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Per una risoluzione pacifica dei conflitti legati all'acqua

Italia ratifica la Convenzione Onu
sui corsi d'acqua internazionali

Il documento disciplina la gestione, l'uso e la protezione dei 276 corsi d'acqua transfrontalieri

Per una risoluzione pacifica dei conflitti legati all'acqua

Italia ratifica la Convenzione Onu
sui corsi d'acqua internazionali

Il documento disciplina la gestione, l'uso e la protezione dei 276 corsi d'acqua transfrontalieri

MILANO - Il Senato lo scorso 7 agosto ha approvato in via definitica il disegno di legge che autorizza il presidente della Repubblica a ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite sui corsi d'acqua internazionali. «È un grande passo in avanti sul fronte della tutela delle nostre risorse», afferma in un comunicato Green Cross Italia (Gci), l'organizzazione ambientalista che più ha spinto per la ratifica. «Il documento Onu infatti è l'unico riferimento giuridico globale che disciplina la gestione, l'uso e la protezione dei 276 corsi d'acqua transfrontalieri presenti nel mondo».

RATIFICA - L'Italia diventerà così il 28mo Paese ad aderire al documento (che risale al 1997) che, secondo la direttrice del Programma per l'acqua di Green Cross International, Marie-Laure Vercambre, «potrebbe raggiungere i 35 Stati aderenti in tempo per il 2013, l'anno internazionale della cooperazione nel settore idrico». Green Cross International, fondata nel 1993 da Mikhail Gorbachev, è una Ong con sede a Ginevra.

STRUMENTO - «Attualmente solo il 40% dei corsi d'acqua internazionali risulta coperto da accordi di gestione e tutela ufficiali, che peraltro si rivelano molto spesso insoddisfacenti», spiega Elio Pacilio, presidente di Gci, secondo cui la convenzione «è uno strumento necessario per arrivare a una risoluzione pacifica dei conflitti legati all'acqua, avendo quale obiettivo primario la tutela dei bisogni idrici a uso civile». La Convenzione regolamenta i rapporti tra gli Stati attraversati dai grandi fiumi, l’accordo nasce dalla volontà delle parti di preservare i grandi corsi d’acqua, inclusi i fiumi sotterranei e le falde acquifere, attraverso azioni che mirino al controllo e alla prevenzione dell’inquinamento e che possano evitare danni significativi ai Paesi che condividono lo stesso corso d’acqua.

(modifica il 27 agosto 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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