venerdì, 17 Maggio 2024

Elezioni Roma. L’incrocio della politica

PIERO SANDULLI [ avvocato e professore ]

Analisi della classe politica capitolina e delle figure provenienti dal mondo delle professioni nella gestione della macchina amministrativa. Le risposte di Sandulli

Quanto c’è della visione del senso dello Stato e quanto di servizio per una comunità così articolata come quella della capitale?

In un corretto contesto amministrativo è necessario ridisegnare il ruolo della Capitale di Italia con uno status specifico. Inoltre, dovranno essere rimeditate ed implementate le competenze delle municipalità, è necessario immaginare, per il litorale romano, poteri specifici e più appropriati consentendo così a Roma di riappropriarsi del proprio mare e restituendo quella zona della nostra Città alla piena legalità.


Roma è il capitolo più complesso e difficile nel panorama elettorale: dove può essere di esempio per meritarsi il ruolo che le compete?

E’ necessario che la classe politica capitolina cresca inserendo al suo interno figure provenienti dal mondo delle professioni, che possano costituire un valore aggiunto nella gestione della macchina amministrativa. Gestione che va, certamente, semplificata e resa più efficiente attraverso una informatizzazione dei procedimenti che avvicini l’amministrazione al cittadino. Sarà necessario, al riguardo, curare la sicurezza cibernetica, poiché la rete pubblica, compresa quella comunale, non potrà essere in balia di hacker ricattatori.

Politica e affari. Come rendere trasparente la “governace” di una metropoli?

In un patto di reciproca fiducia tra amministrazione e soggetti privati imprenditoriali e/o del terzo settore che operano in essa, è necessario porre in essere procedimenti snelli e chiari, ma improntati alla massima trasparenza. Vanno eliminati i controlli formali privi di qualsiasi efficacia sostanziale e ad un tempo, vanno sanzionati quei comportamenti che ledono il patto di fiducia che, come detto, deve essere alla base della crescita della Città.

Ruolo e compiti della politica, oggi. La sua visione di candidato.

Come ricordato in precedenza, è necessario semplificare la macchina amministrativa, spesso appesantita da un eccesso di burocrazia. Sarà opportuno anche riflettere sulla utilizzazione dell’innovazione a cui la pandemia, prodotta dal covid 19, ci ha repentinamente costretti. I temi dello smart working dovranno, necessariamente, far misurare il lavoro pubblico, anche quello svolto dagli uffici comunali, per obiettivi e non per tempo trascorso all’interno di stabili pubblici.

L’amministrazione deve essere efficiente e concretamente vicina al cittadino. Non è possibile attendere mesi per ottenere la carta di identità; non è possibile chiedere che il cittadino si faccia fattorino di documentazioni già in possesso della pubblica Amministrazione. Per fare tutto questo mi impegnerò a fondo una volta entrati nel Consiglio comunale di Roma.

Dalla burocrazia alla degenerazione delle sovrastrutture: qual è il mostro da abbattere.

L’informatizzazione ci consente di rileggere criticamente le procedure amministrative. Oggi la tecnologia consente di guidare i tempi ed i protocolli pubblici offrendo anche la possibilità di gestire i flussi di traffico. Inoltre, ben utilizzando i fondi che il PNRR farà pervenire a Roma. Detti fondi dovranno essere utilizzati per implementare  le strutture, in particolare chiudere l’anello ferroviario che gira introno alla città, attestare i capolinea delle linee metropolitane fuori dal raccordo anulare, facendo proseguire i tratti di esse, anche in superficie, fino a raggiungere le città satelliti che ruotano nell’area metropolitana di Roma.

Il Comune di Roma deve tener conto di quanti lavorando a Roma vivono nell’area vasta che ruota introno ad esso. Roma deve, inoltre, moltiplicare la propria offerta culturale ampliando la sua area museale. Al riguardo è possibile immaginare, sull’esempio di ciò che si è fatto a Parigi, un grande museo sul Campidoglio che aggreghi, a quello già esistente, tutti i palazzi che si trovano sul colle Capitolino oggi impropriamente utilizzati dagli uffici amministrativi (il palazzo del personale e quello destinato ad ospitare gli uffici dell’Avvocatura Comunale e della Ragioneria Generale).

Perché un affermato professionista del Diritto – al quale ha dedicato una vita – accetta una candidatura politica e per di più amministrativa, al di là delle appartenenze?

A un certo punto della propria vita, avendo ricevuto, dall’attività universitaria e dalla professione di avvocato, molto, è giusto che una parte dell’esperienza acquisita venga messa a disposizione della propria città, soprattutto in questo momento nel quale la stessa appare totalmente priva di una efficace gestione ordinaria e di strategie che la restituiscano al ruolo di Capitale della cultura mondiale.

ELEZIONI ROMA 2021

Le risposte del professore e avvocato PIERO SANDULLI ( candidato PD)