Colli Euganei

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Palazzo San Bonifacio Ardit

Palazzo San Bonifacio Ardit

Palazzo San Bonifacio Ardit

Una dimora storica del Cinquecento a Villa Estense

Palazzo San Bonifacio Ardit è un imponente edificio che venne fatto erigere a Villa Estense nella seconda metà del Cinquecento dalla famiglia San Bonifacio, sulla preesistente torre medievale. 

I San Bonifacio erano una famiglia veronese di origini franche. 
A commissionare la costruzione del palazzo di Villa Estense fu Ercole San Bonifacio, che morì nel 1598, lasciando tutti i suoi averi al nipote Achille.
Nel 1810, l’ultimo erede diretto di Achille donò il palazzo e le altre proprietà al nipote Elia, figlio della sorella Angela e di Giorgio Polcenigo e Fanna.

Elia sposò in prime nozze Caterina Colloredo Mels di Montalbano che venne a mancare nel 1822 a Villa di Villa e fu sepolta nella Cappella del Palazzo. Elia sposò poi Elisabetta Maraldo. 
Essendo Elia l’ultimo discendente della famiglia Polcenigo e Fanna, alla sua morte il palazzo di Villa Estense andò prima alla moglie Elisabetta e successivamente al nipote di lei, Pietro Ardit (1871). 
Oggi, Palazzo San Bonifacio Ardit è di proprietà dei pronipoti di Pietro.

In origine, Palazzo San Bonifacio si adagiava su un dosso emergente dalle terre paludose, e dominava la campagna circostante.

Il palazzo si sviluppa su un lungo asse frontale con due ali laterali; sulle facciate, lesene ed archi si affacciano sull’ampio cortile.
L’impianto architettonico riprende la forma di un palazzo urbano, in particolare ricalca il modello della Palazzina Chigi alla Lungara di Roma, di Baldassarre Peruzzi (1481-1536) che fu affrescata da Raffaello.

Il complesso è costituito dai diversi elementi che compongono solitamente la villa veneta, ossia la barchessa, la cantina, i granai, il giardino e la cedraia, il brolo ed una cappella in stile manierista. 

Gli interni si pregiano degli affreschi di Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849), che con la sua bottega ha decorato a tempera gli spazi del piano nobile.

Le decorazioni del salone centrale in stile neoclassico rappresentano colonne, bracieri ed anfore, e greche in marmorino; I pavimenti sono rigorosamente in terrazzo veneziano e pastellone.
Palazzo San Bonifacio Ardit è stato riconosciuto e catalogato come Villa Veneta nel 1927.

Il giardino di Palazzo San Bonifacio Ardit

Il giardino del Palazzo accoglie sculture del Seicento dedicate ad esponenti della famiglia San Bonifacio. Grandi pilastri e cancelli in ferro segnano i viali di accesso a Sud e a Ovest, da cui le statue di Minerva e Marte dominano il giardino.

Negli anni il giardino si è adattato alle mode ed ai gusti dei proprietari che vi si sono succeduti.

Agli inizi del Novecento, dopo un intervento nella parte meridionale, il giardino ritorna a prato verde, con roseti a Oriente e a Settentrione e piante di oleandro lungo le mura.
Ai due lati del cortile, dove fino all’Ottocento stavano due giardini chiusi, ora fioriscono ortensie, paeonia e lillà.

Il giardino è noto soprattutto per la varietà di rose antiche da collezione e moderne che il giardino ospita (oltre 300). I viali sono coronati da rose rampicanti e altre dedicate ai Castelli e ai Giardini francesi. Si distinguono poi le Galliche ed il gruppo “Romeo & Juliet” dedicato a Shakespeare; altre ancora sono un omaggio a musicisti, poeti e pittori, come le rose Leonardo, Michelangelo e Botticelli che rappresentano il Rinascimento.


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