24 giugno 2020 - 12:36

Scopri quali sono le città a misura d’uomo: la classifica

Le persone stanno mostrando una propensione sempre maggiore a scegliere mezzi a emissioni zero. Il boom dei monopattini e cambiamenti in corso prima e dopo il coronavirus

di Fausta Chiesa

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Il dossier «Città Mez»

Milano, Bologna, Torino e Firenze, Napoli, Venezia: in sei grandi città italiane più di un terzo degli spostamenti (tra il 34 e il 58%) avviene senza inquinare: a piedi, in bici, monopattino, in tram o bus elettrico, in treno, in metropolitana o con altri mezzi elettrici privati. Una pattuglia di città di medie dimensioni – Ferrara, Bolzano, Padova, Trento, Bergamo, Ravenna, Pesaro e Brescia – dimostra come sia possibile la transizione verso un futuro senza inquinamento e traffico automobilistico. I dati sono di Legambiente, che con il dossier sulla mobilità a emissioni zero «Città Mez» pubblicato il 23 giugno ha fotografato prima del lockdown i cambiamenti in corso nei capoluoghi di provincia, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento.
«I dati - scrive la onlus - dimostrano che la mobilità delle persone in città sta cambiando, con una sempre maggiore propensione a scegliere modalità a “emissioni zero”. Ad aprile, il comprensibile timore della promiscuità sui mezzi pubblici ha indotto tante persone a usare l’automobile, alcune la bicicletta, ma solo nelle città più grandi; nella nuova normalità post Covid-19, le politiche adottate dai Comuni e dal governo saranno determinanti».
Tra le città, l’alta posizione in classifica, nel dossier di Legambiente, non si conquista con singole politiche settoriali: non basta una forte spinta alla ciclo pedonalità oppure un’attenzione prioritaria al trasporto pubblico o alla sharing mobility, per cambiare la mobilità - sostiene Legambiente - si devono integrare e innovare tutte queste modalità in modo da offrire ai cittadini diverse possibilità di scelta. «La mobilità emissioni zero – spiega Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente – non è solo né tanto auto elettrica, ma spostamenti e viaggi che si avvalgono di tanti mezzi e servizi di mobilità sostenibile: piedi, bici, micro mobilità elettrica, auto elettrica, in sharing o di proprietà, bus elettrici, tram, treni, metro, ascensori, scale mobili, funivie, cremagliere. Il mezzo o il servizio di mobilità più utile, comodo, efficiente, economico disponibile: purché a emissioni (inquinanti e Co2) basse o nulle. Questi mesi hanno tagliato redditi, ridotto la mobilità, esacerbato le differenze. Non si può chiedere alle famiglie impoverite dalla crisi di comprarsi un’auto nuova: si deve offrire un’alternativa sostenibile, integrata ed efficiente per muoversi nelle città rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze».

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