Pino Scaccia e Anna Raviglione presentano “Dittatori”

Secondo appuntamento a Diamante della rassegna “Un mare di…libri”, con la presentazione del libro “Dittatori” (Argot edizioni) di Pino Scaccia e Anna Raviglione che saranno presenti all’evento letterario che si terrà in Piazzetta San Biagio, sabato 17 agosto alle 21,30. Il Sindaco di Diamante, Sen. Ernesto Magorno, porterà i saluti istituzionali. Moderatore sarà il giornalista Giuseppe Gallelli. Torna a Diamante Pino Scaccia, storico inviato del TG1 che ha seguito i più importanti avvenimenti della cronaca nazionale e internazionale  dell’ultimo trentennio , e tra questi, il disastro di Cernobyl, la Prima Guerra del Golfo  e il dopoguerra in Iraq, il  conflitto serbo croato, la disgregazione dell’ex Unione Sovietica, l’Afghanistan,  la rivolta Libia, il ritrovamento dei resti di Che Guevara e tanti altri. Scaccia assieme alla docente di lettere Anna Raviglione ha scritto un saggio storico che offre anche interessanti chiavi per interpretare il presente.    «Le verità e le bugie intorno ai due dittatori che hanno portato il mondo alla distruzione durante la Seconda guerra mondiale – si legge nella presentazione del libro -. Da una parte il Führer con sangue ebraico e forse origini berbere. Dall’altra il campione della famiglia italiana, il Duce, che si innamorò di Claretta Petacci che probabilmente era una spia degli inglesi. In mezzo: una lettera di Gandhi, il complotto di Papa Pio XII e il premio Nobel per la pace caldeggiato come provocazione. Poi la fine nel bunker di Berlino: fu vero suicidio con Eva Braun o Adolf Hitler fuggì e si nascose in Sudamerica? In Italia Benito Mussolini e il balilla ebreo, ma anche le cinquemila donne possedute, in un trionfo di sanguinario maschilismo. La fine, avvolta dai misteri, e una domanda: quando venne fucilato Mussolini era già morto? Due storie intrecciate, avvitate, unite nell’odio e nella prevaricazione. Hitler e Mussolini, dittatori potenti e crudeli, raccontati nelle loro piccole deformanti e maniacali debolezze umane».

                                                                       L’Assessorato alla Cultura

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