per cui disegni, il disegno dovrebbe essere una forma di rilassamento e dovrebbe contribuire ad alleviare la tensione, cancellare preoccupazioni e problemi, altrimenti non funziona.

Questo stato di grazia richiede pazienza. Imparare a conoscere gli elementi e la struttura base modello della testa sicuramente ti aiuterà a trovare la sicurezza per entrare nello stato mentale giusto a disegnare correttamente una testa vista da qualsiasi angolazione.

L’abilità nel disegno si conquista provando più e più volte, quindi metti da parte l’impazienza e copia diligentemente tutti i disegni delle tavole che Andrew Loomis ha preparato (e noi abbiamo tradotto per te). Assorbirai conoscenze indispensabili e il tuo modo di disegnare la testa ne trarrà un enorme beneficio.

Questi esercizi, sono diversi da quello che trovi di solito nei libri di testo, che sono spesso concentrati sulla soluzione di problemi specifici, ai quali propongono soluzioni tecniche precostituite. Ma nel disegno, in gioco c’è uno sforzo creativo, non  si tratta di contare noci o bulloni. Bisogna mettere da parte le formule da manuale e trovare un modo perché ciascuno possa trovare la soluzione adatta alla propria personalità, al proprio stile.

Non ci sono soluzioni in assoluto buone per tutti, altrimenti chiunque potrebbe fare qualsiasi cosa semplicemente dopo aver letto una ricetta in un libro.

Le tavole che seguono offrono del materiale di lavoro su cui esercitarsi ripetutamente perché tu possa assorbire e mettere in pratica ciò che questo libro ti offre. Per disegnare bene le teste, devi distaccarti dalle qualità emotive del soggetto e sviluppare un punto di vista oggettivo.

Una faccia può variare in mille modi, perché una personalità è in continua evoluzione, ma un ritratto deve mostrare un singolo istante congelando la forma nello spazio, come se fosse una natura morta.

Per cominciare, può essere più facile usare come modello un calco o una fotografia (se non si hanno altre esperienze dal vero è meglio un calco), il soggetto non si muove e questo è un grosso vantaggio.

Anche se comunque ciascun volto presenta quegli scostamenti e piccole peculiarità che ne fanno una fisionomia unica e irripetibile, gli esercizi proposti, servono a costruire mentalmente le proporzioni di una sorta di modello ideale buono un po’ per qualsiasi faccia, per poterti orientare quando guardi un modello.

Costruire e mandare a memoria questa struttura ideale, può apparire un compito noioso, ma se vuoi costruire una casa ti toccherà comunque fare il noioso lavoro di gettare le fondamenta ben prima di avere la soddisfazione di poter tirare su anche solo un muro, per non parlare di vedere tutta la casa bella e finita con il suo bel tetto.

Per semplicità, prendiamo come fondamentale solo la struttura del cranio; il resto: muscoli, tessuti connettivi e adiposi li consideriamo sovrastrutture variabili.

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La forma da cui partire per semplificare il cranio è una sfera, questa semplificazione radicale ci è molto utile per fare alcune considerazioni di base, per esempio per capire in che direzione è orientata una certa testa rispetto al nostro punto di vista. Possiamo decidere l’asse verticale della sfera e immaginando di avere in mano una sfera reale di polistirolo ci potremmo piantare un lungo chiodo.

Trovato questo asse possiamo individuare un meridiano che sarà l’asse di simmetria del volto, un meridiano ortogonale al primo che ci farà capire la posizione delle orecchie e poi l'”equatore” della sfera, che ci servirà per capire dove passano le sopracciglia.

 

Puoi osservare che il cranio – rispetto alla sfera – è più schiacciato ai suoi lati, se avessi una palla di polistirolo, potresti abbastanza facilmente tagliare via due fette della sfera per farla assomigliare maggiormente a quella parte del cranio.

A questa struttura puoi aggiungere gli altri elementi del viso. dapprima prolunga l’asse centrale, poi individua l’attaccatura dei capelli, questa misura ti permetterà di segnare sull’asse centrale la base del naso e il mento. Guarda nel primo disegno qui sotto che ho disegnato l’intero equatore della sfera, come se la metà inferiore fosse trasparente.  Nota, nella seconda immagine qui sotto, che sulla sfera ho individuato la linea che separa la fronte dalle tempie, così puoi capire come si comporta il profilo del viso a destra che segue l’orbita del teschio e poi si riallarga a causa dello zigomo.Anche il profilo della mascella può essere individuato piuttosto facilmente a partire dalla posizione dell’orecchio che è individuata molto precisamente grazie a questo semplice modello (vedi il secondo disegno qui sopra.

In questo modo hai ottenuto una base solida, che collega la sfera al piano facciale e funziona come un unica unità. Questo sistema ti permette di individuare su un modello reale o di prevedere come si comporterà una testa che immagini posta in qualsiasi angolazione e scorcio.

Inoltre questo modello ti permette di “vedere in trasparenza” la testa per capire cosa c’è nella parte invisibile: è della massima importanza riuscire a concepire la forma della testa nella sua
forma completa e solida, piuttosto che limitarsi solo alla sua parte visibile. Anche se questo non è possibile fisicamente, grazie al modello che stai costruendo nella tua mente puoi sentire ciò che non si vede.

Se guardi di nuovo questi disegni puoi notare che la pare inferiore della sfera è rappresentata come se fosse trasparente, così la costruzione della forma complessiva è evidente ed è possibile immaginare come si comporteranno gli elementi della testa che non sono visibili. Li puoi immaginare come un duplicato simmetrico di ciò che vedi.

Un mio vecchio insegnante disse una volta che “Bisogna essere in grado di disegnare l’invisibile, di disegnare l’orecchio che non si vede”. All’epoca rimasi molto perplesso a questa affermazione, più tardi ho capito che cosa intendesse dire:  non si riesce a disegnare sul serio una testa finché non si “percepisce” anche il suo lato invisibile.

Dovrebbe risultare evidente da ciò che è stato detto fin qui, che non puoi disegnare correttamente la testa a partire da un occhio o da un naso, dimenticandoti del cranio e delle posizioni caratteristiche di ciascun elemento.

Potresti disegnare un’automobile a partire dal volante? In un disegno nessuna parte può essere importante quanto l’insieme, che è sempre l’unione proporzionata di molti elementi.

Iniziare a disegnare una parte qualsiasi sperando che aggiungendo gli altri elementi essi si combinino tra loro in modo esatto e proporzionale è un approccio quasi impossibile e comunque difficile da realizzare.

Non ti resta che iniziare ad esercitarti, copia tutti i disegni di queste tavole (ti conviene stamparle su fogli A4). Se vuoi un riscontro, puoi pubblicare il risultato dei tuoi esercizi sul gruppo Consigli e tecniche per il disegno e la pittura su Facebook

Allora buon lavoro e alla prossima puntata.

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Alessandro Pedroni

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Ciao, se mi leggi forse condividi con me l’amore per il disegno e la pittura e sei sempre alla ricerca di approfondimenti e nuovi stimoli, cosciente che c'è sempre ancora molto da scoprire. Mi piace condividere quello che ho imparato in una vita di mestieri fatti con la matita e i pennelli in mano, per questo insegno disegno e pittura da più di dieci anni e scrivo articoli sulla pratica del disegno e della pittura su questo blog.

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